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Pannelli fotovoltaici

10/10/2012, 22:23

Ciao a tutti...volevo semplicemente farvi una domanda...da premettere che sono contrario al fotovoltaico...non lo sarei se non avessimo altre energie da sfruttare, oppure se non fossero messi in misura spannometrica coprendo senza rispettare tutto quello che ci circonda...importa possibilmente averlo a sud ,se poi affianco c è una pineta, una spiaggia un centro storico...." chi se ne frega" con questa crisi i proprietari abboccano a l amo facendosi levare buoni terreni ...(fate caso se i contratti di affitto sono inferiori a 20 anni) quindi perdete quasi o del tutto il possesso dello stesso, non sapendo che quello che guadagnano loro spesso multinazionali non italiane, è 1000 volte superiore e quello che potete guadagnare , e vi diranno : "prendetevi questi, pochi e buoni perché in 20 anni le cose potrebbero cambiare.." non so se vi è stato mai detto!..,..facile convincere chi ha un mutuo da pagare! (se l impianto e privato allora è un altro discorso) comunque volevo chiedervi a chi è nel settore ovviamente...chi pagherà lo smaltimento del salice? Sara un nuovo amianto? Oppure.. chi adesso sta impiantando panelli solari sta già organizzando per lo smaltimento...tanto arriveranno altri finanziamenti , prima per metterli poi per levarli...e noi paghiamo le tasse! W L italia!

Re: Pannelli fotovoltaici

11/10/2012, 12:18

Scusate l errore il salice è una pianta forse intendevo il silicio... e vi allego delle buone notizie di lega ambiente: Legambiente plaude all’ introduzione dell’obbligo di riciclabilità per i pannelli fotovoltaici, entrato in vigore il 1 luglio scorso. Secondo l’associazione, infatti, la nuova norma introduce un elemento di trasparenza nel settore, alle prese con incertezze legate alle frequenti variazioni in materia di incentivi e adempimenti burocratici.

Secondo le nuove disposizioni, le aziende costruttrici e importatrici di pannelli fotovoltaici devono aderire a un apposito consorzio di filiera o a un sistema che garantisca la raccolta e il riciclo dei moduli a fine vita. In assenza di questa iscrizione, non permettono agli eventuali acquirenti di accedere agli incentivi previsti dal Conto energia.

Re: Pannelli fotovoltaici

11/10/2012, 19:47

Fare chiarezza sullo smaltimento dei pannelli è di assoluta primaria importanza, altrimenti non si può parlare di sostenibilità del processo. Anche da parte mia dico agli agricoltori di non istallare impianti sui propri terreni. Capisco la difficile situazione economica ma si tratta di uno spregio enorme sotto molti punti di vista, non solo paesaggistico ma anche di corretta gestione del territorio agro forestale, di cui, quest'ultimo aspetto, gli agricoltori sono fortemente responsabili. In ultimo dico che i pannello fotovoltaici sono da istallare sui tetti di strutture già esistenti, così da sfruttare superfici già utilizzate.

Ecco il parere, Roberto

Re: Pannelli fotovoltaici

11/10/2012, 20:00

Grazie Agrobio mi fa piacere che ti accodi al mio pensiero....dobbiamo iniziare a vedere le cose sotto altri punti di vista....quello che ci circonda e di priore importanza noi siamo quello che respiriamo e quello che mangiavo...STAVAMO MEGLIO QUANDO STAVAMO PEGGIO!

Re: Pannelli fotovoltaici

12/10/2012, 22:29

Tarty81 ha scritto:................ comunque volevo chiedervi a chi è nel settore ovviamente...chi pagherà lo smaltimento del salice? Sara un nuovo amianto? Oppure.. chi adesso sta impiantando panelli solari sta già organizzando per lo smaltimento...tanto arriveranno altri finanziamenti , prima per metterli poi per levarli...e noi paghiamo le tasse! W L italia!

Sono in linea di massima d'accordo con te, specialmente per quanto riguarda la copertura di grandi superfici che sottraggono terreno all'agricoltura o snaturano il paesaggio, che vengano gestititi da imprese multinazionali o meno poco importa, ma su altre cose avrei delle obiezioni:
smaltimento del silice: non credo che l'operazione sia paragonabile a quella dell'amianto, perché il silice (= amianto) non solo non è nocivo quanto quello, ma si trova in quasi tutte le rocce esistenti sulla crosta terrestre , mentre l'amianto ne costituisce una minima quantità ed è trasportato nell'aria ad ogni soffio di vento.
Per lo smaltimento dell'amianto i finanziamenti sono del tutto inadeguati sia nel tempo che economicamente: i contributi sono ridicoli e limitati (la provincia di Sassari li ha già esauriti!), comunque non sono convenienti e molti lasciano tutto come prima, altri preferiscono il "fai da te" smaltendoli abusivamente dove capita con grave pregiudizio per la salute di chi abita nei dintorni). Insomma, lo stato le regioni e le province dovrebbero avere l'obbligo di eliminare e smaltire tutti i prodotti di amianto esistenti su tutto il territorio italiano: si tratta di evitare qualcosa che ha una grave conseguenza sulla salute pubblica! Con il silice, per i motivi su accennati, una cosa del genere non avrebbe nessun impatto sulla salute.
Saluti
Pedru
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