Salve forum,

leggendo in siti specializzati in energia rinnovabile ho scoperto che sta nascendo l'opportunità di utilizzare le alghe per la creazione di biofuel. Alcuni articoli spiegano che il bio fuel viene creato attraverso la macerazione di alghe che sono coltivate in vasche su terreni agricoli.

C'è qualcuno che ha informazioni in merito? è tutta una bufala oppure può essere una nuova opportunità di utilizzo dei nostri terreni?

Ciao,

non si tratta di una bufala. Il processo in se è teoricamente possibile, in realtà non so quanto sia potenzialmente applicabile nell'economia di scala di un' azienda agricola. Almeno per ora. Comunque continua ad informarti.

Roberto

e un metodo adottato nei deserti o cmq in zone nn adatte all'agricoltura.. si creano grandi vasca e si utilizza preferenzialmente l'acqua salina di mare.. sono alghe marine.. una volta prodotta la bio massa, viene estratta e gli scarti accumulati nel deserto (mucchi di fanghi salati.. tanto nn cresceva cmq niente nella zona gia prima).. il processo nn produce ancora molta, ma stanno sperimentando alghe con elevato contenuto di olii (naturalmente biotec o ogm)... un bel progetto, peccato che in italia nn ci sono deserti molto soleggiati e nn adatti all'agricoltura.. quindi penso che sara piu utile all'estero..

ps se hai un campo ti conviene ancora colza o mais... pensa hai costi di avvio di una tale catena.. si ripaga su grandi cifre (come tutto d'altronde)

Non è affatto una bufala, anzi!!! Il biodisel da alghe rappresenta una prospettiva energetica molto allettante. Praticamente si coltivano in fotobioreattori, ceppi di alghe verdi che producono una grande quantità di acidi grassi nelle loro pareti cellulari. In seguito vengono raccolte, essiccate e viene estratta la componente oleosa che poi andrà a costituire il biofuel. Il vantaggio rappresenta la facilità e l'economicità della loro coltivazione, infatti le alghe necessitano esclusivamente di CO2 e luce(autotrofi). L'unico dispendio di energia è quello delle pompe di ricircolo dell'impianto. Altro vantaggio consiste nel fatto che non bisogna utilizzare dei terreni potenzialmente coltivabili, quindi non inficia sulla filiera alimentare. Al momento la sfida è quella di selezionare ceppi con più alto contenuto di acidi grassi e quella di migliorare le tecniche di estrazione e purificazione del substrato esterificabile.

Il contenuto lipidico medio nelle microalghe varia dal 20 al 50% del peso secco di biomassa, anche se in alcune specie supera l'80%. Inoltre, questi microrganismi crescono velocemente, sono in grado di raddoppiare la loro biomassa in 24 ore e durante la fase di crescita esponenziale in 3,5 ore.
In condizioni di stress, l'attività fotosintetica delle microalghe si riduce a favore della sintesi lipidica. La maggior parte degli oli prodotti da questi microrganismi hanno composizione simile ai più comuni oli vegetali.

Attualmente in Sicilia è stato avviato un impianto di sperimentazione, per l'esattezza a Gela.
Considera che il costo di allestimento di un impianto del genere non è assolutamente alla portata di un semplice cittadino.