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Geotermico, solare, idroelettrico, agroenergie ed isolamento edifici
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CAPPOTTISTA

14/10/2012, 8:58

ciao ....mi hanno detto che il mestiere dei prossimi anni sarà il " CAPPOTTISTA".....ma dove imparare ??...e cosa fa di preciso ????... potrebbe essere utile per chi si vuole riciclare e per i ragazzi ....ciao elmo

Re: CAPPOTTISTA

14/10/2012, 9:27

Sarebbe quello che si occupa di mettere i "cappotti" alle case? Mi sto informando per isolare meglio anche casa mia.
Ciao,
Marco

Re: CAPPOTTISTA

14/10/2012, 10:59

Ho trovato questo articolo molto interessante riguardo il "cappotto" ;)

E’ da un po’ che gira la voce: fare il cappotto alla casa. Per molti fino a qualche anno fa era solo un di più, ma da quando in Italia (come al solito buoni ultimi) abbiamo recepito le normative europee in tema di risparmio energetico, sta diventando uno degli argomenti più gettonati in campo di edilizia privata, residenziale ed industriale. Il cappotto termico (o rivestimento verticale di parete opaca) non è nient’altro che un isolamento esterno che si applica su tutta la superficie perimetrale dell’abitazione affinché l’edificio sia messo in “quiete termica”, cioè le mura non siano soggette a sbalzi termici caldo-freddo in modo che, all’interno, si mantenga una temperatura costante (caldo in inverno, fresco in estate).
Diciamo subito che il cappotto termico per essere davvero definito tale, deve rispondere a requisiti precisi:

-Isolante adeguato
-Applicazione secondo uno schema
-Finitura in rivestimento a spessore.

Dette queste cose, andiamo a precisarle consci che il carattere divulgativo dell’articolo ci obbliga a semplificare.

a) Isolante.
L’isolante può essere di vario genere: polistirolo (o polistirene),lana di roccia, sughero, canapa, legno,poliuretano...
Vogliamo addentrarci a parlare di spessore dell'isolante?
Direi di no. Va solo sottolineato che ci sono delle norme precise da rispettare (es. in Lombardia occorre una trasmittanza di 0,27 e deve essere il termotecnico che la calcola.

b)Lo schema di applicazione.
Il collante/rasante deve essere studiato e garantito per cappotto termico e va applicato in cordolo lungo il perimetro del pannello isolante e in due o tre punti centrali. (Va da sé che la posa per soli punti o la rasata della parete non è un buon metodo).Il pannello isolante deve essere applicato sfalsato (come si fa per i mattoni) e si devono incrociare agli spigoli. E’ necessaria una rasatura armata che è costituita da una rete in fibra di vetro a maglie quadre affogata nel rasante. (Va da sé che la posa diretta della rete sul rivestimento e l’affogatura della medesima non è un buon procedimento). Possono servire profili di partenza, angolari con o senza rete, tasselli a fungo ed altri accessori che sono importanti per garantire il buon esito del lavoro.

c) La finitura DEVE essere effettuata con rivestimento a spessore di granulometria 1,5 o superiore e di colore con indice di riflessione alla luce superiore a 20.
Al lettore verrà subito spontanea una domanda: ma quanto mi costa?
La risposta è fin troppo semplice: dipende dall’isolante, dal suo spessore, dalla qualità del materiale impiegato e dalla perizia del lavoro del “cappottista”. E’ bene quindi che il consumatore si documenti bene prima di affidare un lavoro al primo venuto. Vi sono case produttrici che hanno una storia pluridecennale in tema di rivestimento a cappotto e persone che hanno una specifica competenza tecnica maturata in anni di esperienza. Ricordo che quando vent’anni fa presentavo a progettisti o professionisti il cappotto termico spesso venivo guardato come un marziano.
Sinteticamente ricordo che:
-Il cappotto termico contribuisce a migliorare notevolmente il comfort abitativo
-Un edificio rivestito a cappotto consente un notevole risparmio energetico
-La legge finanziaria prevede un contributo fino al 55 per cento della spese per la messa in quiete termica di un edificio
-È bene sempre prevedere con l’applicatore la stipula di una polizza decennale assicurativa che abbia il carattere di “rimpiazzo opere”, cioè sia una copertura globale nel caso vi siano difetti di materiale e di posa.

http://www.webalice.it/miragoli/EDILIZI ... TORNI.html" target="_blank

Re: CAPPOTTISTA

14/10/2012, 14:42

Se il capottista che intendi è quello edile, si può essere un mestiere per il futuro inteso che si avrà per alcuni anni una gran quantità di lavoro che si esaurirà quando il vecchio sarà sistemato ed il nuovo nascerà adeguato a queste tecnologie
Diventa un lavoro di estrazione edile dove le professionalità in campo sono quelle tecniche dei diplomati e laureati la manodopera è destinata a non avere grandi specializzazioni se non essere apprezzati per la manualità
Indubbiamente una nuova specializzazione dove potersi spendere

Re: CAPPOTTISTA

15/10/2012, 21:57

su che cifre si aggira questo genere d'intervento?

Re: CAPPOTTISTA

15/10/2012, 22:15

Scrivo per esperienza sul campo, ciò che faccio di lavoro è comnuque "limitrofo" al post.
L'isolazione esterna degli edifici è stata una delle tecniche adottata in Germania fin da anni addietro,
oggi la tecnica e i materiali proposti sono molti, da prodotti sintetici, tipo polistirolo o schiume ad
alta densita, che non hanno uno storico e quindi da tanti sconsigliate, a tanti vecchi prodotti, come
il sughero (eccezzionale) lana, canapa, ed altri prodotti ....
Teniamo conto che in Italia e Germania i cappotti si fanno esternamente, mentre per esempio in francia
si fanno tanti cappotti interni, al contario degli altri...

lo spessore dei cappotti varia a secondo del prodotto e della zona climatica, dai 10 ai 20 centimetri.

Saluti

Re: CAPPOTTISTA

17/10/2012, 9:46

Grazie a tutti voi ... per le precisazioni ... qui a palermo è uscito un articolo per la prima casa in A gold ... fatta con il " Cappotto "...ai piedi del monte pellegrino ... con i nostri 40 e più non si sentiva caldo ...con una spesa dio 4000 euro si azzeravano i costi dei condizionatori ...ed in poco tempo si riprendevano i soldi ... considerando che i palazzi del governo in sicilia spendono circa 400 milioni di euro in energia ... e che dobbiamo sistemare i vecchi palazzi ... c'è un lavoro enorme ....impiantisti , cappottisti ....insomma tecnici ed operai specializzati che per ora non esistono ...ho chiamato una ditta che mi doveva fare una verandina con i legni ad incastro ... senza viti e bulloni come in germania .... niente da fare .... hanno usato le viti ....PS ... qui da noi chi faceva i cappotti di legno ... era il becchino :lol: :lol: :lol: e per lui il lavoro non manca mai :lol: :lol: :lol:

Re: CAPPOTTISTA

07/11/2012, 19:29

la miglior cosa sarebbe fare in isolazione interna e fuori una camera termica.
ora mi spiego: all esterno sarebbe da fare un intercapedi con il giro d'aria cioè aperta sotto e sopra cosi il muro non soffoca.
all'interno fai ò'isolazione da 10 cm che basta

nei paesi nordici adottano un sistema simili e con doppia intercapedine una interna e una esterna con un isolamento centrale di soli 15 cm che fanno da muro
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