Fuori e` una bella giornata di sole....un po' troppo sole...quindi ci vuole un po' di frescura e ho deciso di rimanere incollata alla sedia per un`oretta e pubblicare finalmente la tabella riassuntiva della riproduzione.
I riproduttori acquistati a Cherasco (12000) sono stati svegliati il 6 di febbraio, mentre le nostre chiocciole terminavano il loro accrescimento (circa 5000).
Inizialmente ho fornito loro solo carote, mele e un po` di sfarinati; da subito mi sono accorta che foraggiarle con carote tagliate a meta` o a rondelle non solo comportava molto lavoro ma anche molta sporcizia e spreco, in quanto tutti i residui vegetali andavano giornalmente tolti.
Quindi, dopo aver ponderato varie alternative, ho preferito acquistare un robot da cucina e provare usare carote finemente grattuggiate. La scelta si e` rivelata saggia:
meno spreco di carote,
uniforme razione (il principio del carro unifeed) e quindi impossibilita` di scelta del cosa mangiare,
facilita` nell`assunzione (le carote cosi` grattuggiate vengono assunte come se fossero degli spaghetti
),
facile rimozione degli avanzi con la semplice acqua (attraversano facilmente la rete sottostante),
le carote avanzate tendono a seccare e non marcire.
Come e` evidente dal grafico, dopo un periodo di buone deposizioni si e` presentato un periodo di calo; presentando il problema ad altri allevatori locali, mi e` stato consigliato di modificare la mia razione in modo da apportare piu` proteina.
Cosi' e` stato deciso (forse troppo in ritardo) di acquistare del mangime in polvere, gia` preparato, contenente il 20% di proteina ed il 30% di Ca. Non posso essere certa che il risultato successiva sia stato garantito solo dal cambio di alimentazione, ma le covate sono gradulmente riprese; di sicuro la nuova dieta (da 10% a 30% di mangime nella razione) ha avuto come effetto positivo quello di far terminare la macabra pratica del cannibalismo e ha rafforzato il debole guscio delle mie chiocciole.
Abbiamo deciso di finire il ciclo riproduttivo a meta` maggio, ma ora ci ritroviamo con un numero di chiocciole per recinto apparentemente superiore a 200 o 300 per mq ... aspettiamo il raccolto di quest`anno.
Nel grafico non ho riportato il dato delle morte, ma ricordo che dopo un picco iniziale di decessi ai primi di febbraio, la mortalita` si e` attestata sui 45/50 chiocciole morte al giorno; quindi e` diminuita parallelamente al calo delle deposizioni ed e` poi aumentata gradualmente fino ad arrivare a 90/100 soggetti deceduti o agonizzanti (al giorno).
Il maggior numero di morti l`ho avuto con i riproduttori acquistati, di due anni di eta`. Se dovessi ipotizzare le cause di questi decessi (quest`anno non ho potuto fare analisi) di sicuro ho trovato rigonfiamenti da Aeromonas, ma credo che la maggior parte delle morti sia ascrivibile allo stress che comporta la riproduzione al chiuso (continue manipolazioni, alte concetrazioni di soggetti, alti valori di umidita'....)
A meta` maggio ho raccolto e messo a spurgare piu` di 8000 chiocciole ... praticamente meta` dei soggetti e` morta. Ora faremo la prova dello stoccaggio e vediamo se riusciamo a conservarle per qualche mese.
Concludendo:
l`andamento delle deposizioni e` altalenante, ma sembra che un`alimentazione ben bilanciata possa garantire maggiori accoppiamenti e deposizioni e un maggior numero di uova deposte per volta;
i riproduttori impiegano circa una ventina di giorni per iniziare a deporre "seriamente" dal momento del risveglio;
la maggior parte delle chiocciole trova stressante questo sistema;
il carico di lavoro e' notevole e una persona da sola fatica a seguire questa fase.
PS I numeri riportati si riferiscono al numero di contenitori raccolti giornalmente con un numero di covate adeguato a garantire almeno 400 piccoli per contenitore, considerando la mancata schiusa e la mortalita' dei primi giorni. Al momento dell'apertura del contenitore dopo una ventina di giorni, ho appurato che il calcolo non era poi cosi' sbagliato anche se a volte ho superato ampiamente la mia aspettativa.