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ilfuretto
Iscritto il: 20/09/2012, 13:06 Messaggi: 59 Località: Monserrato (CA)
Formazione: Veterinario
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Dimenticavo.... le erbette provenzali non ci stavano malissimo, ma forse anche quelle hanno contribuito a mascherare il sapore, (nel caso in cui sapore ci fosse) Ciao
_________________ Il vino è fatto per il popolo che lavora e che merita di berne. Charles Baudelaire
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29/10/2012, 20:01 |
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davideallevi
Iscritto il: 23/11/2010, 11:30 Messaggi: 1632 Località: Caravaggio (BG)
Formazione: Addetto alle produzioni casearie
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L'hai fatta il 25 e l'hai tagliata il 29.... e ti stupisci che non ha sapore.... Per il cacioricotta ci vogliono minimo 10 giorni di staginatura....
_________________ La terra ha risorse sufficienti per i bisogni di tutti, ma non per l'avidità di tutti. -- Mahatma Gandhi
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30/10/2012, 14:28 |
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ilfuretto
Iscritto il: 20/09/2012, 13:06 Messaggi: 59 Località: Monserrato (CA)
Formazione: Veterinario
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Grazie, capito.. La prossima cercerò di rispettare i tempi... Ciao
_________________ Il vino è fatto per il popolo che lavora e che merita di berne. Charles Baudelaire
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30/10/2012, 21:03 |
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silvya
Iscritto il: 30/05/2013, 10:45 Messaggi: 73
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Ho provato a fare la ricetta di marmade, l ho seguita tranne per due punti: non ho salato in salamoia ma a secco e non ho oliato ora mi sono venute delle muffe sopra il pepe!!!non le voglio le muffe. ! perche? che faccio lavo la forma e poi rimetto il pepe? oggi è il settimo giorno di stagionatura ciaoooo
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23/04/2014, 11:06 |
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giliberti
Iscritto il: 25/01/2013, 14:55 Messaggi: 4327 Località: Siena.
Formazione: Diploma,geometra.
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Secondo me le muffe ti sono venute soltanto perché quando hai cosparso di pepe, la forma era ancora molto umida, quindi facendogli in "cappotto" con il pepe, gli hai impedito di continuare l'asciugatura naturalmente e per questo ti si sono create muffe. La prossima volta, prova a far asciugare il cacio ricotta all'aria aperta (12/15 gradi) per 3/4 giorni, la asciughi bene, e ci dai il pepe. Penso che così le muffe difficilmente ti si ripresenteranno. Ormai lasciale, taglia e mangia......... Tutto dona un sapore alla forma.
_________________ "Ancora una volta in lotta, nell'ultima battaglia che conti, di cui ho mai saputo, vivere e morire in questo giorno...vivere...e morire...in questo giorno…"
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25/04/2014, 9:52 |
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silvya
Iscritto il: 30/05/2013, 10:45 Messaggi: 73
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Alla fine ho tolto la muffa con il pepe e poi ce l ho rimesso...farlo stagionare dal terzo giorno con il pepe gli da proprio un buon sapore! Era super buono!! un po salatino forse per i miei gusti..la prossima volta lo salo 2 volte e basta! comunque alla festa è andato a ruba!!:-) Grazie grazie
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28/04/2014, 22:44 |
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giliberti
Iscritto il: 25/01/2013, 14:55 Messaggi: 4327 Località: Siena.
Formazione: Diploma,geometra.
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Molto bello sia l'interno che l'esterno. Una curiosità quella macchia/chiazza di umido sulla carta sotto la forma del cacio ricotta, e ancora siero/liquido espulso dalla forma stessa????? .
_________________ "Ancora una volta in lotta, nell'ultima battaglia che conti, di cui ho mai saputo, vivere e morire in questo giorno...vivere...e morire...in questo giorno…"
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29/04/2014, 21:22 |
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silvya
Iscritto il: 30/05/2013, 10:45 Messaggi: 73
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No in realta lo avevano appoggiato sulla carta unta della porchettaa......
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03/05/2014, 23:03 |
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giliberti
Iscritto il: 25/01/2013, 14:55 Messaggi: 4327 Località: Siena.
Formazione: Diploma,geometra.
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silvya ha scritto: No in realta lo avevano appoggiato sulla carta unta della porchettaa...... .............Buongustaia .
_________________ "Ancora una volta in lotta, nell'ultima battaglia che conti, di cui ho mai saputo, vivere e morire in questo giorno...vivere...e morire...in questo giorno…"
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04/05/2014, 11:48 |
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Cadmo
Iscritto il: 11/03/2013, 11:59 Messaggi: 53 Località: Caserta
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voglio provare anche io questa ricetta da me in Campania la ricetta è questa (presa da una brochure della Regione) ci sono alcune differenze con quella menzionata, ve la cito: Cita: La lavorazione del cacioricotta combina i procedimenti utilizzati per la produzione del formaggio e della ricotta. Il latte appena munto, viene riscaldato a 85 – 90°C, e lasciato raffreddare per circa 10-12 ore, durante le quali si arricchisce della micro- flora lattica. Alla temperatura di 36° C si aggiunge il caglio e si ha la coagulazione in 20 minuti. Si effettua la rottura della caglia- ta con un bastone di legno, il “ruotolo”, in modo da ridurla in granuli delle dimensioni di chicchi di riso. Dopo 10 - 15 minuti, tempo che la cagliata precipiti e si depositi sul fondo del recipiente, il casaro la raccoglie com- pattandola nelle fuscelle. Quando le forme si sono raffreddate si effettua la salatura a secco. Il caciori- cotta è stagionato in ambienti freschi e ventilati: dopo qualche giorno si ottiene un prodotto da tavo- la; quando la stagionatura è prolungata il cacioricot- ta assume consistenza dura, ha una crosta di colore bianco, la pasta è compatta ed omogenea, l’odore è erbaceo, al palato è, solitamente, poco piccante. Il cacioricotta stagionato è ottimo, grattugiato, per condire la pasta al sugo.
_________________ Il pastore di capre deve essere duro, strenuo, attento, alacre e audace al tempo stesso. Deve saper scendere nei dirupi e andare nei luoghi piu solitari, precedendo il proprio gregge e non seguendolo come invece fanno i pastori di pecore.
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20/09/2014, 19:37 |
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