Contadinotoscano non saprei, non ho rimosso alcun messaggio, ti prego di volerlo riscrivere. Grazie

La gestione dei grandi predatori in Italia è in uno stadio più che primitivo, questo perchè la presenza è stata sempre scarsa (vedi orso) o interrotta da vere e proprie mattanze (vedi lupo), è chiaro che come tutte le popolazioni selvatiche autoctone il lupo vada gestito e tutelato in maniera corretta e questo vuol dire trovare un equilibrio per la convivenza con le sempre più pressanti attività umane. Negli altri paesi ci riescono, noi ancora no, ripeto per l'ennesima volta che sarebbe fondamentale incanalare le forze su due fronti, la prevenzione e l'eliminazione di randagi e ibridi, che credetemi sono una enorme fetta del problema, perchè ora sempre più spesso a livello fenotipico questi ibridi assomigliano in tutto e pertutto al lupo, ma a livello genetico no.
Chiaramente poi c'è l'onta mediatica che spinge e annebbia le sfaccettature del problema facendo un grosso calderone, ma mi chiedo come mai il problema delle minilepri portatrice sana della mixomatosi e prbabiolmente della EBHS che in alcune zone hanno decimato o peggio popolazioni di lepri non sia di tanto scalpore, oppure il daino che apporta danni ingenti al patrimonio forestale e agricolo e forte competitore del capriolo, il cinghiale stesso, che ormai spesso è più un maialone selvatico. Ma ce ne sono altre sdi situazioni che meriterebbero attenzioni particolari, ma la "moda" e il danaro dettano le priorità.

Se dovessi risponderead istinto ale tue ultime affermazioni direi che del lepre nessuno se ne è curato perche non incide direttamente sul settore agricolo zootecnico,daini e cinghiali non vengono attaccati ai ponti ma finiscono direttamente in frigorifero.
Poi il perchè realmente accada quello che dici non lo so,ma nn credo sia questione di moda,ma di sentore del problema a livello di società.
Chi pensa ad un cinghiale pensa ad un mammifero che se ne va per i fatti suoi e non lo vede(a torto)come un pericolo,lupi che circolano a poche dexine di metri da abitazioni suscitano comunque paura e ansia.
Vuebe da se che chi va contro un daino viene visro come un macellaio senza morale ,chi uccide un lupo vuene visto come un protettore della società.

caro giuseppe,haivdetto tu cje ci sono allevatori intelligenti e onesti,altri che vogliono solo uccidere,quindi non intelligenti e disonesti.
Questo per dire che nn invento frasi ma riporto c ho che dici.
Tu continui a basare tutto su numeri da parco nazionale e di un territorio asaai diverso da quello che è la maremma. .Ma lasciamo stare tanto ognuno,compreso t va per la sua strada senza dare ascolto agli altri
rispondo alla tua domanda con un semplice paragone,io sono un sostenitore convinto che non si debbano uccidere le persone,ma se uno entra di notte in casa mia con cattive intenzioni gli faccio veder crescere le margherite dalla parte dwlle radici.
Quindi vien da se che se uno spara ad un lupo per divertimento va condannato senza appelo se uno gli spara dentro il recinto delle proprie pecore ha tutta la mia approvazione.

Cerchiamo di rimanere in tema senza oltrpassare il limite, il problema è la gestione del lupo e le interazioni con le attività agricole, lascialo il resto fuori. Grazie