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Rischi dell' elicicoltura: non tutti ne parlano
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LaLumacaMadonita
Iscritto il: 18/06/2010, 13:19 Messaggi: 792 Località: Campofelice di Roccella (Sicilia)
Formazione: Elicicoltore
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raya00 ha scritto: Salve a tutti, Vorrei condividere la mia esperienza sul campo nell’allevamento delle lumache attuata con il metodo “LA MADONITA”. Ho potuto constatare che diverse avversità ed inconvenienti hanno influito negativamente sul prodotto dell’allevamento da me realizzato determinandone il fallimento totale con una perdita netta di € 33.000,00 circa su un investimento di € 40.000,00 circa. Alcuni fattori devono essere ben conosciuti da chiunque intenda cimentarsi in questo campo perché essi sono in grado di determinare infausti risultati economici, ovvero: 1) CLIMA Il verificarsi di un abbassamento di temperatura nel periodo in cui gli animali sono svegli e si nutrono (ad esempio nel mese di Giugno) determina un rientro in letargo delle stesse; questo causa un ritardo di circa 30 giorni nella crescita e nella riproduzione delle lumachine con la conseguenza che la raccolta viene posticipata a tal punto che la produzione subisce un notevole decremento quantitativo. Nel mio caso (territorio del Centro Sicilia in Provincia di Caltanissetta) a causa dell’abbassamento di temperatura verificatosi nel mese di Giugno, il primo raccolto è stato effettuato nella prima metà di Novembre ed il terzo ed ultimo il 19 Dicembre a causa del gelo sopraggiunto dal 20 Dicembre 2014 che ha determinato il ritorno in letargo delle lumachine. Prima di effettuare un investimento comunque cospicuo è bene sapere della necessità, a mio avviso insindacabile, di realizzare l’impianto in zone in cui il micro clima raramente veda le temperature scendere sotto i 10 gradi centigradi. 2) PREDATORI E PARASSITI I topi e gli uccelli (gazze e tordi soprattutto) se ne cibano abbondantemente e giornalmente anche nel periodo invernale con un danno immane sulla produzione. Mentre per i roditori è stato somministrato quotidianamente il veleno (con costi esosi) per i volatili alcun intervento è stato preventivato (ad es. la necessità delle cd. voliere) che richiede ulteriori e pesantissimi investimenti economici. Nel mio caso, né nel contratto di collaborazione né nella relazione illustrativa è stato fatto cenno alcuno all’aggressione devastante di insetti quali Stafilino e Silfa visibili ad occhio nudo. Soltanto la lettura postuma di una pubblicazione dell’Istituto Internazionale di Elicicultura ha portato alla mia attenzione la consistenza del problema determinato da tali insetti. 3) ASCIUGATURA Dovete riporre molta attenzione all’influenza dell’asciugatura sulla quantità di prodotto finale in maniera che, chiunque vi somministri dei numeri sulla redditività, siate consapevoli di quanto pesante sia l’incidenza di tale fattore. Nel mio caso non è stata fatta chiarezza sul fatto che se è noto che le lumache devono essere sottoposte ad un periodo di asciugatura all’interno di sacchi retinati per almeno 30 giorni non lo è stata altrettanto la circostanza che a seguito di detta asciugatura il raccolto subisce un calo di peso di oltre il 30% prima della vendita facendo sì che il prodotto subisca un decremento proporzionale. 4) PRODUTTIVITA’ EFFETTIVA Uno dei fattori determinanti nel decidere un investimento è rappresentato dal prodotto realisticamente preventivabile che un impianto può rendere seguendo tutti i passi del ciclo di produzione per rapportarlo ai costi necessari per sostenerlo. Diffidate da numeri volanti non riscontrabili in nessun documento! Nel caso che mi occupa, all’interno dell’impianto di 4.000 metri quadrati di recinti sono stati immessi 530 kg di chiocciole riproduttrici. Tutti i fattori indicati ai punti 1,2,3, che, ad onor del vero, ditte del Nord Italia analizzano specificamente e comunicano a chiunque decida di fare questo investimento, portano il dato della produzione effettiva sui livelli di 20 lumache per mq.; considerate che circa 120 lumache (non asciutte) sommano un chilogrammo. E, dunque, 20x4000 mq/120=666Kg lordi); ed infatti il prodotto da me raccolto (seguendo pedissequamente tutte le direttive di produzione) è stato di poco più di 700 Kg. in un intero ciclo di produzione (circa otto mesi) . Tenuto conto del costo d’impianto (che non potrà mai essere inferiore a 25 mila Euro per mezzo ettaro lordo), di gestione e del prezzo di vendita effettivo (circa 5 euro all’ingrosso), il risultato economico è devastante e non consente di sperare di recuperare con i vari cicli il capitale impiegato e quel che è più grave nemmeno le spese di gestione annua; escludendo qualsiasi forma di utile. Non esitate a chiamarmi per ulteriori dettagli. Elio (cell. 3343224131) Caro Sig Elio, intanto le comunico che sarà contattato dal nostro avvocato visto che ha reso pubbliche affermazioni ASSOLUTAMENTE FALSE e che le mostreremo con la documentazione in nostro possesso. Detto questo preciso che le cifre sopra citate non si riferiscono a soldi che ha dato alla nostra azienda ma sono spese dovute a pompe, recipienti e per adeguamento terreno ed impianto. Avendo partecipato ai nostri corsi ed essendo stato seguito presso il suo allevamento con sopralluoghi ripetuti forse doveva rivedere il suo modo di gestire l'impianto prima di dare colpe agli altri per i propri errori. PS: faccio presente che a circa 500 mt di distanza, un altro nostro collaboratore ha prodotto la quantità maggiore di aspersa muller del 2015! Quindi si faccia qualche domanda prima di cercare di screditare noi con un post pubblico completamente falso..
_________________ www.lumacamadonita.it Elicicoltori innovativi dal 2006 Progettazione, consulenza, fornitura materiali elicicoli e acquisto della produzione info@lumacamadonita.it www.facebook.com/lumacamadonita
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08/11/2015, 1:18 |
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lucadex
Iscritto il: 30/05/2015, 18:07 Messaggi: 60 Località: Ussana
Formazione: Diploma
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Nessuno parla piu dopo l'intervento dei madonita..... L?argomento che si stava trattando era molto interessante L'esperienza di Raya00 ha fatto emergere forse come non mai le problematiche dell'allevare lumache... Probabilmente lui (e mi dispiace molto ) è l'eccesso del fallimento di questa attività, ma serve anche questo per aprire gli occhi a chi vuole buttarsi senza fare bene tutti i conti. Anche i Madonita hanno ammesso che più del 50 % dei nuovi imprenditori dell'elicicoltura falliscono, ci sarà un motivo anzi piu di uno??? Lasciando perdere quello che possono averli detto o no chi gli ha spiegato le cose, quello è un discorso tra loro, ma Raya ha elencato una serie di problematiche che effettivamente esistono, e messe cosi tutte assieme fanno riflettere sulle variabili di questa attività. CLIMA, PREDATORI E PARASSITI, ASCIUGATURA, PRODUTTIVITA' EFFETTIVA, VENDITA, COSTI ETC. ETC QUESTA è LA REALTà....
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10/11/2015, 12:17 |
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giorgiomanieri
Iscritto il: 19/04/2015, 20:18 Messaggi: 394 Località: Cagliari
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Come ogni attività in agricoltura, bisogna sperimentare e tararsi sul tipo di coltivazione/allevamento che si sceglie di sviluppare. Possibilità di guadagno ce ne sono in tanti rami diversi, ciò che fa la differenza è l'esperienza e l'adattabilità all'attività. Non siamo tutti fatti per allevare bovini, o coltivare grano. Sicuramente il primo implica più tempo da dedicare, più competenze da avere e più problematiche da affrontare, ma anche più guadagni (se si fanno le cose bene). Il secondo è sicuramente più semplice da coltivare, ma i margini di guadagni sono davvero bassi. L'elicicoltura non è diversa, occorre attenzione e competenza e saper prevedere le problematiche che possono sorgere in allevamento. Chi non ha questa esperienza di base necessariamente dovrà fare i conti con problematiche nuove che spesso si "curano" quando ormai è troppo tardi. A questo implicherei il tasso così alto di insuccessi di nuovi imprenditori (me compreso), ma per fortuna, se si ha la tenacia di perseverare, si può migliorare di anno in anno e costruire quella competenza che ti permette di avere i guadagni maggiori che in attività più semplici non avresti mai.
Aggiungerei anche: MENO MALE che la metà mollano! Se fosse così semplice ed immediato realizzare redditto e fare impresa su una attività così, non ci sarebbe più mercato per nessuno. Altrimenti saremmo tutti medici e/o astronauti di successo.
_________________ Giorgio Manieri Amministratore | Karalis lumache soc. agricola
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10/11/2015, 13:14 |
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LaLumacaMadonita
Iscritto il: 18/06/2010, 13:19 Messaggi: 792 Località: Campofelice di Roccella (Sicilia)
Formazione: Elicicoltore
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giorgiomanieri ha scritto: Come ogni attività in agricoltura, bisogna sperimentare e tararsi sul tipo di coltivazione/allevamento che si sceglie di sviluppare. Possibilità di guadagno ce ne sono in tanti rami diversi, ciò che fa la differenza è l'esperienza e l'adattabilità all'attività. Non siamo tutti fatti per allevare bovini, o coltivare grano. Sicuramente il primo implica più tempo da dedicare, più competenze da avere e più problematiche da affrontare, ma anche più guadagni (se si fanno le cose bene). Il secondo è sicuramente più semplice da coltivare, ma i margini di guadagni sono davvero bassi. L'elicicoltura non è diversa, occorre attenzione e competenza e saper prevedere le problematiche che possono sorgere in allevamento. Chi non ha questa esperienza di base necessariamente dovrà fare i conti con problematiche nuove che spesso si "curano" quando ormai è troppo tardi. A questo implicherei il tasso così alto di insuccessi di nuovi imprenditori (me compreso), ma per fortuna, se si ha la tenacia di perseverare, si può migliorare di anno in anno e costruire quella competenza che ti permette di avere i guadagni maggiori che in attività più semplici non avresti mai.
Aggiungerei anche: MENO MALE che la metà mollano! Se fosse così semplice ed immediato realizzare redditto e fare impresa su una attività così, non ci sarebbe più mercato per nessuno. Altrimenti saremmo tutti medici e/o astronauti di successo. Bravissimo Giorgio.. quoto perfettamente.. l'allevamento non è un gioco da ragazzi e noi lo ripetiamo da sempre!! Raya, visto che si presenta come esperto agronomo, avrebbe dovuto considerare prima le spese e i fattori di rischio che ci potevano essere in una nuova attività.. ma cmq il suo post è stato creato solo per "crearci danno" visto il suo fallimento che vuole accollare a noi.. Noi abbiamo dato vita a questa sezione Elicicoltura insieme insieme a Marco e company di Agraria, abbiamo il nostro forum, abbiamo diversi gruppi su fb dove tutti postano quello che vogliono senza limitazioni quindi se nessun altro ha mai scritto questo dovrebbe un po riflettere.. Detto questo, l'elicicoltura è un lavoro all'aria aperta è ha i suoi problemi come tutti hanno problemi nell'agricoltura in più, qui si hanno i problemi di animali che non puoi gestire come mucche o cavalli ma penso che questo sia scontato... Il 50% dei fallimenti non è dovuto solo ai problemi dell'allevamento ma molto spesso perchè i soci litigano, perchè non si è calcolato prima la quantità d'acqua disponibile, perchè non si sono calcolate le spese all'inizio (vedi Raya) e poi solo una piccola parte, per i problemi dell'allevamento..
_________________ www.lumacamadonita.it Elicicoltori innovativi dal 2006 Progettazione, consulenza, fornitura materiali elicicoli e acquisto della produzione info@lumacamadonita.it www.facebook.com/lumacamadonita
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10/11/2015, 17:43 |
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lumacosio
Iscritto il: 05/02/2014, 22:35 Messaggi: 2804 Località: Żyznów (Polonia) Oleggio Castello (Novara)
Formazione: geometra sulla carta, agricolo nei fatti
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io al di la' dei proclami roboanti che dopo un po' diventano autoreferenziali e pesanti da leggere guarderei cosa ha spinto un operatore preparato scolasticamente e di esperienza a investire 40.000 euro in un impianto che gia' solo per il costo iniziale avrebbe avuto un difficile ammortamento, ovvero che considerazioni ha fatto prima di metterci la moneta.
per quel che la penso io le lumache non si discostano da nessun altro tipo di allevamento o coltivazione: serve impegno, ricerca, una sufficiente preparazione e un metodo di lavoro efficace. ritengo poco influente il fatto che le vacche le devi mungere e le lumache no, un errore gestionale lo paghi comunque.
i fallimenti anche all'estero sono dello stesso ordine di grandezza, stante un guadagno potenziale piu' alto di quello italiano.
perche'? perche' uno fa il conto di quel che vale un'ora di lavoro e vede che lo stesso lo prende a fare altro, magari sotto padrone senza grosse responsabilita', con meno impegno e meno rischio. ecco perche' il bandolo della matassa e' vendere direttamente a 7-8 minimo al dettaglio..
_________________ Non aver paura dei furbi , ma attento agli ignoranti.
Tutti crescono giocando coi trattori. I piu' fortunati non smettono mai
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11/11/2015, 9:00 |
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Azziheligiulio
Iscritto il: 26/09/2015, 12:38 Messaggi: 124
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domanda che non centra con la dkiscussione in atto .. Quanta acqua serve al giorno, per 5000 metri, nella peggiore delle ipotesi ? ES: due settimane di luglio con il sole sempre a picco e 35 gradi fissi.
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12/11/2015, 13:39 |
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LaLumacaMadonita
Iscritto il: 18/06/2010, 13:19 Messaggi: 792 Località: Campofelice di Roccella (Sicilia)
Formazione: Elicicoltore
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Ciao, proprio perché non c'entra, ti invito a scriverla nella sezione giusta altrimenti diventa una confusione e si perde il filo della discussione iniziale
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12/11/2015, 19:32 |
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lucadex
Iscritto il: 30/05/2015, 18:07 Messaggi: 60 Località: Ussana
Formazione: Diploma
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lumacosio ha scritto: ovvero che considerazioni ha fatto prima di metterci la moneta. Questo dovrebbe essere lui a dircelo, certo che 40000 mila ero sono tanti per un impianto cosi piccolo, anche perchè da un preventivo chiesto a voi Madonita, con un po meno di quella cifra si allestiva un impianto di 10000 mt lordi, lumacosio ha scritto: cosa ha spinto un operatore preparato scolasticamente e di esperienza a investire 40.000 euro in un impianto che gia' solo per il costo iniziale avrebbe avuto un difficile ammortamento questo è il punto cosa lo ha spinto
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12/11/2015, 20:16 |
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Azziheligiulio
Iscritto il: 26/09/2015, 12:38 Messaggi: 124
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Fiscali madoniti
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12/11/2015, 20:24 |
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raya00
Iscritto il: 22/05/2015, 12:50 Messaggi: 4
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Salve a tutti, Innanzitutto, mi rincresce che un argomento finalizzato a condividere una personalissima esperienza sia oggetto di un preavviso di diffida legale di cui non riesco ad ipotizzare i contenuti. Ritenevo e ritengo che questo forum si occupi di altro. Ho letto interessanti commenti critici e non, da cui emerge che chi era convinto della bontà di questo tipo di investimento lo è rimasto ritenendo che la mia esperienza sia fallita per errori miei (vi assicuro che ho seguito alla lettera tutto quanto mi è stato consigliato e nel mese di Agosto ero convinto che quell’infinità di chioccioline che pascolava avrebbe reso buona parte del preventivato al primo anno [vedi foto]). Legittimo pensarlo; è giusto che ognuno perseveri nelle proprie convinzioni così come è giusto che ognuno possa adottare accorgimenti, iniziare step by step, diversificare i prodotti ricavabili dall’investimento o semplicemente informarsi quanto più possibile. Pur nondimeno, tengo a precisare che nessuno ha imputato a qualcuno alcunché; i dati contabili nel mio caso sono oggettivi. Sui dati condivisi in ordine ai fattori che incidono sulla produzione questi sono stati, da me ed altre persone presenti sui luoghi, oggettivamente constatati ed oggetto anche di pubblicazioni, tra le tante disponibili, non riconducibili al sottoscritto: http://www.cocle.it/assets/elicicoltura-90.pdf" target="_blank http://www.istitutodielicicoltura.com/w ... ornale.pdf" target="_blank http://www.guidaconsumatore.com/imprend ... mache.html" target="_blank http://www.informagiovani-italia.com/al ... umache.htm" target="_blank http://www.izsto.it/images/stories/alle ... _09_14.pdf" target="_blank http://www.cocle.it/produzione.html" target="_blank Non mi pare, poi, di avere scritto di aver dato quarantamila euro alla ditta LA MADONITA ma semplicemente di aver attuato il metodo che ne porta il nome anche per identificare le modalità di allevamento e di aver complessivamente investito quella somma per tutte le opere necessarie (€ 22.000,00 a LA MADONITA ed il resto per opere o acquisti aggiuntivi resisi necessari). Inoltre, ovunque (non solo nel mio caso) leggerete che occorrono circa 400 ore di lavoro per realizzare l’impianto (se lo fate da soli è pur sempre un costo da ripagare). Per chiunque si chiedesse se ho dato il mangime tutti i giorni, disinfestato e preparato il terreno, irrigato tutti i giorni, somministrato veleno per roditori, installato dissuasori animali e materiali per i volatili, decespugliato la vegetazione, controllato giornalmente il perimetro esterno per raccogliere i fuggitivi, istallato postazioni per la raccolta: la risposta è si. Quanto ai miei errori, sarebbe stata una benedizione se qualcuno mi avesse indicato a tempo debito quali stessi commettendo (se effettivamente ne stessi commettendo) e certamente non ho dato colpa a nessuno se non a me stesso (per aver valutato male il mio investimento) e ai fattori di mortalità. Avrei potuto insistere qualche altro anno? Con i miei numeri ed a mio giudizio, no. Sono davvero lieto, infine, che qualche mio vicino, e qualsiasi altro elicicoltore, possa avere avuto un favorevole risultato di produzione; purtroppo non è sempre andata così. Scritto questo, chiunque voglia cimentarsi in libere interpretazioni (certamente non autentiche) del mio pensiero è ovviamente libero di farlo ma ritengo che dovrebbe evitare di scrivere pubblicamente che il sottoscritto abbia reso pubbliche affermazioni ASSOLUTAMENTE FALSE.
Allegati:
Agosto 2014.JPG [ 218.49 KiB | Osservato 9482 volte ]
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12/11/2015, 21:28 |
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