Raviolo devo ammattere che leggerti è sempre stato un piacere...e lo dico con il cuore.
Io non so cosa ci riserverà il futuro, e non voglio neanche che i quintali di libri di fantascienza che ho letto nella mia vita mi condizionino troppo nella visione di questo.
Ad oggi...anno 2011...cosa si può fare per renderci indipendenti e autosufficienti?
Tu ci offri un quadro che crea infiniti spunti di riflessione, ma tento di mettere "un qualche limite" alla discussione (pur confidando quanto mi piacerebbe allargarla a 360°...).
Da una brevissima analisi del tuo discorso si può evincere che:
- la rete elettrica dovrà diminuire l'erogazione pro-capite;
- i costi delle apparecchiature elettroniche avranno costi cento volte tanto;
- il gas ed il petrolio avranno costi altissimi;
- la vita inevitabilmente dovrà cambiare...
Della serie "si salvi chi può"
Continuando ad analizzare quanto dici, tu parli di soluzioni inevitabili: adattare le nostre esigenze alle nostre possibilità.
Credo che questo concetto potrebbe essere un passo fondamentale della nostra discussione.
Io dico che intanto potremmo veramente ridurre ed eliminare gli sprechi energetici delle nostre case, e questo può essere fatto tanto da chi vive in campagna quanto da chi vive in città.
Partendo dalle piccole cose...facendole divenire buone abitudini, l'uomo può (sin da adesso) contribuire (seppur in minima percentuale) alla riduzione dei consumi di elettricità, petrolio e gas.
Quanto tu dici sul trasporto privato è ampiamente condivisibile, visto che potrebbe essere il primo taglio sostenibile per la maggior parte di noi.
Faccio un esempio personale che potrebbe far ridere molti (...un pò me lo aspetto, purtroppo), ma che potrebbe portare altri elementi di discussione sul tavolo.
Vivo in campagna, in un podere che ho in affitto da diversi anni. Qui è molto freddo in inverno e l'unico tipo di riscaldamento che era previsto nella casa era un bombolone GPL che permette di scaldare l'acqua, i termosifoni e alimentare i fornelli. Erano presenti due vecchi camini che non ne volevano sapere di funzionare (a detta dei padroni di casa).
I proprietari (che qui hanno abitato per 10 anni) consumavano circa (a seconda delle annate) 7 pieni di gpl all'anno: si tratta di 5600litri di GPL.
Riporto ad oggi (per ovvi motivi) il prezzo del GPL per uso familiare:senza riportare il nome del fornitore, ho pagato il GPL per uso domestico 0,96€/l iva compresa (ma il prezzo cambia come quello dei carburanti).
Moltiplicando 0,96€/l per i 5600l di consumo annuo, la cifra sarebbe di 5376,00€ all'anno per avere acqua calda, riscaldamento e fornelli.
Con mia moglie abbiamo deciso di installare una cucina economica nella zona cottura, di sostituire uno dei due camini con una stufa di ghisa e di risistemare l'altro camino mettendone uno ad incasso con chiusura a vetro.
Questa la spesa: nel 2007 cucina economica in ghisa da 700,00€; nel 2008 stufa piccola in ghisa da 390,00€; nel 2009 camino da incasso con sportello a vetro a 800,00€.
Abbiamo speso 1890,00€ (in tre anni), da sommare ai 500,00€ di materiale (edile e tubi): avendo fatto io il lavoro non metto la spesa di questo.
Un totale quindi di 2390,00€ per avere questi 3 punti calore (cucina, salone e camera) in una casa di oltre 100mq.
Veniamo al consumo della legna.
Consumo una media di 80q di legna all'anno: il 60% (48q) proviene da residui delle nostre potature (olivi, viti, frutti, castagni) e dal nostro bosco. Tutto questo ha un suo costo, ma comunque è previsto nella conduzione della nostra azienda: potiamo tutti gli anni, e tutti gli anni abbiamo residui di potatura. Ci limitiamo a sfruttare tali residui, e per trasportarli e segarli consumiamo circa 20l di gasolio (sega circolare azionata a pdp del nostro trattore).
Il restante 40% (32q) di legna lo acquistiamo direttamente dai boscaioli al prezzo di 8,00€ al quintale. La spesa è di 256,00€, a cui sommare altri 15litri di gasolio per il trasporto e la segatura.
In tutto con 35litri di gasolio (mettiamo una spesa di 35,00€ considerando il costo di 1€/l di gasolio agricolo) e 256€ di legna presa da terzi, riusciamo a spendere 291€.
Bene...con 291€ noi riusciamo a scaldarci con 80q di legna.
Tale spesa riesce a coprire la maggior parte dei consumi di gas per i fornelli (abbiamo la stufa accesa da ottobre a maggio e la usiamo anche per cucinare).
Questo ci permette di fare il rifornimento di GPL una volta all'anno, arrivando a spendere 808,00€ (compreso trasporto) per 800litri.
Se proprio vogliamo essere precisi (e mi piace esserlo) vorrei sommare anche le due bombole a GPL che consumiamo ogni anno per riscaldare ulteriormente il bagno quando facciamo la doccia. le bombole da 15kg di GPL costano 43,00€ l'una (quindi 86,00€ in tutto).
Facendo la somma delle somme, questa la spesa annua: 291,00€ di legna, 86,00€ di bombole da casa, 808,00€ di GPL in bombolone ad uso domestico....fanno 1185,00€ all'anno.
Facendo il dovuto confronto economico, credo che le cifre già parlino da sole: 5600€ CONTRO 1185€ spesi ogni anno.
Dietro a tutto questo vorrei sottolineare proprio questo: legna prodotta dalla nostra azienda, trasportata e segata da noi; legname acquistato dal vicino direttamente prelevato dal bosco, trasportato e segato da noi; un solo carico di 800litri di gpl comprato
CONTRO
7 viaggi di GPL comprato.
...beh, qui ci vorrebbe qualcuno più bravo di me che potesse fare i dovuti conti sulla riduzione dell'inquinamento di questa nostra scelta.
La spesa dei 1890,00€ per le due stufe ed il camino da incasso ed i lavori sono facilmente ammortizzabili, e possono durare decine di anni, quindi il gioco vale la candela. Abbiamo considerato anche l'ipotesi di un nostro trasferimento, ed entrambe le stufe ed il camino da incasso possono essere trasportate e adattate in una nuova casa.
La nostra scelta è senza dubbio pesante da un punto di vista di lavoro, tenendo conto di quante volte mi ritrovo a spostare quella legna (dal bosco o frutteto, nell'aia, durante il taglio, quando stiviamo i ciocchi, quando li portiamo in casa, quando li mettiamo nel fuoco.....), ma anche di GRANDISSIMA soddisfazione. Imparagonabile il calore del fuoco con quello dei caloriferi (seppur di ghisa questi siano), il gusto che prende il mangiare tanto cotto sui cerchi, che sulla brace che nel forno della cucina economica; inoltre abbiamo sempre un briccone di acqua bollente per lavare i piatti e le pulizie di casa.
Questa scelta incide anche sui consumi elettronici (anche se in piccolissima e forse irrisoria parte), visto che la caldaia si aziona elettricamente, e la nostra caldaia viene azionata veramente poco se non alla doccia serale o quando ci laviamo.
Spero che questa mia esperienza possa fungere da spunto per altre riflessioni.
Vorrei solo aggiungere che io (noi) lo facciamo perchè abbiamo scelto questo stile di vita, e puntiamo ad abbattere sempre più ogni tipo di costo (e raviolo hai capito a cosa mi riferisco
).
Vorremmo (ma sin che saremo in affitto non potremo fare nulla) lavorare anche e sopratutto sull'elettricità, e proprio con l'eolico...ma questo discorso lo farò prossimamente.