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Sistema allevamento misto
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Rik17
Iscritto il: 09/03/2013, 20:51 Messaggi: 233 Località: Volos Grecia
Formazione: Architetto
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Buonasera Eugenio e grazie per le tue buone parole. La scelta dell'metodo della coltivazione e' un bivio iniziale che tutti afrontiamo con i pro e i contro. Cioe' o scegli di affrontare da solo il mercato creando pian piano la tua fedele clientela o scegli il contratto che li devi seguire la coltura proposta con le sue spese vincolanti da loro. Da una parte fa comodo sapere che la tua produzione sara subito assorbita da loro in un prezzo x? ma dall'altra parte devi investire da loro per costruire l'allevamento ed ogni anno comprare da loro certe cose, dipende con chi fai il contratto alla fine. Personalmente sono un libero professionista che pero collabora con altri elicicoltori. Quindi ce da billanciare la situazione prima della scelta finale con tutti i pro e contro, che sono tanti e difficile descrivere senza offendere in certi casi. Ora per quando riguarda i 8 mesi una percentuale di lumache arrivano al volume finale ed una altra parte serve piu tempo, ma comunque per essere comerciabile la lumaca deve avere anche un guscio duro piu altre carateristiche che in 8 mesi molte volte non basta. Quindi ci sono da valutare certe cose prima di dire Madonita cosi avagnina coli. Siccuramente l'alimentazione ha il suo peso nel discorsso ma serve anche il tempo neccessario per avere un sviluppo sano e costante. Un semplice esempio un bimbo nutrito solo con verdure con un bimbo nutrito con una varieta di cose. Come si percepisce il secondo sara cresciuto meglio e sara piu forte e sano ma comunque per arrivare i 18 anni cioe adulto serve il tempo neccessario comunque non si passa dai 6 anni ai 18 in un anno.... Esempio un po stupido ma spero di aver reso l'idea.
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30/09/2014, 20:49 |
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lumacosio
Iscritto il: 05/02/2014, 22:35 Messaggi: 2804 Località: Żyznów (Polonia) Oleggio Castello (Novara)
Formazione: geometra sulla carta, agricolo nei fatti
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eugenio noi lavoriamo con un metodo elaborato tra alcuni, in forza al fatto che siamo in un paese centro europeo freddo.la differenza sostanziale conl sistema di cherasco sta nella riproduzione al chiuso per anticipare i tempi, sul forum ne abbiamo illustrato la metodica. http://www.forumdiagraria.org/elicicoltura-f113/metodo-per-climi-freddi-t77399.htmlil problema di fondo e' che un po' tutti i metodi sono buoni, in base a quello che uno si aspetta, a quello che puo' investirci e al tempo che puo' dedicarci. un sistema cheraschiano da' statisticamente le produzioni piu' basse, pero' da anche un impegno di picco di lavoro concentrato su alcuni momenti dell'anno (lavorazioni e semine, raccolta, spostamento dei piccoli), un sistema all'aperto con mangimi e' gia' piu' impegnativo per la necessita' di somministrare l'alimento con piu' costanza, un sistema come il nostro, in alcuni momenti come la riproduzione presuppone la presenza costante dell'allevatore. inoltre come dice Rik le chioccile sono animali, ognuna con la sua fisiologia e reazione alla realta' aziendale. noi abbiamo bordate vendibili, bordate col guscio da rinforzare, non bordate. una delle nostre ambizoni ora e' di ridurre al minimo la quota di queste "biennali" senza eccedere nello spingere con mangimi che porterebbero ad un decadimento della qualita' del prodotto. La scelta di Cherasco per un primo contatto e' stata geografica, essendo noi originari del Piemonte, tanto piu' che a queste latitudini o carichi di mangime o hai comunque una quota consistente di prodotto a produzione biennale. comunque ricordiamoci che il fine ultimo di un impianto elicicolo e' di generare reddito, non di fare la gara a chi ne fa di piu' o di meno, o prima. Quindi poi tutto si riconduce alla zona di insediamento dell'allevamento, al contesto socio-economico in cui si opera e al bilancio costi-benefici
_________________ Non aver paura dei furbi , ma attento agli ignoranti.
Tutti crescono giocando coi trattori. I piu' fortunati non smettono mai
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30/09/2014, 21:33 |
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Rik17
Iscritto il: 09/03/2013, 20:51 Messaggi: 233 Località: Volos Grecia
Formazione: Architetto
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E pure caro lumacosio il decadimento qualitativo esiste quando si usa solo verdure. Diversi studi scientifici hanno provato che una lumaca nutrita con farine hanno una percentuale nutritiva superiore a quelle nutrite solo con verdure. http://mollus.oxfordjournals.org/conten ... 3.full.pdfInoltre in un altro esperimento fatto hanno riscontrato che ce anche un migliore livello di assorbimento nutritivo dalle lumache se si usa solo farine in confronto a quelle che mangiano solo verdure, e quindi la percentuale delle lumache che devono crescere per un secondo anno aumenta di numero in confronto delle prime. Le favole di Avagnina fanno bene per i suoi clienti visto che lui vuole vendere il suo modelo perche in questo modo ci guadagnia, la verita e' molto diversa ma non gli conviene evidenziarla.....
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30/09/2014, 23:07 |
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Rik17
Iscritto il: 09/03/2013, 20:51 Messaggi: 233 Località: Volos Grecia
Formazione: Architetto
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30/09/2014, 23:51 |
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lumacosio
Iscritto il: 05/02/2014, 22:35 Messaggi: 2804 Località: Żyznów (Polonia) Oleggio Castello (Novara)
Formazione: geometra sulla carta, agricolo nei fatti
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un vitello cresciuto a sola erba non ha la stessa qualita' di carcassa di un vitello che ha un'alimentazione completa, in termini di organolettici intendo, oltre che di migliore conversione economica dell'alimento.
non per fare l'avvocato di nessuno, ma anche a cherasco stanno aprendo all'uso dei cereali perche' (penso io) stanno vedendo che con l'intransigenza perdono quota..
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01/10/2014, 7:05 |
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Rik17
Iscritto il: 09/03/2013, 20:51 Messaggi: 233 Località: Volos Grecia
Formazione: Architetto
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Be, mi aspettavo una risposta simile, ma se ci pensi bene non diamo farine di provenienza animale alle lumache o antibiotici e sostanze per ingrassare e strane cose. Non e' il caso della lumaca visto che e' difficile gestire situazioni simili nella loro coltivazione. Tu siccuramente conosci meglio il campo bovino e saprai anche che ci sono varie qualita di mangime pronto con diversi risultati anche bio. Si parla di farine di provenienza vegetale e non geneticamente modificate. Anche i polli a casa sono piu buoni pero non mangiano solo erba, ma una varieta di cose e questa e la mia filosofia per un ottimo risultato, sia nutritivo che organoletico. Serve una giusta misura di tutte e due per questo Avagnina a cambiato il discorsso e perche' la produzione solo con verdure ha una scarsa produzione finale e i produttori esperti lo conoscono e si lamentano, e alla fine stagione per arrivare alla produzione proposta non basta la vegetazione solo per nutrirle e serve il mangime per completare l'anno. Ci sono molte cose che non quadrano nell'alevamento all'aperto. Perche non vuole neanche le retti di ucceli o per l'ombregiamento? E le retti di recinzione un 30% della produzione finisce nei campi, perche? Il discorso e' che noi siamo elicicoltori mentre lui e' un commerciante e non vuole che i suoi elicicoltorii producano piu di tanto perche dopo dovra assorbire la produzione lui e non vuole piu di tanto perche li basta per fornire sempre i nuovi clienti (coltivatori) piu il mercato, vendendo le vostre lumache come riproduttori in un prezzo doppio dal prezzo aquistato da voi. Per questo dopo 3, 4 anni molti candidati si rittirano dalla coltura ma lui i soldini se li a fatti mettendoli all'inizio a comprare le sue lumache, retti, semi, ecc. piu ogni anno che ci sono spese da fare da lui.
Non sono qui per fare polemica, ragazzi sapete la mia stima per voi, pero ci sono certe cose che non si toccano ne si parlano e ci sono persone che pensano di entrare in questo campo e contano solo ai numeri proposti dai elicicomercianti, pero la realta' non e' cosi semplice, e per arrivare a certe produzioni come diccono molte volte e semplice fantascienza per non dire presa per il .......
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01/10/2014, 9:00 |
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lumacosio
Iscritto il: 05/02/2014, 22:35 Messaggi: 2804 Località: Żyznów (Polonia) Oleggio Castello (Novara)
Formazione: geometra sulla carta, agricolo nei fatti
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Rik, l'uso di farine di derivazione animale sui ruminanti è vietata dai tempi della BSE. invece sento piu' spesso parlare di chiocciole bulgare allevate a farine di pesce...
sul discorso dei commercianti hai ragione, non stiamo qui a ammorbare l'aria con le polemiche. nessuno è obbligato a lavorare con loro, loro fanno il loro interesse (come tutti), sono spessissimo volponi (come tanti), hanno i loro scheletri nell'armadio (come tutti), e i lor metodi hanno dei difetti (quale non ne ha?).
Tutti parlano di queste ditte (non solo cherasco) come se un loro contratto fosse irrisolvibile. Lo accetti, fai una scelta, lo porti avanti, ne fai un'altra, lo risolvi e conferisci altrove, ne fai un'altra ancora. A me non sembra niente di cosi' ignobile..
chi vuol allevare vuol fare l'imprenditore. con l'accesso all'informazione che c'è oggi se un giovane allevatore si ferma alla prima pubblicita' luccicante senza avere lo spirito critico di guardare quel che c'è dietro probabilmente o non è molto tagliato per il lavoro autonomo (che non è ordinato dal medico) o semplicemente si accontenta.
L'alternativa alle grandi ditte è semplicemente lavorare per proprio conto, anche se la strada all'inizio è molto piu' ripida per l'assenza del ritiro del prodotto, ognuno sceglie. noi abbiamo iniziato con loro, abbiamo chiarito come lavoriamo, abbiamo dato una campionatura di prova per vedere come reagivano. se il prezzo spuntato si mantiene anche per forniture piu' consistenti, collaboreremo nel futuro (rapporto commerciale indipendente), se no amen, i canali per vendere altrove ci sono.
onestamente quello che mi spiace è che non ci siano allevatori disposti a rendere pubbliche le loro esperienze con i loro mentori (ovviamente non parlo di risultati economici, che sono informazioni commerciali personali e riservate)..
_________________ Non aver paura dei furbi , ma attento agli ignoranti.
Tutti crescono giocando coi trattori. I piu' fortunati non smettono mai
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01/10/2014, 13:29 |
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lumacosia
Iscritto il: 28/10/2013, 20:05 Messaggi: 578 Località: Żyznów - Polonia
Formazione: veterinario
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Nessuna polemica, anzi, sempre meglio dire le cose come stanno. Non penso di aver avuto un trattamento speciale da Cherasco, ma tutti questi paletti che tu elenchi lui non li ha mai messi. Non ti punta la pistola alla tempia per acquistare le reti e neppure ti caccia se non segui per filo e per segno la sua teoria, anche perche` come potrebbe controllare? Non penso proprio che si metta a rintracciare tutti gli allevamenti L`acquisto dei riproduttori e` elemento comune a molti e le sementi sono obiettivamente di buona qualita`, ma quando abbiamo scelto di cambiare il tipo di bietola (e non comprarla da lui) non ci ha mica negato il ritiro . A mio avviso e` una persona molto disponibile e non cosi` chiusa ai cambiamenti, magari un po` fissata su alcuni aspetti. Il problema delle persone e` che si avvicinano all`elicicoltura pensando di guadagnare molto, in poco tempo e senza sforzo; questo messaggio arriva pero` da troppe persone che dovrebbero iniziare a ridimensionarsi. Chi ti fa capire quanto sia realmente un lavoro manuale? Chi ti fa capire che una chiocciola e` completamente diversa da tutti gli animali con cui magari hai avuto a che fare? Qualcuno, in un altro forum, ha subdolamente fanno notare che chi trova una quadra difficilmente la divulga .... Molte persone secondo me provano, poi si stancano di stare con la schiena piegata oppure non si prendono neppure la briga di avvicinarsi alle pubbblicazioni scientifiche, pensando che basta la voce di una sola persona per far funzionare l`intero allevamento. Io non mi stanco mai di leggere nuovi articoli o porre domande agli altri elicicotori, compatibilmente con il lavoro da fare in campo. Per il discorso mangime, ci sono studi contradditori, ho trovato una tesi di laurea che confrontava l`accrescimento delle chiocciole H. aspersa con vari alimenti e ricordo che la lattuga aveva dato come risultato ottimo valore nutrizionale delle carni e buon accrescimento, la soia invece aveva prodotto carni scadenti ma un accrescimento veloce. Il problema e` che ad oggi non ci sono ancora abbastanza nozioni sicure in campo elicico perche` non si e` ancora sviluppato un vero interesse verso questo animale. Mi sapresti dire qual`e` la composizione della flora intestinale? Mi sapresti dire gli indici di conversione dei vari alimenti in "carne" in base alle varie fasi di accrescimento? Mi sapresti dire se un eccesso di soia puo` causare dismetabolismi? Questo e` il problema, e questo rende difficile attuare delle scelte sicure.
_________________ kto pyta nie błądzi
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01/10/2014, 13:31 |
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Rik17
Iscritto il: 09/03/2013, 20:51 Messaggi: 233 Località: Volos Grecia
Formazione: Architetto
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lumacosio ha scritto: Rik, l'uso di farine di derivazione animale sui ruminanti è vietata dai tempi della BSE. invece sento piu' spesso parlare di chiocciole bulgare allevate a farine di pesce... Mai sentito ma non ne dubbito di certe voci. Queste persone hanno i giorni contati nel mercato.
sul discorso dei commercianti hai ragione, non stiamo qui a ammorbare l'aria con le polemiche. nessuno è obbligato a lavorare con loro, loro fanno il loro interesse (come tutti), sono spessissimo volponi (come tanti), hanno i loro scheletri nell'armadio (come tutti), e i lor metodi hanno dei difetti (quale non ne ha?). Sono d'accordo ma ci sono techniche inovative e soluzioni migliori a molti casi che non si prendono in considerazione, o non si vuole prendere in considerazione.
Tutti parlano di queste ditte (non solo cherasco) come se un loro contratto fosse irrisolvibile. Lo accetti, fai una scelta, lo porti avanti, ne fai un'altra, lo risolvi e conferisci altrove, ne fai un'altra ancora. A me non sembra niente di cosi' ignobile.. Certo cherasco non e' l'unico e forse e' il piu coretto nel campo elicicolo ma quando segli di cominciare con 10 ettari e ce una sostanziale soma da dare poi e' un po tardi ritirarsi, la spesa ormai e fatta!
chi vuol allevare vuol fare l'imprenditore. con l'accesso all'informazione che c'è oggi se un giovane allevatore si ferma alla prima pubblicita' luccicante senza avere lo spirito critico di guardare quel che c'è dietro probabilmente o non è molto tagliato per il lavoro autonomo (che non è ordinato dal medico) o semplicemente si accontenta.
L'alternativa alle grandi ditte è semplicemente lavorare per proprio conto, anche se la strada all'inizio è molto piu' ripida per l'assenza del ritiro del prodotto, ognuno sceglie. noi abbiamo iniziato con loro, abbiamo chiarito come lavoriamo, abbiamo dato una campionatura di prova per vedere come reagivano. se il prezzo spuntato si mantiene anche per forniture piu' consistenti, collaboreremo nel futuro (rapporto commerciale indipendente), se no amen, i canali per vendere altrove ci sono.
onestamente quello che mi spiace è che non ci siano allevatori disposti a rendere pubbliche le loro esperienze con i loro mentori (ovviamente non parlo di risultati economici, che sono informazioni commerciali personali e riservate).. Sono anche io curioso, dove sono i alevatori Cheraschesi e i Madoniti, e qualle la loro opinione? ma....
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01/10/2014, 18:50 |
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Rik17
Iscritto il: 09/03/2013, 20:51 Messaggi: 233 Località: Volos Grecia
Formazione: Architetto
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lumacosia ha scritto: Nessuna polemica, anzi, sempre meglio dire le cose come stanno. Non penso di aver avuto un trattamento speciale da Cherasco, ma tutti questi paletti che tu elenchi lui non li ha mai messi. Non ti punta la pistola alla tempia per acquistare le reti e neppure ti caccia se non segui per filo e per segno la sua teoria, anche perche` come potrebbe controllare? Non penso proprio che si metta a rintracciare tutti gli allevamenti Ma voi avete un contratto vero e propio con lui o siete in fase di prova?L`acquisto dei riproduttori e` elemento comune a molti e le sementi sono obiettivamente di buona qualita`, ma quando abbiamo scelto di cambiare il tipo di bietola (e non comprarla da lui) non ci ha mica negato il ritiro . A mio avviso e` una persona molto disponibile e non cosi` chiusa ai cambiamenti, magari un po` fissata su alcuni aspetti. Quanto dai 1000 euri per semi non mi pare tanto obbiettivo. Sarei curioso sapere questi certi aspetti. Il problema delle persone e` che si avvicinano all`elicicoltura pensando di guadagnare molto, in poco tempo e senza sforzo; questo messaggio arriva pero` da troppe persone che dovrebbero iniziare a ridimensionarsi. Chi ti fa capire quanto sia realmente un lavoro manuale? Chi ti fa capire che una chiocciola e` completamente diversa da tutti gli animali con cui magari hai avuto a che fare? Il problema e' che gli fanno credere certe cose, marketing crudele... Tanto tempo sto forum uno non ce da confermare, ho preso 1 tonelata per ogni 1000 metri quadri, quindi funziona ragazzi il discorsso, perche??? Qualcuno, in un altro forum, ha subdolamente fanno notare che chi trova una quadra difficilmente la divulga .... Molte persone secondo me provano, poi si stancano di stare con la schiena piegata oppure non si prendono neppure la briga di avvicinarsi alle pubbblicazioni scientifiche, pensando che basta la voce di una sola persona per far funzionare l`intero allevamento. Io non mi stanco mai di leggere nuovi articoli o porre domande agli altri elicicotori, compatibilmente con il lavoro da fare in campo. Sono d'accordissimo!!!Per il discorso mangime, ci sono studi contradditori, ho trovato una tesi di laurea che confrontava l`accrescimento delle chiocciole H. aspersa con vari alimenti e ricordo che la lattuga aveva dato come risultato ottimo valore nutrizionale delle carni e buon accrescimento, la soia invece aveva prodotto carni scadenti ma un accrescimento veloce. Il problema e` che ad oggi non ci sono ancora abbastanza nozioni sicure in campo elicico perche` non si e` ancora sviluppato un vero interesse verso questo animale. Mi sapresti dire qual`e` la composizione della flora intestinale? Mi sapresti dire gli indici di conversione dei vari alimenti in "carne" in base alle varie fasi di accrescimento? Mi sapresti dire se un eccesso di soia puo` causare dismetabolismi? Questo e` il problema, e questo rende difficile attuare delle scelte sicure. Il discorsso latuga, soia non ci sta. La lattuga non ha proteine in confronto alla soia. Certo non si puo dare solo soia ci sono percentuali prescritte non a caso. Voglio vedere questi studi se e' possibile perche non mi quadra. Non che non ti credo ma voglio capire in qualle base e fatta questa ricerca. Sicuramente ce' ancora molto da imparare ma ci sono studi seri fatti. Per la flora intestinale ti informero, per la conversione ti ho mandato un punto di riferimento e per la soia come ogni fonte proteica ci sono dei limiti da rispettare come per qualsiasi elemento d'altronde, ma la ricerca si continua e non si smette mai ad imparare!
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01/10/2014, 19:15 |
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