Formazione: Dott. in Scienze biologiche molecolari e Dott. in Scienze agrarie
Re: Biomasse e benefici ambientali
29/06/2015, 12:19
Secondo un prodotto che va contro le normative europee può essere commercializzato in Europa? Per quanto riguarda i residui della gestione del verde, il TU in materia ambientale n° 152/2006, dice che è da considerarsi rifiuto tutto quel materiale o prodotto che, nel processo produttivo, non trova un utilità e quindi diventa uno "scarto".
Gli impianti di Biogas o a biomasse, sono una vera e propria attività imprenditoriale e produttiva e come tutte queste, se vengono gestite male, vanno in malora.
Il biogas, come tecnologia, funziona e ha indubbi benefici ambientali ed economiche, così come le biomasse legnose, tutto il resto sono parole e aria fritta, come se ne trova tanta in Italia.
La ricerca di fonti energetiche alternative agli idrocarburi hanno dato risposte importanti e soddisfacenti a giustificare il costo degli impianti, la legislazione ha posto le condizioni perchè siano renumerativi, l'imprenditore che per proprio maggior vantaggio economico non rispetti questi parametri dimostra di essere cieco ed a vita breve e questo si è un danno economico ed ambientale Perchè gli impianti di biogas in lombardia veneto piemonte emilia sono in crisi? Quanti soldi si sono intascati i produttori di impianti o le società fiorite dal nulla di intermediatori/progettisti/consulenti? Agro non voglio indubbiamente innescare una polemica testa a testa ma la condizione delle bioenergie è un settore giovane che già fa acqua da tutte le parti prprio per l'esasperazione della speculazione economica senza guardare al lungo periodo ed ai principi che ne hanno stimolato la nascita
Formazione: Dott. in Scienze biologiche molecolari e Dott. in Scienze agrarie
Re: Biomasse ebenefici ambientali
02/07/2015, 10:46
Sono d'accordissimo con tutto quello che dici.
Io lavoro nel settore delle agro-energie come consulente e sono partito a fare questo lavoro con un'idea semplice e chiara: il biogas è una tecnologia valida, è un processo che funziona e permette davvero di ricavare ulteriore energia da fonti rinnovabili che prima non venivano sfruttate, con ulteriore reddito per l'agricoltore. Basta! A me non serve sapere altro. Che poi ci sia speculazione e che il sistema stia in piedi solo con gli incentivi, questo è un altro discorso. Visto che ho cominciato due anni fa, quando già tutto il sistema era in piedi, voglio proseguire, adesso, nel migliore dei modi diffondendo il messaggio che la tecnologia funzione e che non deve essere buttata via o lasciata da parte solo perché siamo rimasti "scottati".
Non sto mettendo in discussione ne i traguardi tecnologici ne ne le opportunità economiche sia ben chiaro, io ho convertito il riscaldamento da gpl a cippato per convenienza economica ma mi sono procurato una caldaia di qualità, ho preteso la certificazione sulle emissioni, effettuo l'analisi fumi con prelievi a camino per conoscerne le componenti inquinanti una volta all'anno ma la materia prima ha origine nei confini comunali Il mondo economico e produttivo ha già dimostrato di saper produrre storture se non commettere addirittura reati per fini speculativi e credo sia compito di ognuno evitare che ciò accada, poi pecunia non olet ed ognuno fa ciò che vuole
Le combustioni di biomasse secondo me vanno prese con le pinze nel senso che, dal punto di vista delle emissioni (è un termine molto "largo") possono esser sicuramente valide in un senso ma meno in altro, mi spiego meglio: il classico omino che viene a casa a fare l'analisi dei fumi ha uno strumento portatile che misura CO, NOx e ossigeno e già uno capisce di che combustione ha davanti, nel senso che hanno un basso tenore di CO e gli NOx non sono normati sotto certe soglie di kW. Però quello che l'omino non fa, perché non normato sono le polveri e i TOC, questi ultimi indicano il carbonio incombusto nei fumi e le polveri, a differenza di tante altre combustioni nelle biomasse sono molto alte, se andate a vedere le analisi delle grandi centrali producono polveri sottili in quantità. E' chiaro che se ha casa ho una caldaietta a cippato o a legna produco emissioni di polveri proporzionalmente alla taglia quindi non fa nulla...poi ci troviamo al telegiornale PM10 di qua PM10 di là, anche queste cose fanno! Il discorso della materia prima è molto ampio, se si usano scarti di lavorazione ha senso ma se si producono per poi bruciarli secondo me cade tutto il discorso dell'energia "verde" Io lavoro per un'azienda che produce pasta per cartiere (simil-cellulosa) e utilizziamo pioppo, dal tronco (scortecciatura e macinazione) e scarti di lavorazione vergini di segherie ecc.. qualche anno fa con l'avvento delle biomasse abbiamo avuto una flessione sul legno di recupero enorme, abbiamo dovuto triplicare l'impianto di macinatura e scortecciatura per compensare la mancanza di cippato, la mia domanda è: ha senso dare incentivi a chi brucia il cippato o ha più senso usare il cippato per produrre carta? Facendo un bilancio economico ed energetico non ha senso...