Durante un paio di giorni piovosi ho proceduto a trapianti e concimazioni e, in due punti diversi del terreno, ho quasi calpestato due leprotti, da quel che ho letto è probabile che la madre abbia lasciato la cucciolata nascosta in giro per la proprietà (dove c'è abbondanza di erba alta, due boschetti, macchie di rovi, mucchi di potature in attesa), adesso dovrei trinciare l'erba, i rovi e, clima permettendo, ora che sono scaduti i divieti per la limitazione delle polveri sottili in vigore fino a fine aprile, cominciare a bruciare le ramaglie. Quanto ci vuole prima che vengano svezzati e possa iniziare i lavori senza rischiare il leprotticidio?
GRazie per la risposta, quindi una decina di giorni ancora, sul trasferimento avrei dei dubbi, sono circondato da vigne diserbate, il mio orto/frutteto/vigneto/oliveto/apiario abbondantemente inerbito è, purtroppo, la prima scelta per parecchi selvatici (le lepri quelle meno moleste, finora) e il disturbo è stato relativo: nelle giornate piovose pare escano dai nascondigli e io me li sono trovati allo scoperto, infatti.
Credo che anche dopo lo svezzamento i leprotti rimangano assai vulnerabili per un po' di tempo. In questi giorni, con tutti gli sfalci e il taglio d'interi cambi di erba medica, si verificano vere e proprie stragi di vari animali: serpenti, uccelli che nidificano a terra (tra i quali i miei cari usignoli) e qualche leprotto.
comunque sembrano essere cresciuti velocemente e aver abbandonato i nascondigli: ieri una poiana si è levata in volo al mio arrivo, lasciando a terra la carcassa semidivorata di un leprotto (cervi e orsi a parte non ho mai visto tanti selvatici come nel mio terreno a 100 metri dal centro abitato)