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yuvan
Iscritto il: 10/03/2009, 16:14 Messaggi: 674 Località: Borgiallo (To)
Formazione: imparata
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si e no 25 mq, ma non per le potenzialità del putagè ma per la forma della casa. per l'altra parte ho un'altra stufa a legna e vado alla grande
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03/09/2010, 22:42 |
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MARCO83
Iscritto il: 29/07/2010, 13:24 Messaggi: 333 Località: brescia
Formazione: agrotecnico
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Grazie
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04/09/2010, 13:43 |
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Tosco
Iscritto il: 07/06/2010, 14:55 Messaggi: 5321 Località: Maremma 'mpestata
Formazione: Perito Agrario
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Porto la mia esperienza...trentennale. Da sempre mi scaldo solo con stufe a legna: prima in casa dei miei genitori, e da sei anni in casa per conto mio. ..e la CUCINA ECONOMICA mi accompagna, da sempre. Detto questo... Ci sono molti tipi di cucine economiche, e come è stato spiegato prima dal Buon Curcuma, cambiano molte cose a seconda del materiale in cui sono fatte: sia la camera di combustione che il rivestimento. Attualmente possiedo una "Nuova M.B.Z.", acquistata tre anni fa esatti (cifra di circa 750.000€), con camera di combustione di ghisa. E' una cucina economica piuttosto grossa, che riesce a scaldare volumi piuttosto interessanti. L'accendiamo i primi giorni d'ottobre e la spengiamo a fine aprile...e ci cuciniamo mattina e sera. La stufa ci permette di riscaldare un ambiente di circa 48mq (sala + cucina), e di cucinare di tutto (ha un ottimo forno). E' molto imnportante la legna che viene utilizzata: sempre piuttosto secca al momento di cucinare, e un pò più verde durante il mantenimento del calore (quando siamo fuori casa per esempio). Prima di questa avevo una classicissima cucina economica con camera di combustione di refrattario: aveva SOLO 35 anni...e continuava a funzionare benissimo (e continua a farlo, ma in un'altra casa). Sono stufe indistruttibili che possono scaldare tranquillamente un paio di stanze, purchè sia regimato a dovere il fuoco. Purtroppo spesso hanno poco spazio per la combustione, e questo porta a ripetere molte volte la procedura della carica. Fattore da non dimenticare è la caldaia che in molte hanno al loro interno: un ambiente dove tenere sempre dell'acqua. Questa oltre a ri-umidificare l'ambiente (cosa assai importante) permette di avere sempre a disposizione dell'acqua calda per cucinare, lavare i piatti..o semplicemente farsi un caffè. Economicamente non costa molto il loro mantenimento, sopratutto per chi dispone di legna autoprodotta (è il mio caso). Il calore non è assolutamente paragonabile con quello del metano o gpl, ma questo vale per ogni genere di stufa (non solo economica). ...una cosa da non sottovalutare:io uso i fornelli a gas solo nei mesi in cui teniamo la stufa spenta.
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13/09/2010, 22:25 |
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giuggiolo0107
Iscritto il: 06/12/2009, 21:39 Messaggi: 44 Località: lugo
Formazione: agrotecnico
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30 anni cucina economica in refrattario..... sposato preso "stufona" (quelle con le mattonelle in ceramica e il forno sopra!!!!4.400.000 lire!!) .... ma la caldaia collegata ai termo è impagabile.... caldo uniforme, poca polvere, acs sempre , praticià (se onnivora come la mia.....)
_________________ scusate gli errori ma il pensiero è piu veloce della mano..... guardate qui e indovinate quale sono http://www.attoripersbaglio.it/
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14/09/2010, 21:25 |
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Luke
Sez. Coltivazioni Forestali
Iscritto il: 16/09/2008, 15:33 Messaggi: 3186 Località: Firenze
Formazione: Diploma Perito agrario-Dottore in Scienze e tecnologie dei sistemi forestali
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Tosco ha scritto: Porto la mia esperienza...trentennale. Da sempre mi scaldo solo con stufe a legna: prima in casa dei miei genitori, e da sei anni in casa per conto mio. ..e la CUCINA ECONOMICA mi accompagna, da sempre. Detto questo... Ci sono molti tipi di cucine economiche, e come è stato spiegato prima dal Buon Curcuma, cambiano molte cose a seconda del materiale in cui sono fatte: sia la camera di combustione che il rivestimento. Attualmente possiedo una "Nuova M.B.Z.", acquistata tre anni fa esatti (cifra di circa 750.000€), con camera di combustione di ghisa. E' una cucina economica piuttosto grossa, che riesce a scaldare volumi piuttosto interessanti. L'accendiamo i primi giorni d'ottobre e la spengiamo a fine aprile...e ci cuciniamo mattina e sera. La stufa ci permette di riscaldare un ambiente di circa 48mq (sala + cucina), e di cucinare di tutto (ha un ottimo forno). E' molto imnportante la legna che viene utilizzata: sempre piuttosto secca al momento di cucinare, e un pò più verde durante il mantenimento del calore (quando siamo fuori casa per esempio). Prima di questa avevo una classicissima cucina economica con camera di combustione di refrattario: aveva SOLO 35 anni...e continuava a funzionare benissimo (e continua a farlo, ma in un'altra casa). Sono stufe indistruttibili che possono scaldare tranquillamente un paio di stanze, purchè sia regimato a dovere il fuoco. Purtroppo spesso hanno poco spazio per la combustione, e questo porta a ripetere molte volte la procedura della carica. Fattore da non dimenticare è la caldaia che in molte hanno al loro interno: un ambiente dove tenere sempre dell'acqua. Questa oltre a ri-umidificare l'ambiente (cosa assai importante) permette di avere sempre a disposizione dell'acqua calda per cucinare, lavare i piatti..o semplicemente farsi un caffè. Economicamente non costa molto il loro mantenimento, sopratutto per chi dispone di legna autoprodotta (è il mio caso). Il calore non è assolutamente paragonabile con quello del metano o gpl, ma questo vale per ogni genere di stufa (non solo economica). ...una cosa da non sottovalutare:io uso i fornelli a gas solo nei mesi in cui teniamo la stufa spenta. Ciao Tosco, anch'io possiedo il tuo stesso modello nella casa in montagna. Quant'è il tuo consumo stagionale di legna? legna di che piante? ciao, Luke
_________________" La pagina di Io sono un contadino...e me ne vanto!" su Facebook!
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19/09/2011, 18:37 |
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Tosco
Iscritto il: 07/06/2010, 14:55 Messaggi: 5321 Località: Maremma 'mpestata
Formazione: Perito Agrario
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Luke ha scritto: Tosco ha scritto: Porto la mia esperienza...trentennale. Da sempre mi scaldo solo con stufe a legna: prima in casa dei miei genitori, e da sei anni in casa per conto mio. ..e la CUCINA ECONOMICA mi accompagna, da sempre. Detto questo... Ci sono molti tipi di cucine economiche, e come è stato spiegato prima dal Buon Curcuma, cambiano molte cose a seconda del materiale in cui sono fatte: sia la camera di combustione che il rivestimento. Attualmente possiedo una "Nuova M.B.Z.", acquistata tre anni fa esatti (cifra di circa 750.000€), con camera di combustione di ghisa. E' una cucina economica piuttosto grossa, che riesce a scaldare volumi piuttosto interessanti. L'accendiamo i primi giorni d'ottobre e la spengiamo a fine aprile...e ci cuciniamo mattina e sera. La stufa ci permette di riscaldare un ambiente di circa 48mq (sala + cucina), e di cucinare di tutto (ha un ottimo forno). E' molto imnportante la legna che viene utilizzata: sempre piuttosto secca al momento di cucinare, e un pò più verde durante il mantenimento del calore (quando siamo fuori casa per esempio). Prima di questa avevo una classicissima cucina economica con camera di combustione di refrattario: aveva SOLO 35 anni...e continuava a funzionare benissimo (e continua a farlo, ma in un'altra casa). Sono stufe indistruttibili che possono scaldare tranquillamente un paio di stanze, purchè sia regimato a dovere il fuoco. Purtroppo spesso hanno poco spazio per la combustione, e questo porta a ripetere molte volte la procedura della carica. Fattore da non dimenticare è la caldaia che in molte hanno al loro interno: un ambiente dove tenere sempre dell'acqua. Questa oltre a ri-umidificare l'ambiente (cosa assai importante) permette di avere sempre a disposizione dell'acqua calda per cucinare, lavare i piatti..o semplicemente farsi un caffè. Economicamente non costa molto il loro mantenimento, sopratutto per chi dispone di legna autoprodotta (è il mio caso). Il calore non è assolutamente paragonabile con quello del metano o gpl, ma questo vale per ogni genere di stufa (non solo economica). ...una cosa da non sottovalutare:io uso i fornelli a gas solo nei mesi in cui teniamo la stufa spenta. Ciao Tosco, anch'io possiedo il tuo stesso modello nella casa in montagna. Quant'è il tuo consumo stagionale di legna? legna di che piante? ciao, Luke Ciao Luke, il consumo stagionale varia dalle...stagioni invernali che incontro. Diciamo che spazio da un minimo di 70qli ad un massimo di 95qli di legna. Naturalmente, oltre a quanto freddo faccia, dipende anche dal tipo di legna che uno brucia (da lì dipende anche il peso). Io uso tre tipi di legna: - residui di potatura dell'anno (hanno minimo 7 mesi): vite, castagno, olivo, frutti; - legna ottenuta dal taglio di sieponali e bordi dei campi (generalmente olmo, cerro, acacia) - legna di bosco (mio o di un mio vicino): carpino 40%, cerro 25%, orniello 20%, leccio 10%, erica ed altri 5% La legna che vado a bruciare è stata tagliata nella primavera dell'anno (per circa 2/3), ma mi tengo sempre una parte (circa 1/3) di legna vecchia di un paio di anni. In casa ho tre punti calore: camino, cucina economica e stufa a pozzetto. Tutti e tre sono in ghisa. Non ho altro riscaldamento. La casa è circa 110mq. Ciao Tosco
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20/09/2011, 1:07 |
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Luke
Sez. Coltivazioni Forestali
Iscritto il: 16/09/2008, 15:33 Messaggi: 3186 Località: Firenze
Formazione: Diploma Perito agrario-Dottore in Scienze e tecnologie dei sistemi forestali
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Perchè scegli la legna dell'anno? non sarebbe meglio farla stagionare di più? forse per criteri di spazio? Quindi ti riscaldi solo con l'uso della legna!?! Cos'è una stufa a pozzetto? ciao, Luke
_________________" La pagina di Io sono un contadino...e me ne vanto!" su Facebook!
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20/09/2011, 11:03 |
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Tosco
Iscritto il: 07/06/2010, 14:55 Messaggi: 5321 Località: Maremma 'mpestata
Formazione: Perito Agrario
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Cita: Perchè scegli la legna dell'anno? non sarebbe meglio farla stagionare di più? forse per criteri di spazio?
Per svariati motivi: in primis diviene difficile stoccare quasi 100ql e poi non consumarli (quindi ti rispondo IN PARTE per criteri di spazio); poi sopratutto per il tipo di combustione che ottengo. Come hai letto ho detto: Cita: La legna che vado a bruciare è stata tagliata nella primavera dell'anno (per circa 2/3), ma mi tengo sempre una parte (circa 1/3) di legna vecchia di un paio di anni.
Questo criterio è figlio di un'esperienza personale sul tipo di calore e consumi ottenuti dalla stufa a legna. Per esempio, se brucio soltanto legna di due anni ottengo un calore maggiore a discapito del consumo. Con legna detta "verde" riuscirei ad avere consumi moderati, come moderato sarebbe il calore. Ed ecco che... accendo la stufa con legna secca, faccio partire la brace, e alimento con 2 verdi ed 1 secco. Alla notte carico solo con legna verde (che dura per molte ore mantenendo accesa la stufa e costante il tepore), salvo poi riavviare con legna secca di primo mattino. Quando cucino uso legna secca in prevalenza...ed è così che ho creato un equilibrio che mi permette di consumare e scaldare quanto voglio. La scelta dipende anche dal tipo di legna che brucio: per esempio un leccio verde riesce a fare più caldo di un orniello secco, e così via. Non c'è una regola ben precisa, ma un metodo piuttosto automatico. Cita: Quindi ti riscaldi solo con l'uso della legna!?!
Assolutamente si, da tutta una vita. Oltre a scaldarmi, uso l'acqua calda per lavare i piatti (non ho lavastoviglie), per pulire la casa, e la stufa mi permette di cucinare senza accendere mai i fornelli (salvo nei 3-4 mesi estivi). Cita: Cos'è una stufa a pozzetto?
Le stufe a pozzetto sono le stufe che vengono caricate dall'alto ed hanno una camera di combustione che si sviluppa in verticale.
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22/09/2011, 0:00 |
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Luke
Sez. Coltivazioni Forestali
Iscritto il: 16/09/2008, 15:33 Messaggi: 3186 Località: Firenze
Formazione: Diploma Perito agrario-Dottore in Scienze e tecnologie dei sistemi forestali
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Grazie mille, le tue risposte mi torneranno utili. Un'ultima domanda: in inverno, per scaldare la casa, ogni quanto rifornisci di legna la caldaia? ciao, Luke
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22/09/2011, 0:09 |
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