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Re: Rischi dell' elicicoltura: non tutti ne parlano

03/11/2015, 15:33

giulio da noi la lumaca non e' cosi' sentita (Novara) e chi le produce le vende, ma non fa solo lumache. in genere e' un reddito complementare ad altro su superfici mirate a saturare un certo quantitativo di mercato locale. poi pian piano ci si ingrandisce se serve...

in linea di massima e' come dice trerocce: in lapponia vendere ghiaccioli non e' facile, il prodotto e' meglio averlo dove si smercia.

Re: Rischi dell' elicicoltura: non tutti ne parlano

03/11/2015, 20:18

giulio perdonami, sono io a non aver capito te: intendi dire che nel mugello esiste, o non esiste, una tradizione gastronomica della lumaca in cucina?
eppoi, oltre la tradizione nei ristoranti o nelle trattorie, ma pure a casa, esistono sagre di lumake? (e qui il vantaggio potrebbe stare tanto nel fatto che ci siano, quanto in quello che non ci siano, perchè per te potrebbe essere un territorio da esplorare). La toscana, l'emilia, l'umbria, le marche (tutta l'italia!) gode di un'ottima fama gastronomica, sia in paese ke per i turisti...si tratta di capire quali sbokki molto più remunerativi ke il grossista può avere il nostro prodotto nel contesto locale in cui lo facciamo.
Oltre la tradizione poi, che va dalla trattoria di campagna al ristorante tipico, dalla sagra popolare alla festa di borgo, la lumaca può essere interessante anke per alcuni chef di blasonati ristoranti del nostro contesto: le famose lumache alla borgognona (opinione personale, ma vi assicuro non solo mia) gli fanno un baffo alle lumache al forno alla piemontese o alla ligure, solo che i francesi sull'escargot à la bourgugnonne c'hanno costruito un marketing, un vero e proprio boccone d'elite, e oggi nei ristoranti internazionali stellati le trovi fra gli antipasti. A roma però, a due passi dalla FAO, il ristorantone francese pieno di professionisti e funzionari internazionali te le fa con l'achatina fulica a pezzettoni (e posso giurarvelo, perchè assagiata quella cagata immensa mi sono fatto mostrare le scatole dalla titolare: achatina fulica a pezzi, smerciata da un grossista turco). Qualcuno dirà: appunto, il risto francese fa i soldi con l'achatina e io mi devo impiccare a fare lumake di qualità? Il fatto è proprio ke a roma la gente la puoi fottere, gente ke magari mangia escargot a la bourgugnonne in giro per mezzo mondo, e alla fine ha mangiato sempre la stessa cagata finta, ma invece, in un contesto locale ristretto, dove la gente riconosce tanto il ristorante quanto il prodotto, non la puoi fottere, e soprattutto NON LA VUOI fottere: vuoi dargli le mijori lumake ke puoi, perkè sai ke la gente le sa riconoscere, e che gli appartiene per tradizione mangiarle come si deve.
Secondo me è su questo ke devi sapere se puoi puntare o meno lì dove sei.
TR

Re: Rischi dell' elicicoltura: non tutti ne parlano

03/11/2015, 21:33

Salve a tutti Ragazzi , questo è il mio primo post sul forum , mi associo anche io a quello che ha scritto Giulio , cioè , vivo anche io la campagna da sempre , ma al contrario di Giulio ho un lavoro da dipendente che oramai non sento piu mio , e sto pensando di ritornare alla campagna, vivo in Sardegna in una zona vicino al mare , e l'elicicoltura la vedo come una alternativa valida , non tanto per i famosi guadagni immediati e cospicui che molti vanno pavoneggiando , ma bensi per la sua collocazione su un mercato ancora tra virgolette abbastanza vergine o comunque da sondare. :roll: :roll:
cosa consigliereste voi ad un giovane che vorrebbe ritornare alla campagna quindi ???

Re: Rischi dell' elicicoltura: non tutti ne parlano

04/11/2015, 8:38

tieniti lo stipendio e inizia a piccoli passi, quando avrai un introtio minimo soddisfacente consolidato potrai azzardarti a staccare il cordone.

se fossero lumache 2,5-3000 metri piu' o meno potrebbero bastare

Re: Rischi dell' elicicoltura: non tutti ne parlano

04/11/2015, 12:45

Grazie TR per la risposta che non posso non giudicare " piu che esauriente". Per quanto riguarda il discorso della tradizione ti dico che la lumaca ERA tradizione 50 anni fa poi (non chiedermi perchè) è andata a perdersi ma;se io chiedo a giro alla mia gente se gli piacerebbe mangiarle larisposta è quasi sempre si. Nonostante non ci sia nessun ristorante,agriturismo, gastronomia ne tantomeno sagra che venda lumache, io sono sicuro che la cosa andrà bene.

Grazie ancora ! W helix

Re: Rischi dell' elicicoltura: non tutti ne parlano

04/11/2015, 15:45

giustamente è da considerare che l'utente raya00 ha sostenuto il costo dei riproduttori,che dal 2condo anno non si hanno più in teoria.
anche se non capisco come si possa andare in perdita di così tanto.
io a marzo prossimo dovrei cominciare la mia coltivazione di lumache,non spero di guadagnare cifre enormi,ma spero di pareggiare,o almeno guadagnare qualcosina,nel primo anno di attività :?

Re: Rischi dell' elicicoltura: non tutti ne parlano

04/11/2015, 16:08

Genzo anche io pensavo di guadagnare qualcosina o almeno pareggiare ma non è andata per niente così. E io sono uno meticoloso, attento e quasi maniacale. Sono 10 anni che studio i vari sistemi e mi informo ovunque. Ho cominciato quest'anno con l'intento di non fallire al primo anno e di commettere errori. Non è stato così.

Re: Rischi dell' elicicoltura: non tutti ne parlano

04/11/2015, 16:17

Udaca ha scritto:Genzo anche io pensavo di guadagnare qualcosina o almeno pareggiare ma non è andata per niente così. E io sono uno meticoloso, attento e quasi maniacale. Sono 10 anni che studio i vari sistemi e mi informo ovunque. Ho cominciato quest'anno con l'intento di non fallire al primo anno e di commettere errori. Non è stato così.

Uda, problemi a livello di resa dell'allevamento o di distribuzione?

Re: Rischi dell' elicicoltura: non tutti ne parlano

04/11/2015, 16:18

Problemi di resa. Ritardo nella schiusa principalmente.

Re: Rischi dell' elicicoltura: non tutti ne parlano

04/11/2015, 16:19

A te che sei nelle mie vicinanze come è andata? come ti trovi nella distribuzione?
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