boscoverde ha scritto:Iniziano a vedersi delle nutrie anche dalle mie parti; spero tanto che non incontrino qualche cacciatore, cosa assai probabile visto che questi ultimi sono molto più numerosi di tutte le altre specie animali e stanno invadendo le campagne coi loro cani in questo periodo, e lo faranno sino a fine gennaio. Non si può far nulla contro di essi, debbo far attenzione a non camminare, andare a correre o passeggiare per campi, da settembre a gennaio la campagna appartiene solo a loro, e rischi di prenderti pure una schioppetata se non fai attenzione.
Senza considerare il fatto che i cani possono ucciderti polli, anatre, pavoni e oche, per cui tutti al chiuso nei giorni di caccia!!
P.S Per essere precisi, non si è liberi di fare ciò che si vuole il sabato, la domenica e il mercoledì, i giorni in cui la caccia è aperta!
Sono cacciatore da ormai quasi nove lustri ma in effetti ci sono nato, così come con la pelle che ho addosso.
E’ una vita, da quando sono nato, che vivo e giro per boschi e campagne e delle quali mi sento e sono parte integrante.
Nei boschi vado a caccia, a funghi, a tartufi o a ciò che la natura offre, quando si può e se mi va, ma molto più spesso vado senza il peso del fucile, con la compagnia dei miei cani e molto più spesso ancora da solo, senza alcun apparente fine se non ascoltare i rumori o i silenzi del bosco.
Incontro contadini e pastori che nonostante i tempi ancora esistono, non si sono mai sentiti in pericolo dalla mia presenza. Eppure questi si che vivono la campagna e i boschi.
E fin qui tutto bene, non ho mai incontrato alcun pseudo-ambientalista/animalista o essere simile se non nell’attraversare qualche raro, breve e ingorgato percorso da trekking domenicale e, chiaramente, in giornate ampiamente soleggiate.
Almeno credo siano questi. Chiassosi passeggiatori del buon tempo, che tra l’altro ti fanno le domande più stupide.
Di altri non ne conosco l’esistenza, io questi esseri che si sentono in pericolo non li ho mai visti, ne a caccia aperta e ne a caccia chiusa.
Eppure esistono e sanno tutto, da come dicono. Sanno quali e quanti animali ci sono, quali rischiano l’estinzione, quanti ne muore per mano dei cacciatori, ecc., ecc., ecc., ma credo che molti di loro non hanno mai visto un gregge di pecore al pascolo.
Esistono, si! E qua finisce il bene!
Sono nati circa cinquant’anni fa, alla fine degli anni 60. Dietro una moda molto trendy.
Chi ricorda, o ha sentito parlare, dei figli dei fiori? Allora ce l’avevano con l’America!
Poi si sono trasformati in movimento ambientalista politico, una breve ascesa e poi il repentino declino.
Erano, e lo sono tutt’oggi, integralisti che praticano l’estremismo verbale e predicano l’apocalisse ecologica. Stravolgono i termini reali presentando rischi sistematicamente esagerati. Predicano un’ideologia di tipo fondamentalista.
Con la loro demagogia ed appigliandosi alla paura e all’egoismo della gente hanno solo creato, in tutti questi anni, un grosso ostacolo alla soluzione dei veri problemi ambientali. Non solo ma con il loro ostruzionismo e allarmismo a senso unico, con il loro sproloquio da setta, sono essi stessi un problema aggiunto.
In realtà vivono come viviamo tutti, sono consumisti, sono politicamente coinvolti e, alla fine dei conti, nei loro veri interessi l’ambiente occupa un posto davvero piccolo.
Esempio ne è la famosa ex ministro animalista/ambientalista Michela Vittoria Brambilla: E' stata proprietaria di una salumeria milanese per poi diventare socia fondatrice di un’azienda che si occupa di pesce surgelato e affumicato con un volume di affari quantificato in 45 milioni d’euro l’anno.
Ma i suini e i pesci non sono animali? ........Sicuramente non le fanno tenerezza! .........Ma i milioni di euro SI!
Saluti, Gianni