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geo
Iscritto il: 17/03/2009, 18:36 Messaggi: 2770
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Tutti i metodi che hai elenacato li conosco, li ho visti, mettono le marchette alari vanno a segnalare il capo abbattuto e a appena viene raggiunta la quota di prelievo annua in un comprensorio si chiude la caccia a quella specie. Ma in Italia, secondo te, se mettono queste imposizioni pensi che vengano rispettate? Certo dal 10% delle persone se tutto va bene, non c'è proprio mentalità, allora quando cambietà radicalmente il "cervello" possiamo metterci a fare tutti i bei progettimi e piani di reinserimento che vuoi, fino ad allora, nisba, chiudiamo tutto così non si fanno danni. In Scozia la maggior parte dei terreni di caccia sono privati e pe andare a cacciare le grouse sborsi quattrini, ti accompagna il guardia e tiri solo e quando te lo dice lui; in Sardegna conta un pò le giornate venatorie che fanno, hanno i giorni prestabiliti dal calanderaio venatorio, limitatissimi; sulle alpi (per fortuna) per poco non mettono le telecamenre sui monti per controllarli, e poi bracconare quei selvatici lì a quelle quote nn è facilissimo anche volendo.
Astore nei paese dell'est le starne ci sono ancora perchè l'ambiente è immenso, in alcune zone è completamente rurale, per km e km vedi solo coltivati e abitazioni di contadini, èer strada invece delle macchine passano i carri col cavallo, i trattori sono le persone nella maggior parte dei casi, e le starne che vengono catturate, le prendono con tagliole loro per mangiarle e gli europei che vanno a divertirsi applicando una pressione di abbattimento limitatissima rispetto al potenziale faunistico, se qualcuno viene beccato a infrangere le regole sono guai seri.
P.s. Non ho spalato cacca, ho semplicemente riportato ciò che succede nei campi, a me l'ipocrisia piace poco.
_________________ Alla natura si comanda solo ubbidendole.
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02/07/2011, 18:39 |
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astore75
Iscritto il: 17/03/2011, 16:46 Messaggi: 188
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falco conoscere la genetica dei selvatici è essenziale per la riuscita delle reintroduzioni la starna. un ceppo selvatico seppur d'allevamento darà risultati superiori, l'importante è evitare la consanguineità cosa che un singolo allevamento non potrà mai garantire per cui sarebbe opportuno acquistare starne da altri allevamenti. tornando al discorso gestione un modello esemplare è la regione emilia romagna ne parlano tutti bene,e cacciatori,agricoltori,ambientalisti lavorano insieme con l'obiettivo comune di produrre fauna e ambiente,mi pare che ci sono riusciti alla grande.riguardo le altre regioni non mi pronuncerei tanto.....
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02/07/2011, 20:19 |
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astore75
Iscritto il: 17/03/2011, 16:46 Messaggi: 188
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geo hai ragione ma anche nel nostro paese ci sono grazie a Dio territori immensi dove regna un agricoltura non intensiva chimica,ad esempio l'appennino dove per diretta esperienza ti posso assicurare che resiste ancora qualche brigata autoctona di starne!
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02/07/2011, 20:31 |
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geo
Iscritto il: 17/03/2009, 18:36 Messaggi: 2770
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astore75 ha scritto: geo hai ragione ma anche nel nostro paese ci sono grazie a Dio territori immensi dove regna un agricoltura non intensiva chimica,ad esempio l'appennino dove per diretta esperienza ti posso assicurare che resiste ancora qualche brigata autoctona di starne! Lo so, anche coturnici se per questo...le piu' consistenti si trovano in aree protette spesso.
_________________ Alla natura si comanda solo ubbidendole.
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02/07/2011, 21:04 |
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falco8
Iscritto il: 10/04/2010, 10:55 Messaggi: 76 Località: Foligno (PG) Umbria
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No geo te hai descritto quello che succede da te e non è quello che accade ovunque. se te sei sfiduciato a me non importa non puoi spalare cacca addosso a tutta l'italia venatoria. L'ipocrisia è la tua che vuoi andare a caccia e la vorresti chiudere. fidati pensaci altre 3 volte prima di decretare certe sentenze.
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03/07/2011, 1:29 |
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ciuffona
Iscritto il: 06/06/2011, 3:59 Messaggi: 126
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Evviva! Contro ogni speranza e possibile logica oggi ho sentito il chiamo bellissimo e inconfondibile di un maschio di fagiano. Che sollievo, un esemplare risparmiato delle zampe zozze di sangue degli bracconieri....
_________________ Mi piacerebbe essere così come che i miei animali mi vedono.
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03/07/2011, 3:24 |
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geo
Iscritto il: 17/03/2009, 18:36 Messaggi: 2770
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falco8 ha scritto: No geo te hai descritto quello che succede da te e non è quello che accade ovunque. se te sei sfiduciato a me non importa non puoi spalare cacca addosso a tutta l'italia venatoria. L'ipocrisia è la tua che vuoi andare a caccia e la vorresti chiudere. fidati pensaci altre 3 volte prima di decretare certe sentenze. Beato te...
_________________ Alla natura si comanda solo ubbidendole.
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03/07/2011, 10:54 |
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pioppino
Iscritto il: 16/09/2009, 15:25 Messaggi: 5161 Località: provincia bologna
Formazione: diploma in elettronica
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ma in emila ci sono molte regole e controlli ma nonè che tutti siano contenti perchè gli interessi sono contrapposti e brontolare è facile.. l'antagonismo agricoltori e cacciatori penso non sia sanabile .. dove abito io ci sono numerosi animali selvatici e tutti sono protetti e controllati. ma i contadini sono un po indispettiti perchè gli rovinano i raccolti e non possono farci niente... nei parchi non possono recintare ma mettere solo i fili con la corrente ch evengono saltati dai caprioli e daini.. i pastori ce l'hanno cui lupi.. e così via .. nel mio terreno scorazzano le più svariate specie e mi mangiano di tutto se non è recintato con reti altissime... ma è una mia scelta e non devo vivere con la terra.. nel territorio c'è un forte controllo da parte delle autorità ma anche i cacciatori eseguono un controllo sociale e se penso ogni tanto sgarrano sul numero ..... non ci sono delle carneficine come vorebbero gli agricoltori
cioa Nino
_________________ Non importa quanto freddo sia l'inverno, dopo c'è sempre la primavera. E. VEDDER
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03/07/2011, 11:49 |
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geo
Iscritto il: 17/03/2009, 18:36 Messaggi: 2770
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pioppino ha scritto: ma in emila ci sono molte regole e controlli ma nonè che tutti siano contenti perchè gli interessi sono contrapposti e brontolare è facile.. l'antagonismo agricoltori e cacciatori penso non sia sanabile .. dove abito io ci sono numerosi animali selvatici e tutti sono protetti e controllati. ma i contadini sono un po indispettiti perchè gli rovinano i raccolti e non possono farci niente... nei parchi non possono recintare ma mettere solo i fili con la corrente ch evengono saltati dai caprioli e daini.. i pastori ce l'hanno cui lupi.. e così via .. nel mio terreno scorazzano le più svariate specie e mi mangiano di tutto se non è recintato con reti altissime... ma è una mia scelta e non devo vivere con la terra.. nel territorio c'è un forte controllo da parte delle autorità ma anche i cacciatori eseguono un controllo sociale e se penso ogni tanto sgarrano sul numero ..... non ci sono delle carneficine come vorebbero gli agricoltori
cioa Nino Da voi è una gran bella realtà
_________________ Alla natura si comanda solo ubbidendole.
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03/07/2011, 16:14 |
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Campesino
Iscritto il: 15/11/2009, 15:14 Messaggi: 900 Località: Garfagnana (Lu)
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Sarà un caso ma tutti i cacciatori che conosco cacciano anche quando non possono, sparano quando non devono, e ammazzano tutto ciò che si può mangiare... è difficile senza avere un fucile ammazzare un muflone..... E poi dire che i cacciatori tengono a bada il numero dei cinghiali è una biscarata...i cinghiali sono stati portati sull'appennino solo per far divertire i cacciatori....
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03/07/2011, 19:47 |
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