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Raccolta riproduttori 
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Stiamo ortando avanti la raccolta di quelle dell'anno scorso. quindi queste sono a calibro commerciale per la maxima, nanismo sull'ordine del 5%.

le novelle maxima vanno dal fagiolo borlotto per le piu' piccole alla moneta da un euro poco piu' grande.

le muller da uova vanno dalla moneta da centesimo per le piu' indietro alla misura commerciale in corso di bordatura, diciamo che oltre la meta' e' attorno al diametro della moneta da 2 euro.

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10/08/2015, 11:38
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le muller da uova come mai hanno questa differenza considerevole tra loro?

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10/08/2015, 12:18
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considera che comunque c'e' sempre una variabilita' individuale.

percentualmente le piccolissime non superano il 15%, e hanno un segno sul guscio che fa pensare a una pausa da estivazione. dopotutto siamo costantemente sopra i 30 gradi anche qui da un bel po' di tempo..

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10/08/2015, 13:05
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Udaca ha scritto:
Nicodemo78 ha scritto:
Udaca ha scritto:
Io lascio tutto dentro e raccolgo a ottobre quello che è raccoglibile....


Stesso discorso tranne per il fatto che io volevo spingermi un pò più in là tempo permettendo...lumacosio un'informazione tanto per fare un parallelo...Con che "calibr medii" ti trovi tu attualmente ? (ceci,piselli,zucche ??? :mrgreen: ).



dato che siamo abbastanza vicini come clima ti giro la domanda tua fatta a lumacosio: Con che "calibri medii" ti trovi tu attualmente ?

Io non più grandi di un cecio...anche qualcosa di meno...


Come calibratura media le mie si aggirano sulla misura dei 5 centesimi, mentre circa un terzo sulla dimensione di un cece. Sono tre mesi che siamo costantemente sopra i 33° con punte di 38° senza eventi atmosferici. Ci si stanno letteralmente bruciando le ch....e !
Oggi finalmente le temperature si sono abbassate e c’è stata una leggera pioggia.

Lumacosio quale borlotto ?? di Vigevano o lingua di fuoco ? e se lingua di fuoco nano o rampicante ? :lol:
Comunque permettimi una domanda: da quello che scrivi (Muller delle dimensioni di moneta da due euro e Maxima da un euro) mi sembra di capire che la Maxima sia più tardiva come ciclo confermi o ho capito male io ?

Da principiante e come impressione da primo impatto l’idea che mi sono fatto per ora è che la riproduzione all’aperto presenta degli i aspetti poco gestibili che possono essere, forse, in parte sopperiti compiendo parte del ciclo in ambiente controllato.
La possibilità di gestire gli accoppiamenti e le covate porta degli indiscutibili vantaggi :
- anticipo di produzione
- meno mortalità
- maggiore uniformità di pezzatura

Questo mi fà pensare che il “metodo per climi freddi” oltre ad essere discriminante oltre certe latitudini sia valido anche in ambiente temperato.
Come dice giustamente Lumacosio resta da verificarne l’economicità.

My opinion…

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11/08/2015, 10:04
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Nicodemo78 ha scritto:
Comunque permettimi una domanda: da quello che scrivi (Muller delle dimensioni di moneta da due euro e Maxima da un euro) mi sembra di capire che la Maxima sia più tardiva come ciclo confermi o ho capito male io ?


E' esattamente il contrario.. la maxima e' piu' precoce a parita' di partenza. difatti quest'anno siamo partiti con oltre un mese di ritardo per motivi extraaziendali e pagano questo peccato originale..

Nicodemo78 ha scritto:
Da principiante e come impressione da primo impatto l’idea che mi sono fatto per ora è che la riproduzione all’aperto presenta degli i aspetti poco gestibili che possono essere, forse, in parte sopperiti compiendo parte del ciclo in ambiente controllato.
La possibilità di gestire gli accoppiamenti e le covate porta degli indiscutibili vantaggi :
- anticipo di produzione
- meno mortalità
- maggiore uniformità di pezzatura

Questo mi fà pensare che il “metodo per climi freddi” oltre ad essere discriminante oltre certe latitudini sia valido anche in ambiente temperato.
Come dice giustamente Lumacosio resta da verificarne l’economicità.


sai come si dice: il cavallo che vince lo vedi all'arrivo. un giudizio di conveninenza lo puoi solo fare valutando l'interezza del ciclo produttivo.

i vantaggi sono diversi:
- hai la possibilita' di colonizzare ambiente molto ostili con una potenzialita' di successo in un quinquennio di riferimento praticamente certa ogni anno,
- operi con 5 volte meno riproduttori (ne compri meno all'inizio e puoi venderne di piu' come tali nelle annate successive),
- eviti predazioni, nubifragi o siccita' nella riproduzione,
- puoi entro certi limiti frigoconservare le uova e sincronizzare le nascite (mai provato ma so che lo fanno),
- non hai riproduttori da raccogliere frugando tra i recinti,
- sei ragionevolmente sicuro di immettere la giusta quantita' di piccoli,
- immetti le lumachine su vegetazione fresca e vergine,
- hai in itinere il polso dell'efficienza dei riproduttori (vedi noi con la muller che ci hanno solato con i riproduttori: dopo un mese, uova, ciccia e ci siamo premurati di comprare uova da incubare senza perdere l'anno).

per contro un locale da attrezzare e da febbraio a fine aprile una persona per ettaro di impianto ci lavora dentro la giornata.

a ognuno la scelta calcolatrice in mano..

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11/08/2015, 11:50
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Guarda, la cosa che personalmente mi crea più difficoltà al momento (e penso abbia dato gli stessi problemi anche a te che vieni da altro settore allevatoriale e sei quindi abituato ad avere il controllo in ogni momento del ciclo sia perché attui protocolli ben definiti ma anche perché avendo l’animale a vista se hai un problema su uno o più capi lo vedi subito e quindi sai quasi sempre come e dove mettere una toppa) stà proprio nella sensazione di “mancanza di controllo” delle singole fasi dell’allevamento e particolarmente in quelle dell’accoppiamento e della covata che secondo me sono le più delicate. (chiariamoci con ciò non voglio dire che allevando vacche,maiali, polli o cavalli non si facciano caz...e ma almeno quando sbagli lì sai dov’è l’errore e magari ti correggi ed alla fine impari pure qualcosa).

A naso mi viene da dire che i vantaggi del metodo misto che avevo sommariamente indicato e che tu hai ulteriormente precisato secondo me superano gli inconvenienti. Giustamente come hai detto tu il cavallo vincente lo vedi in dirittura. Altrettanto giustamente ti dico però che per capire quale dei due cavalli sia il più veloce devi averli entrambi sulla stessa pista… ;)

Ho fatto questo esperimento (che è ancora lontano dalla fine) per capire sia il funzionamento del sistema sia per apportare gli eventuali opportuni aggiustamenti necessari ad adattarli alla mia realtà aziendale.

Ti chiedo quindi se ne hai voglia di elencarmi in tre righe le dotazioni necessarie ad allestire un piccolo locale di riproduzione al chiuso in modo da fare due calcoli a spanne e capire se in futuro potrò intraprendere un discorso del genere o meno… (nel frattempo vado a rileggermi con attenzione l’argomento dedicato; Sono uno a cui piace ascoltare ed in questo caso… leggere ! )

Questa non vuole essere assolutamente una critica a nessuno dei sistemi di allevamento attualmente esistenti che,evidentemente, se vengono usati da anni con buoni risultati sono sicuramente validi.
Effettuare la riproduzione al chiuso e l’ingrasso all’aperto mi sembra un buon metodo per ottimizzare la metodica allevatoriale dal mio e sottolineo mio punto di vista.

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11/08/2015, 19:12
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