Carissimi amici, posto qui in miscellanea questo nuovo argomento perché dalla mia ricerca nel forum non ho trovato altri topics già aperti e non ho trovato sezioni che in qualche modo possano contenerlo. Chiedo però al moderatore, qualora avessi sbagliato sezione, di spostare pure l'argomento nella sezione che ritiene più adatta. Ma veniamo a noi. Come alcuni di voi sanno, io ho molto bosco ceduo e uliveto da ripulire e mantenere, e da cui ricavo grandi quantità di biomasse che rischiano di andare sprecate (per es. rovi, rami di potatura, ecc...). Inoltre ho anche molto legname che potrei ricavare sia dalla pulizia degli alberi caduti o secchi, sia dalla selezione di quelli in piedi. Infine non ho il collegamento alla rete del gas e per ora utilizzo le bombole solo per cucinare. Siccome sono in procinto di fare l'impianto di riscaldamento ex novo per la mia casetta (circa 350 mq, attualmente senza impianto) avrei l'idea di utilizzare queste biomasse per scaldare acqua e casa. Inizialmente mi sono orientato sul cippato, ma quando ho cominciato ad informarmi sono sorte montagne di dubbi. Eccone alcuni: - Le caldaie non professionali (per capirci sotto le 30.000KCal) a cippato variano di prezzo dai circa 7000€ ai circa 20.000€. Qualcuno sa consigliarmi, in base alla propria esperienza, cosa le differenzia e quali sono le caratteristiche più importanti che dovrebbero avere per un uso domestico? - Per fare il cippato, ho visto che è necessario una "cippatrice" (non va bene il biotrituratore che avrei già, in quanto oltre a spezzettare, frantuma con dei martelletti il materiale) e che questo va collegato ad una presa di forza esterna che non ho. Voi siete a conoscenza di cippatrici che non ne hanno bisogno, ma che funzionano bene ugualmente? - Il cippato va fatto seccare e stoccato in ambiente asciutto, possibilmente vicino alla caldaia. Come avviene l'essicatura? - Da un rivenditore mi è stata consigliata la caldaia a legna: più economica, non ha bisogno di cippatrice, non ha bisogno di locali di stoccaggio ed essicazione. Ma ha lo svantaggio della carica manuale che, secondo lui, è sufficiente fare due volte al giorno... secondo la vostra esperienza è vero? A che orari la caricate? Bastano due volte al giorno per manetenerla sempre accesa? - Una considerazione: la caldaia a legna non mi permetterebbe di utilizzare i rovi e la piccola potatura... Per ora è quanto... Grazie a chi vorrà rispondermi, Guido
Perchè non pensi ad un temocamino???? ci sono modelli per oltre 400 m2 e funzionano. Io ne ho installato uno e mi trovo bene, i m2 della mia abitazione sono maggiori di quelli da te riportati. Vantaggio costo molto inferiore a 7000 euro non devi cippare ecc, devi solo inserire legna asciutta ed hanno un ottima resa sia termica che sanitaria. Visto che devi fare l'impianto fallo con tubi coppellati, e cerca di coibentare più possibile se riesci. Il mio termocamino serve 2 piani con temperature interne della casa intorno ai 20 gradi (la casa non ha soffitti bassi, ha quelli a botte). Questo sarà il 5 anno che l'uso, quest'anno ho coibentato anche la parete nord (attendo per i risultati, anche se una solo fa ponte termico), e ogni anno aggiungerò un pezzo fino a finire il perimetro. Consumo mediamente 95 kg di legna al giorno, per circa 12 ore di accensione (temperature invernali medie -8) Saluti Paolo
dimenticavo, io carico il termocamino 2 volte nelle giornate poco fredde quindi mi regolo in base alla temperatura esterna, quando fa freddo faccio un unica carica di 120 kg che basta per l'intera giornata, anche se a dire il vero il primo anno non conoscendo il funzionamento ho piegato la porta del tc, i motivi della piegatura della porta sono:
1) legna troppo lunga che toccava quasi il vetro, da non fare il caldo eccessivo della brace deforma la lamiera; 2) Legna maggiore di quella necessaria a far funzionare l'impianto,quindi rottura dei mattoni refrattari del tc, le altissime temperature sempre troppo vicino al vetro.
paolo ha scritto:Perchè non pensi ad un temocamino????
Ciao Paolo, ho dimenticato di dire che ho già un termocamino... che però riscalda solo "5 stanze", ma fatica molto a tenerle calde. Il camino è un Clam da 20100 KCal a condotte d'aria calda per il riscaldamento delle stanze, teoricamente dovrebbe poter scaldare circa 480 m3 (circa 160mq). Devo dire che attualmente ho molte dispersioni di calore perché procedo alla ristrutturazione come posso, un po' alla volta... ma quello che non capisco è come fai a far durare la legna così tanto e, soprattutto, come fai a farci star dentro ben 120 kg di legna in una volta senza fondere tutto. Forse dipende dal tipo di termocamino...
Comunque, tornando al mio impianto, pensavo di continuare ad usare il termocamino per alcune stanze già raggiunte dall'aria calda, e utilizzare la caldaia per le altre, prevedendo, dove la soletta è in cemento, un riscaldamento a pavimento, mentre dove la soletta è di legno non so ancora se dei radiatori a zoccolo o a muro.
Grazie comunque del suggerimento che mi ha fatto riflettere sull'opportunità di usare un po' meglio anche il termocamino.
nuntadescia ciao, il tuo non è un termocamino, ma un camino ad aria, il termocamino scalda l'acqua termica o termica/sanitaria.
Per il discorso dei 120 kg di legna beh volendo caricandolo bene entrano anche 150kg ed oltre credo. Per il discorso fondere haahhah, beh ,ci sono le regolazioni dell' aria che deve essere fatta in base alla legna, mi spiego, se la legna è molto secca chiudi tutta l'aria, se è diciamo semi asciutta apri tutta l'aria, ma la regolazione ottimale si raggiunge quando il colore della fiamma è rosso/arancio e deve avere una giusta vitalità su tutto il tc.
Ci sono ottime caldaie/termocamino oggi giorno a prezzi di ca 3500/5000 euro con alto rendimento termico all' acqua.
ciao nunta, anch' io come dommi mi chiedevo dove eri finito
credo che una caldaia da 30.000 kilocalorie sia molto misera per un <<bugigattolo>> da 350 mtq. se calcoliamo mediamente 3mt. in h. abbiamo 1000 e più mtcubici, casa vecchia, muri dai 40 ai 50 cm,in sasso o parzialmente sasso molto probabilmente senza fondamenta con umidità che sale dal terreno, non sono al corrente che temperature ci siano nella tua zona in pieno inverno, ma tieni presente che io abito in uno sgabuzzino rispetto ai tuoi 350 ed ho una caldaia a basamento da 25.000 kilocal ed ho un camino ventilato enorme e quando fà veramente freddo (-12/15) ed al mattino ti ritrovi con 15 gradi in casa prima di arrivare ai 20 ce ne vuole, ed allora accendo anche il camino ma al piano superiore i 20 gradi li raggiungo a mezzogiorno dopo 5 ore di funzionamento della caldaia che parte alle 7.
qest'anno ho approntato circa 250 quintali di legna e credo che ne brucero parecchia, se hai molto bosco ceduo vai a legna, magari facendo un impianto integrato in previsione di un prossimo arrivo del gas, oppure con il sistema dei serbatoi.
egr. Dott, Mantovano perchè non cambia termocamino??? con 250 quintali di legna ci fa 2 anni con un termocamino nuovo.
L'impianto termico non va rifatto deve solo portare 2 tubi in rame da 28 vicino alla caldaia e collegarsi sull'impianto dopo la caldaia, idem acqua calda e fredda.
Se è bravo nel fai da te con 3000/4000 euro fa tutto, e sono sicuro che non usa più il gas.... Smonti il suo termocamino, monta il nuovo al posto del vecchio e procede...
faccio un off topic Ho implementato ulteriormente l'uso dei pannelli, in sintesi la caldaia scaldabagno si è occlusa (per fortuna) in primavera, e ho sempre usato i pannelli solari,ho notato una grande differenza nel consumo del gas cambio bombole fatto a maggio e sono arrivato fino al 24 settebre, il giorno 20 sett. avevo fatto il lavaggio, (le bombole che con la cucina e acqua sanitaria cambiavo sempre ogni 50 giorni) da qui l'idea: in sintesi ho messo una semplice spina con timer a cavaletti ed ho regolato l'avvio caldaia solo per 3 ore dalle 6 alle 9 del mattino per non avere sorprese mattutine nei giorni nuvolosi, ad oggi devo dire che i pannelli vanno alla grande sempre acqua sopra i 50 gradi..
Quindi ricapitolo il mio impianto: termocamino oltre le 35000 kc che funge da caldaia tanto è vero che la caldaia a gasolio è ferma da anni comunque integrata all' impianto o meglio il temocamino lavora sull'impianto della caldaia. Il termocamino scalda l'acqua per i radiatori e sanitaria, scalda acqua a gas (mangia gas) e pannelli solari tutto integrato e gestito solo da 2 elettrovalvole e una centralina in dotazione al tc.