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[ 8 messaggi ] |
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Ritardato inserimento riproduttori…si può recuperare?
Autore |
Messaggio |
TreRocce
Iscritto il: 03/03/2013, 3:44 Messaggi: 108 Località: Orvieto, TERNI
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Salve a tutti, tempo fa ho aperto un post simile, ma le circostanze mi obbligano a tornare sull’argomento e chiedere un po’ di consigli… Siamo in ritardo con l’inserimento dei riproduttori per avviare il ciclo di quest’anno. Riusciremo a seminare nei recinti di riproduzione solo fra una decina di giorni, e prima che la vegetazione sia a 10/15cm per inserire i riproduttori ci vorrà giugno inoltrato. Secondo voi si riesce a salvare l’annata? O è troppo tardi? Vorrei chiedere a chi già alleva ed ha esperienza, se doveste “spingere” sui tempi di riproduzione per recuperare, che fareste? Su quali fattori possiamo intervenire per poter rimediare? Per esempio, se integrassimo fin da subito l’alimentazione vegetale naturale con degli sfarinati per sostenere i riproduttori potremmo aiutarli ad accoppiarsi di più? Se irrigassimo molto, senza esagerare ma rendendo particolarmente soffice il terreno, le incentiveremmo ad accoppiarsi e deporre? Se esistessero afrodisiaci per lumache li userei, ma non credo... Per noi è il primo ciclo, quindi dobbiamo prendere all’esterno i riproduttori…la spesa non è piccola, per cui se siamo troppo in ritardo tanto vale lasciar perdere l’anno, ma è dura da digerire… Grazie a tutti
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25/04/2014, 19:29 |
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lumacosio
Iscritto il: 05/02/2014, 22:35 Messaggi: 2804 Località: Żyznów (Polonia) Oleggio Castello (Novara)
Formazione: geometra sulla carta, agricolo nei fatti
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o speri in un autunno caldo e la tenti, sapendo che avrai molti animali da finire la primavera prossima e che ti terranno occupati i recinti o aspetti e salti l'anno. Quanto e' vasto l'impianto? potresti farne qualche recinto per far esperienza, lasciandotene di vuoti per l'anno prossimo.
_________________ Non aver paura dei furbi , ma attento agli ignoranti.
Tutti crescono giocando coi trattori. I piu' fortunati non smettono mai
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25/04/2014, 22:11 |
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TreRocce
Iscritto il: 03/03/2013, 3:44 Messaggi: 108 Località: Orvieto, TERNI
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...15.000mq di recinti, più altri 6000mq di coltivazoni. secondo te prendendo adesso pochi riproduttori, e rischiando una stagione riproduttiva corta, anche se l'anno prossimo avrò poca produzione avrò almeno fatto in modo che la popolazione cominci ad adattarsi all'ambiente? Insomma, arrivando tardi alla riproduzione magari avremo poche piccole, ma almeno l'anno prossimo avremo una colonia già in parte ambientata al nostro allevamento...o no?!
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25/04/2014, 23:09 |
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lumacosio
Iscritto il: 05/02/2014, 22:35 Messaggi: 2804 Località: Żyznów (Polonia) Oleggio Castello (Novara)
Formazione: geometra sulla carta, agricolo nei fatti
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Il problema e' poi ti trovi con recinti pieni e vuoti, lumache girano perche' le reti non trattengono il 100% dei soggetti e terreni da seminare vicino a quelli in uso. Puoi provare a farne qualche recinto per farti le ossa, pero' non aspettarti miracoli, se il freddo arriva presto loro sentono l'arrivo del tempo del letargo e si fermano, mangiucchiano per sopravvivere ma non crescono piu'. Secondo me se metti i riproduttori a giugno, ora che fanno i piccoli e che questi crescono, considerato che a ottobre andrai a temperature basse e si ferma tutto, non li avrai maturi per l'anno prossimo, a meno di considerare dal risveglio almeno un altro mese e mezzo 2 per la maturazione sessuale.
Ti spiego cosa e' successo a noi:
abbiamo iniziato al 18 marzo 2013, riporduzione al chiuso. non eravamo attrezzati bene e diversi piccoli sono morti, quindi le prime vere produzioni sono arrivate in maggio-giugno, e sono stati alimentati solo a verdure, secondo il protocollo di Cherasco. Il primo gelo (-3) e' arrivato al 23 di settembre, poi fino a novembre e' tornato tiepido, con solo 6-7 volte la temperatura sotto lo zero, ma ormai le chiocciole erano ferme e non sono piu' creciute.
Ne abbiamo raccolte quello che era a dimensione riproduttore, appena bordate o senza bordatura e le abbiamo messe a magazzino fino a gennaio. a gennaio le abbiamo svegliate e si sono prese tutto febbraio e marzo per finire lo sviluppo. sono in produzione da 20giorni circa, e ora se la spassano come ricci..
In parallelo un gruppo comprate, perche' le nostre erano poche, si sono riprodotte gia' il giorno dopo il risveglio
ovviamente con la riproduzione controllata al chiuso e' fattibile, coi recinti un po' meno..
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25/04/2014, 23:36 |
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lumacosia
Iscritto il: 28/10/2013, 20:05 Messaggi: 578 Località: Żyznów - Polonia
Formazione: veterinario
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Se tu riuscissi ad "isolare" 3/4 recinti dal resto e pensassi a questo anno come un periodo di prova per capire il lavoro e le difficolta` che ci sono, senza aspettarti un reddito.... potresti provare. Questo vuol dire che l`anno prossimo dovrai acquistare altri riproduttori, partirai senza i 3/4 recinti dell`anno prima e avrai una serie di chiocciole che avranno superato l`inverno in quei recinti che potrebbero essere pronte per quando toglierai i riproduttori acquistati (quindi non avresti cmq animali "ambientati"). Se introduci troppo presto i riproduttori in recinti con vegetazione troppo giovane, non so quanta vegetazione rimarrebbe a disposizione dei piccoli. So dell`esistenza di allevamenti che non considerano importante la vegetazione interna (hanno solo erba) perche` partono dal presupposto di alimentare riproduttori e piccoli con solo alimento supplementare....non conosco i risultati di questa pratica, di certo ti riempiresti il terreno di erbacce e sarebbero inutili i lavori che hai fatto quest`anno.
_________________ kto pyta nie błądzi
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26/04/2014, 6:53 |
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TreRocce
Iscritto il: 03/03/2013, 3:44 Messaggi: 108 Località: Orvieto, TERNI
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lumacosii ( ![Smile :)](https://www.forumdiagraria.org/images/smilies/icon_e_smile.gif) grazie delle vostre risposte...i suggerimenti che c'avete dato cominciano a sembrare anche a noi ormai l'unico modo per "limitare il danno", cercando di vedere il bikkiere mezzo pieno...avremo tempo di edificare l'allevamento nel migliore dei modi, e farci un pò di esperienza con una partenza a dimensioni molto ridotte. per chiarirmi definitivamente le idee mi sono fatto una kiakkiera coll'allevatore più vicino a noi (che ha anni di esperienza ormai), si tratta davvero di una manciata di kilometri, in pratica condividiamo il tipo di terreno e soprattutto il clima, e lui è dell'idea che ormai siamo proprio fuori tempo massimo, di autunni caldi da quelle parti non se ne vedono da 15 anni...lui semina addirittura a febbraio, copre col TNT, a fine marzo/inizio aprile già avvia il ciclo...noi siamo in ritardo di mezza stagione in pratica. stavo pensando però, e ve la proporrei come domanda, forse potremo limitare la spesa per i riproduttori l'anno prossimo...o no? se in parte anche ridotta riusciremo comunque a sviluppare una prima colonia quest'anno, da finire l'anno prossimo, magari quelli che arrivano al letargo in condizioni migliori quest'autunno nutrendoli "parekkio" al loro risveglio a febbraio non potrebbero riprodursi nell'estate prossima? ho trovato delle ricerche (poke in realtà, appena un paio di papers) che indicano che un determinato regime alimentare in cattività può accelerare la maturazione sessuale della chiocciola e poi l'accoppiamento...voi che ne pensate? ne avete sentito parlare? qualche stratagemma del genere si usa nel metodo climi freddi? grazie ancora, TR
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27/04/2014, 10:48 |
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lumacosia
Iscritto il: 28/10/2013, 20:05 Messaggi: 578 Località: Żyznów - Polonia
Formazione: veterinario
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Dipende cosa intendi per cattivita`. Se intendi alimentarli a sfarinati mentre sono nei recinti esterni, non la vedo semplice perche` sotto i dieci gradi non sono molto attive e non mangiano abbastanza per crescere (il problema dell`autunno) inoltre non tutte quante si svegliano appena passa l`inverno. Se invece intendi raccogliere quelle piu` cresciute in autunno e allestire una zona interna (tunnel scaldato o locale chiuso) a gennaio/febbraio dell`anno successivo, questo e` possibile. Noi l`abbiamo fatto, ma devi mettere in conto le perdite (malattie per eccessiva concentrazione), il costo di un buon mangime (ho avuto buoni risultati con un mangime con il 20% di proteina) e il costo del riscaldamento (temperatura non sotto i 12-13' C, meglio 15-18), per non dimenticare il rischio che non inizino a riprodursi quando e` il momento opportuna (e` successo a noi con quelle che hanno terminato l`accrescimento e la bordatura nel locale riproduzione). Se la tua intenzione e` di eseguire il ciclo all`esterno, non ha molto senso. Ho paura che devi arrenderti ![Laughing :lol:](https://www.forumdiagraria.org/images/smilies/icon_lol.gif)
_________________ kto pyta nie błądzi
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27/04/2014, 12:43 |
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TreRocce
Iscritto il: 03/03/2013, 3:44 Messaggi: 108 Località: Orvieto, TERNI
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...ho paura anch'io ormai... Cmq grazie. TR
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29/04/2014, 15:01 |
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