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impianti produzione energia solare 
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Iscritto il: 26/11/2009, 17:48
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Formazione: Laurea in scienze e tecnologie agrarie
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bacco ha scritto:
Mi inserisco in quanto trovo questa discussione molto interessante.
Io lavoro nel fotovoltaico e nell'eolico di grandi dimensioni (maggiore di 1 MW) in quanto fornisco l'elemento base per il funzionamento di generatori eolici e inseguitori solari.Come è strutturata attualmente la normativa, l'installazione di fonti alternative nei terreni agricoli è una grande truffa.Lo dico contro ogni mio interesse.I problemi sono che i finanziamenti sono uguali sia che si installi 1 kw o 1 MW per cui ci sono personaggi che si muovono presso agricoltori facendo sventolare grandi guadagni con minimi investimenti.Il fatto è che si convince l'agricoltore ad installare più della potenza necessaria per il funzionamento della sua attività convincendolo che si possa vendere l'energia facendo enormi guadagni ( fuorviante la pubblicità Begh***i che fa vedere i soldi che escono dalla presa elettrica).il costo iniziale di una simile installazione non è nell'ordine dei 10-20 mila euro.teniamo conto che un pannello fotovoltaico si vende a 3,5-5 euro/watt a seconda della qualità del pannello e degli accessori applicati.facendo un investimento iniziale di 1 milione di euro, questo capitale viene riassorbito in un tempo stimato non inferiore ai 10 anni in quanto, seppur vero che un pannello produce un quantitativo massimo X, è anche vero questo quantitativo si ricava per non più del 12-14% della esposizione solare annua.
Svantaggi tecnici del fotovoltaico:
1) occupazione di un terreno per 20 anni + 5 senza poter farci più nulla;
2) elevati costi di gestione della struttura in quanto bisogna dotare il terreno di allacciamento elettrico, recinzione fissa, antifurto volumetrico;
3) elevati costi manutentivi dei pannelli in quanto è necessaria una costante verifica del rendimento elettrico di ogni singolo pannello. tenete conto che l'attuale rendimento è del 14-15% per i primi 5-6 anni per poi decadere anche fino al 9% entro i 20 anni.
4) sconosciuti costi di smaltimento dei pannelli fotovoltaici a fine vita.Il problema di alcuni miei clienti è quello di smaltire i pannelli furi uso che vanno a sostituire nelle installazioni.
Svantaggi economici : la normativa presenta notevoli punti oscuri per cui già da quest'anno c'è stata una riduzione degli incentivi da parte del gestore.In futuro non si sa come verrà modificata la normativa.
Sono memore da anni di boom fotovoltaico in Spagna dove sono stati installati inseguitori solari ovunque (con mia grande gioia economica).Ora il mercato è totatlmente fermo in quanto i contributi sono stati sospesi dal settembre 2008.Vi garantisco che è uno spettacolo orribile vedere distese di inseguitori solari nel sud della Spagna e purtoppo avverrà lo stesso pure in Italia e la Puglia insegna.




ok questo è chiaro ma il problema era di non far gravare i costi di impianto sull'agricoltore che dovrebbe dare il terreno in fitto ad una azienda che produce energia,ci sono aziende che sono disposte a fare questo tipo di investimento (annche di 1 o più milioni di euro)? su internet non è difficile trovare aziende che cercano terreni in fitto cantierabili da utilizzare a questo scopo bisogna poi vedere all'atto pratico.


09/01/2010, 11:06
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Iscritto il: 29/09/2009, 1:44
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Località: Abbiategrasso (MI)
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bacco ha scritto:
Mi inserisco in quanto trovo questa discussione molto interessante.
Io lavoro nel fotovoltaico e nell'eolico di grandi dimensioni (maggiore di 1 MW) in quanto fornisco l'elemento base per il funzionamento di generatori eolici e inseguitori solari.Come è strutturata attualmente la normativa, l'installazione di fonti alternative nei terreni agricoli è una grande truffa.Lo dico contro ogni mio interesse.I problemi sono che i finanziamenti sono uguali sia che si installi 1 kw o 1 MW per cui ci sono personaggi che si muovono presso agricoltori facendo sventolare grandi guadagni con minimi investimenti.Il fatto è che si convince l'agricoltore ad installare più della potenza necessaria per il funzionamento della sua attività convincendolo che si possa vendere l'energia facendo enormi guadagni ( fuorviante la pubblicità Begh***i che fa vedere i soldi che escono dalla presa elettrica).il costo iniziale di una simile installazione non è nell'ordine dei 10-20 mila euro.teniamo conto che un pannello fotovoltaico si vende a 3,5-5 euro/watt a seconda della qualità del pannello e degli accessori applicati.facendo un investimento iniziale di 1 milione di euro, questo capitale viene riassorbito in un tempo stimato non inferiore ai 10 anni in quanto, seppur vero che un pannello produce un quantitativo massimo X, è anche vero questo quantitativo si ricava per non più del 12-14% della esposizione solare annua.
Svantaggi tecnici del fotovoltaico:
1) occupazione di un terreno per 20 anni + 5 senza poter farci più nulla;
2) elevati costi di gestione della struttura in quanto bisogna dotare il terreno di allacciamento elettrico, recinzione fissa, antifurto volumetrico;
3) elevati costi manutentivi dei pannelli in quanto è necessaria una costante verifica del rendimento elettrico di ogni singolo pannello. tenete conto che l'attuale rendimento è del 14-15% per i primi 5-6 anni per poi decadere anche fino al 9% entro i 20 anni.
4) sconosciuti costi di smaltimento dei pannelli fotovoltaici a fine vita.Il problema di alcuni miei clienti è quello di smaltire i pannelli furi uso che vanno a sostituire nelle installazioni.
Svantaggi economici : la normativa presenta notevoli punti oscuri per cui già da quest'anno c'è stata una riduzione degli incentivi da parte del gestore.In futuro non si sa come verrà modificata la normativa.
Sono memore da anni di boom fotovoltaico in Spagna dove sono stati installati inseguitori solari ovunque (con mia grande gioia economica).Ora il mercato è totatlmente fermo in quanto i contributi sono stati sospesi dal settembre 2008.Vi garantisco che è uno spettacolo orribile vedere distese di inseguitori solari nel sud della Spagna e purtoppo avverrà lo stesso pure in Italia e la Puglia insegna.


Bacco ma come fa ad essere uguale un finanziamento a privati da 18000 € con uno per un impianto da 1 MW da 4.000.000 € ?

I guadagni enormi ci sono, un impianto da 1 MW ti porta a casa minimo 120.000 €/anno solo per la vendita dell'energia, ma non sono dati da commerciale, i prezzi minimi sono sul sito del gse, i kwh prodotti dall'impianto è facile trovarli.

I pannelli fotovoltaici si acquistano attualmente, come installatore (piccolo elettricista per esempio), ad un prezzo di 1,80 €/W, il sistema completo viene invece venduto ad un prezzo di 5 €/W e parlo di piccoli impianti.

I 10 anni di ritorno sono assurdi, al sud italia si è gia tra i 6 e 7 anni mentre al nord tra i 10/11 a seconda della potenza dell'impianto.

L'allacciamento elettrico, la recinzione e l'antifurto non cono costi di gestione, ma costi fissi iniziali al massimo, oltrettutto sono benni che permangono nel tempo e non hanno costi annui a parte la manutenzione della cabina ovviamente.

I costi di manuntezione annua non sono superiori ai 30 €/kWp, che per un impianto da 1MW fanno circa 30.000 €/anno, il monitoraggio del funzionamento dell'impianto non la fai mica ad occhio, con un sistema di telegestione ci metti 30 secondi a verificare quali stringhe producono e quali invece no.

Come è stato gia più volte detto i pannelli non hanno nessun problema nello smaltimento, ti assicuro che gente disponibile a ritirare gratuitamente tonnellate di acciaio, alluminio, rame, vetro e silicio.

Anche sulla normativa del conto energia dici diverse inesattezze, la normativa è piuttosto chiara, la tariffe sono quelle fissate nel 2007 con una riduzione annua 2%, quindi le tariffe del 2010 non sono state ridotte dal gestore, ma è la legge che lo prevede.
Per quanto riguarda gli incentivi dopo il 2010 è gia in giro una bozza di decreto.

Anche sul mercato spagnolo dici delle inesattezze, gli incentivi in spagna non sono stati sospesi ma ridotti, ed è questo che ha rallentato il mercato spagnolo.

Per il resto, ripeto quanto ho detto nell'altro 3d, le inesattezze da te scritte sono diverse, oltre al fatto che non capisco il motivo nel continuare a sottolineare che lavori per un'azienda che si occupa di fotovoltaico ed eolico di grandi dimensioni quando producete cuscinetti, è come dire che la più grande litografia della lombardia che fornisce i menu per i ristoranti si occupi di ristorazione.


10/01/2010, 20:04
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se parliamo di cifre, in un impianto da 200Kw che dovrebbe stare in meno di un ettaro, quanto può essere il guadagno? (considerando terra propria, allaccio a 150metri e centro italia).

La banca per sostenere la spesa iniziale, che vuole in garanzia?


16/02/2010, 22:29
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plml81 ha scritto:
ok questo è chiaro ma il problema era di non far gravare i costi di impianto sull'agricoltore che dovrebbe dare il terreno in fitto ad una azienda che produce energia,ci sono aziende che sono disposte a fare questo tipo di investimento (annche di 1 o più milioni di euro)? su internet non è difficile trovare aziende che cercano terreni in fitto cantierabili da utilizzare a questo scopo bisogna poi vedere all'atto pratico.


spero non me ne vorrete; non mi occupo di agricoltura e quindi non ho ben presente cosa significhi "vivere del prodotto della terra" ma, come amante della natura (e dell'agricoltura -e cercando di dare un mio, seppur piccolo, contributo), vorrei dire la mia in questa discussione.

si Plml, ci sono diverse aziende (spesso industriali) che hanno interesse ad affittare terra agricola dagli agricoltori per sviluppare grossi progetti (con finanziamenti quasi sempre delle banche a fronte di garanzie importanti). Gli affitti di cui sento parlare sono anche di indubbio interesse per l'agricoltore (di poco peso invece sul bilancio dell'affittuario).
Detto questo, penso che
- forse non ha molto senso che l'agricoltore si privi della sua terra per 20-25 anni
- il ruolo dell'agricoltore ne esce svuotato
- sia un controsenso parlare di energia pulita ed al contempo snaturare l'attività agricola e la terra
- sia uno scempio vedere distese di terra ricoperte da pannelli.

Perchè non concentrarsi sullo sviluppo di energia pulita (si, anche con capitali di terzi) con la collaborazione dell'agricoltore attraverso soluzioni tipo serre fotovoltatiche, impianti su tetti di stalle, ... ?!?

Circa i finanziamenti: ci sono banche che finanziano progetti di discreto valore anche agli agricoltori.


17/02/2010, 16:26
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sullo scempio sono d'accordo, in alcuni casi dopo vent'anni non dovrebbero essere rimossi neanche i pannelli da parte della ditta che li utilizza (ora nei contratti si obbliga le aziende utilizzatrici alla rimozione dei pannelli solari a fine ciclo).
sul fatto che l'agricoltura perda valore ok, ma per alcuni agricoltori che non hanno figli che vogliono continuare l'attività può essere un'alternativa valida? questa era la mia domanda.


18/02/2010, 15:02
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qualcuno sa notizie su garanzie bancarie? alcuni dicono che basta la cessione del credito...

Si parla molto di fotovoltaico dei tetti delle aziende, ma quello su terra conviene meno? (forse ci sono meno contributi ed è un pò più rischioso per il furto)


20/02/2010, 10:20
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plml81 ha scritto:
sullo scempio sono d'accordo, in alcuni casi dopo vent'anni non dovrebbero essere rimossi neanche i pannelli da parte della ditta che li utilizza (ora nei contratti si obbliga le aziende utilizzatrici alla rimozione dei pannelli solari a fine ciclo).
sul fatto che l'agricoltura perda valore ok, ma per alcuni agricoltori che non hanno figli che vogliono continuare l'attività può essere un'alternativa valida? questa era la mia domanda.



... può essere un'alternativa valida (purtroppo) se i figli dell'agricoltore sono certi di non aver bisogno del terreno per 25 anni, previa valutazione dell'affitto proposto (ma allora, valuta se vendere la terra a chi ne può fare miglior uso!).
nuovamente però scrivo: se tutti diamo il nostro contributo per evitare certe situazioni (scempio ed altro...) forse insieme evitiamo di gestire, fra qualche anno, realtà di forte degrado del nostro territorio (esempio spagna, puglia), altrimenti ne saremo causa.


22/02/2010, 11:03
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momomo ha scritto:
plml81 ha scritto:
sullo scempio sono d'accordo, in alcuni casi dopo vent'anni non dovrebbero essere rimossi neanche i pannelli da parte della ditta che li utilizza (ora nei contratti si obbliga le aziende utilizzatrici alla rimozione dei pannelli solari a fine ciclo).
sul fatto che l'agricoltura perda valore ok, ma per alcuni agricoltori che non hanno figli che vogliono continuare l'attività può essere un'alternativa valida? questa era la mia domanda.



... può essere un'alternativa valida (purtroppo) se i figli dell'agricoltore sono certi di non aver bisogno del terreno per 25 anni, previa valutazione dell'affitto proposto (ma allora, valuta se vendere la terra a chi ne può fare miglior uso!).
nuovamente però scrivo: se tutti diamo il nostro contributo per evitare certe situazioni (scempio ed altro...) forse insieme evitiamo di gestire, fra qualche anno, realtà di forte degrado del nostro territorio (esempio spagna, puglia), altrimenti ne saremo causa.




Diventa difficile anche vendere la terra ora leggi qui!!!


sviluppo-rurale-f30/fine-di-una-agevolazione-per-gli-agricoltori-t8123.html


22/02/2010, 13:20
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Iscritto il: 28/12/2009, 15:10
Messaggi: 9
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Diventa difficile anche vendere la terra ora leggi qui!!!


sviluppo-rurale-f30/fine-di-una-agevolazione-per-gli-agricoltori-t8123.html" target="_blank[/quote]

è una situazione temporanea.
non ti so dire quali siano i riferimenti normativi corretti ma, giusto qualche giorno fa ho posto la questione (perchè letta proprio sul forum) a persone che invece la materia la conoscono e mi hanno spiegato che è una situazione ricorrente.
"Il problema" è già stato inserito nel milleproreoghe e quindi anche questa volta si risolverà.
Magari non ti ho riportato correttamente i termini formali ma la sostanza è che la difficoltà sarà superata.


22/02/2010, 14:00
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momomo ha scritto:
Diventa difficile anche vendere la terra ora leggi qui!!!


sviluppo-rurale-f30/fine-di-una-agevolazione-per-gli-agricoltori-t8123.html" target="_blank" target="_blank


è una situazione temporanea.
non ti so dire quali siano i riferimenti normativi corretti ma, giusto qualche giorno fa ho posto la questione (perchè letta proprio sul forum) a persone che invece la materia la conoscono e mi hanno spiegato che è una situazione ricorrente.
"Il problema" è già stato inserito nel milleproreoghe e quindi anche questa volta si risolverà.
Magari non ti ho riportato correttamente i termini formali ma la sostanza è che la difficoltà sarà superata.[/quote]


a me una persona ha detto che il problema si può aggirare, il resto non so, vedremo.


22/02/2010, 15:05
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