La moglie e' uscita con questa idea che meritava di essere discussa.

noi siamo in procinto di avviare le ristrutturazioni di casa, cioe' in sostanza rifare tutto lasciando su i muri e i solai.

visto la positiva esperienza con il riscaldamento a pavimento nel locale in cui alleviamo le lumache eravamo orientati per questa soluzione, almeno nella zona giorno.

L'edificio e' del 1900, in mattone pieno. sottoposto a vincolo di tutela edifici storici, che si traduce in una quasi assoluta intoccabilita' dello stato di fatto esterno e una buona liberta' negli interni. Siamo in Polonia, zona pedemontana.
L'idea e', visto i soffitti di 3 metri e la possibilita' di realizzare una cappottatura isolante solo interna, che per non sacrificare troppo lo spazio utile non potra' superare i 4 cm, di realizzare un impianto a pavimento tradizionale e una seconda griglia di tubi nel soffitto.
Questo seconda rete, a livello di teoria visto che in alto sara' sempre piuttosto caldo, dovrebbe fare da volano termico, avendo al suo interno una massa di acqua che gira in aria calda, riducendo il consumo di combustibile.

il quesito e' se una soluzione del genere ha un senso dal punto di vista pratico.

Mettendo una griglia sul soffitto, è vero che per effetto della convezione del calore, in alto sarà sempre più caldo, ma devi considerare che per effetto della conduzione/convezione andai a cedere calore anche a tutto il soffitto e al solaio del piano superiore.
Da considerare che mandare l'acqua a 3 metri comporta uno sforzo maggiore della pompa e quindi maggior assorbimento di corrente (è poco ma costante)........in poche parole, vai solo ad aumentare la superficie di riscaldamento e leggermente il volano termico, ma senza trarne grandi benefici energetici.

Le griglie a soffitto sono più indicate come raffrescamento, piuttosto per riscaldamento sono più indicati i sistemi a parete, che tra l'altro hanno ottimi rendimenti anche come raffreddamento.

Non hai specificato con che combustibile usi e i mq da riscaldare, comunque come volano termico opterei di più su un puffer(dipende dal combustibile) .

Il riscaldamento a pavimento scalda ad altezza homo quindi sul soffitto il caldo non sarà così elevato. Il pavimento lo hai caldo ma più sali più l'aria sarà fresca. Sembra assurdo ma è cosi. Il pavimento crea uno strato di calore fino alla tua testa. Sopra più sali meno caldo è. Quindi far passare tubi nel soffitto non serve a molto secondo me.
Dipende poi che tipo di regolazione avrai.
Se metti una regolazione a punto fisso per avere alta temperatura per termosifoni e scalda salviette l'acqua verrà scaldata a 50° circa per poi venir miscelata con l'acqua di ritorno dal pavimento. Quindi non riuscirai a recuperare calore.
Lo stesso vale se vai a temperatura variabile e bassa. Quando il pavimento è caldo e a regime la differenza di temperatura tra acqua in ingresso e acqua in uscita è lieve, qualche grado. Quindi sul soffitto manderai acqua più calda della temperatura della soletta. Secondo me non conviene.

Non è che poi vediamo un paio di persone andare in giro in Polonia con teste gonfie come palloni?

A parte scherzi, non hai specificato con cosa alimenti il riscaldamento, sono d'accordo comunque con gli altri
interventi, tanto quanto che parli di soffitti a tre metri, quindi andresti a sprecare energia per far circolare il tutto,
con scompensi di temperature tra soffitto e pavimento.

Ciao

... sarebbe meglio abbassare il soffitto

No. Col riscaldamento a pavimento non serve.

Kentarro ma è sempre il volume che scaldi .... soffitto più basso meno volume meno riscaldamento ... considerando la zona climatica di Lumacosio mi stupisco di muri cos' alti.
quando ho ristrutturato la casa ho dovuto portare l'altezza da 2,40 originari (qui le case vecchie son tutte così) a 2,70 e mi sto ancora chiedendo perchè??
le finestre avrei dovuto tenerle uguali cioè 1 mt per i mt così non ci vedevo una mazza e avrei dovuto tenere la luce accesa anche di giorno alla faccia del risparmio energetico!

mamma mia che successo di risposte!

allora, con ordine:

i soffitti sono a 3 metri perche' ai tempi si facevano cosi', inoltre per questo edificio sono passati la scuola elementare del villaggio fino al 39, un posto di polizia della Wermacht fino al 44, un ufficio postale, un'osteria e ora una casa privata (per la serie se i muri parlassero..).
la soffittatura e' in legno con tavolato intonacato con le cannette, da eliminare. il soffitto vorremmo portarlo a 270, ma temo sia difficoltoso fare ingoriare la pillola all'ufficio dei beni storici, e comunque ho le finestre molto alte quindi per la controsoffittatura siamo un poco limitati.
in teoria il sottotetto dovrebbe diventare abitabile, quindi il calore che si perde in su sarebbe comunque in qualche modo utilizzato, anche se il legno e' comunque un isolante e piu' di tanto non fara' passare. e comunque la pompa dovra' lavorare anche in altezza, a meno di soluzioni tipo il gravitazionale con radiatori nel piano superiore.

il riscaldamento andra' a legna con stufone centrale probabilmente aiutato da una di queste cucine in ceramica:



Ammetto di avere studiato il problema molto in maniera superficiale, ma non prevedo la cantierizzazione prima di luglio, percio' siamo agli abbozzamenti..

Il riscaldamento a pavimento stratifica perciò sul pavimento calore più sali più è fresco. Quindi puoi avere anche una chiesa come altezza ma la differenza è poca.

Con alimentazione a legna senza dubbio è da mettere in preventivo un puffer con pruduzione di acqua calda sanitaria.

Hai la possibilità di montare pannelli solari?
potresti allacciarli al puffer, in inveno danno poco, ma anche se riuscissero a scaldare l'acqua di 5°C sarebbe tutta legna risparmiata e in estate non spenderesti un soldo per scaldare l'acqua.