deso ha scritto:non credo che il clima interessi più di tanto alle grigie infatti erano presenti in varie regioni del nostro paese e sono sparse in tutto il mondo probabilmente sono altri i fattori favorevoli e io sinceramente non credo più di tanto neanche alla versione dell' agricoltura cambiata.
sarebbe bello poterle rivedere volare nei nostri territori ma credo che questo rimarrà un bel sogno......
Il clima influenza indirettamente, la densità di starne per ettaro è direttamente legata all'altitudine e alla disponibilità alimentare, quindi un clima rigida incide negativamente sulla densità, ma potremmo parlare del fattore clima se avremmo i numeri, ma le starne le abbiamo con il contagocce, le densità sono talmente basse che non possiamo proprio pensare che sia il clima a incidere o meno...
L'agricoltura ha influezato e molto, perchè le starne non amano molto gli ambienti sporchi e nelle zone dove le macchie causa il loro abbandono hanno preso il posto dei coltivi e dei pascoli le starne non è che non ci sono ma la densità si abbassa di molto perchè in quei posti non ci vanno se non sporadicamente; poi l'uso di prodotti fitosanitari ha influenzato molto perchè o le hanno ammazzate avvelenandole, non oggi che i fitofarmaci sono meno velenosi e seguono un lungo iter di approvazione, ma qualche decennio fa si, e poi i fitofarmaci sterminano molti insetti di cui gli starnotti si nutrono, nidi falciati, predatori ecc ecc
Quindi per riavere le starne, in primis ripristinare gli ambienti, due immettere animali buoni e cosa su tutte più importante, togliere il prelievo venatorio; è impensabile cacciare le starne a meno che non sia fatto in riserve dove c'è l'occhio del guardia che ti frena e tiene ogni singolo capo gelosamente.
Anche avendo le più alte densità di capi possibili le starne non basterebbero a tutti i cacciatori, quindi andrebbero fatti piani di gestione seri passando per i censimenti, però poi manca la cosa fondamentale, la coscienza dei cacciatori...