Ciao Rik, stamattina +2, adesso siamo a +8... L'anno scorso al 20marzo -16 e 60 cm di neve

Noi a oggi abbiamo 350.000 uova circa in incubazione, 20.000 piccoli in tunnel, e le sopravvissute nei recinti esterni che si stanno svegliando.

Inizio attivita' il 1 febbraio.

Riprendo qui il discorso della serra di Lucaa82.

Gia' qui nel nord Europa, e a maggior ragione in nord Italia, NON serve una serra megagalattica!

Noi abbiamo un tunnel base da orticoltura, 30x7, con il telo retato, che tiene meglio le frequenti buriane di vento che fa in queste vallate, e un bruciatore fatto in casa con lamiere da 6 mm e saldatrice. Un ventilatore spinge nei tubi di alluminio l'aria riscaldata e tiene la serra tra i 6 e i 12 gradi. per il primo mese di vita (meta' marzo-20 aprile), finche' non passa il rischio forti gelate e vien pronta la verdura basta e avanza questo.
Quest'anno il tempo e' molto clemente, per la prossima primavera probabilmente aggiungeremo un telo doppio, a camera d'aria, che tiene meglio la temperatura.
Il consumo di legna e' di una carriola e mezza, massimo 2 se proprio fa freddo al giorno. La notte buttiamo dentro 4 palate di carbone, che tiene meglio la brace. Ovviamente adesso, piu' si va in la con la stagione meno si consuma.
Oggi c'era il sole e abbiamo acceso alle 18.00.
All'interno penso che tireremo un antigrandine per rompere la temperatura di giorno, perche' oggi, nonostante tutte le aperture di ventilazione aperte, avevamo 26 gradi e sono troppi!!

Tolte le lumache useremo la struttura per le nostre verdure, a meno di togliere il telo, se no dentro vai a 50 gradi in luglio e le vendi gia' cotte...

Il tutto ci e' costato:
1800 euro la serra, con trasporto compreso.
300 euro il bruciatore
400 euro ventilatore, tubi in alluminio, materiali vari e recinzioni interne.
sui 100 euro costera' l'antigrandine..

in effetti cosi il discorso fila... Avendo una serra riscaldata da 30 x 7, all'ora le trasferite prima che vadino in letargo e il ciclo lo ultimate nello stesso anno... Ottima idea... Nella serra le tenete nei cestoni,come procedete? gli date sfarinati o verdure? Devo rileggermi questo tuo post dall'inizio...Comunque questo vostro metodo e interessante ...

No, le mettiamo dalla meta' di marzo a quando fa abbastanza caldo per metterle direttamente fuori, poi si lavora come nei metodi italiani e il tunnel non serve, se vuoi tenere dentro lumache anche li non e' un problema, basta togliere la copertura e usarlo come un recinto normale.

Volendo potresti finire l'ingrasso delle ritardatarie, ma non vale la pena per 2 motivi: primo mettere lumache dentro in concentrazioni medie o elevate attira topi da tutto il mondo, secondo tutti gli allevatori polacchi concordano nel dire che a settembre ottobre quel che e' fatto e' fatto. le giornate si accorciano, le lumache "sentono" l'autunno e rallentano il proprio metabolismo ed accrescimento.
Meglio lasciarle andare in letargo, dentro o fuori magazzino che sia, e finirle in primavera.

Guardati la foto, sono recinti bassi fatti con un asse sporcata di grasso e sale e un pezzo di cellofan nero da edilizia.
seminiamo verdure da foglia a ottobre, non prima per evitare che crescano troppo, e in piu' sfarinato.

Qualche foto delle piccole..

Come si vede l`allevamento al chiuso ha i suoi vantaggi e svantaggi.
Tra i primi annoverei la possibilita` di osservare l`andamento degli accoppiamenti e delle successive deposizioni, con lo svantaggio di preoccuparsi per un loro calo.

Noi abbiamo risvegliato i riproduttori ai primi di febbraio, accoppiamenti immediati e deposizioni in ascesa fino ai primi di marzo. Quindi e` comparsa una fase di calo (da piu` di 300 coconi a 100 e meno) che e` durata oltre la meta` di marzo e ora siamo un`altra volta in fase di ascesa.
Durante la fase discendente ho riscontrato un gran numero di mini coconi, ovvero deposizione di 3/4 uova!

Abbiamo parlato con dei colleghi polacchi e hanno confermato che l`andamento accoppiamento-deposizione e` altalenante ma forse, nel nostro caso, la dieta non era abbastanza completa da favorire la ripresa dopo il primo sforzo riproduttivo. Sembra che una dieta molto proteica riesca ad accorciare i periodi di riposo accellerando la ripresa dei soggetti. Cosi` abbiamo deciso di acquistare del mangime (20% proteina) per riproduttori da miscelare alle carote.

Sono oramai 10gg che ho gradualmente aumentato la concentrazione di mangime nella razione; ancora non posso confermare questa teoria, ma riscontro sempre piu` soggetti impegnati nella "danza nuziale" o attaccati e quasi tutti i vasetti occupati.

recinti seminati e coperti (i primi) gli altri arriveranno un po' dopo a scalare..

Ciao
ascoltando i vostri consigli e tirando le somme mi sembra di capire che se voglio chiudere il ciclo prima dell'inverno devo seguire il metodo che utilizzate voi, anche perche se nel secondo anno di attivita ho ancora dentro i recinti le lumache e non voglio avere ritardi su ritardi mi toccherebbe avere il doppio dei recinti, con tutto quello che comporta...
volevo meglio capire alcune cose e vedere se alcuni passaggi visto che qui nella pianura bresciana la primavera penso arrivi prima della polonia si potevano evitare...
Se ben ho capito le svegliate ad inizio febbraio a 15-16 ° le mettete all'ingrasso per qulache giorno e poi porte a 18-20° con 70% di umidita, poi si accopiano e depongono le uova, quindi dal risveglio alle covate son passati una 30 di giorni poi spostate i vasi ecc .
Quello che volevo chiedervi è ma non è possibile mettere i vasetti in una stanza con riscaldamento,ricircolo d'aria, lampade a led per il controllo dei orari di luce e vaporizzatori per il controllo dell'umidita tipo come si fa per incubare i panni per i funghi,con un tasso di umidita maggiore tipo 90% e quindi evitare di ricavare i coconi e inserirli in uno strato di polistirolo?
Dal risveglio alla nascita delle chioccioline saranno passati 45-55 giorni quindi in linea di massima averle svegliate il 15 febbraio saremmo verso inizio aprile, tempo in cui qui da noi sarrebbero pronti i recinti,a quel punto le gabbie contenenti le chioccioline verrebbero messe nei recinti con vegetazione fresca e sopratutto senza bava...
Quindi potrei saltare il trasferimento in serra riscaldata come fate voi?
Cosa ne fate dei riproduttori delle gabbie dopo che hanno fatto le covate?
Grazie e buona giornata

ciao,

il doppio dei recinti magari no, pero' un rischio di dover impegnare un 10-20%, in base a come va l'annata prima ce l'hai.

noi, per esempio, per avere provato l'ingrasso solo vegetale ci siamo trovati 3 recinti di lumache dell'anno scorso che ci incasinano tutto. col clima della Polonia quest'anno quelli saranno recinti persi.


La questione del travaso delle uova nel polistirolo serve a distribuire omogeneamente le covate (alcuni vasetti hanno 6-7 covate, altri sono vuoti), e sono impilabili, quindi sfrutti il locale di incubazione al meglio.
inoltre hai un controllo sanitario. ci sono coconi con uova mal fecondate o attaccati da patogeni (sono rossi o rosa invece di bianchi)

la serra la puoi sostituire col tnt sui recinti, e liberare direttamente come facciamo noi appena possibile (da 1 settimana liberiamo direttamente fuori e da lunedi svuotiamo il tunnel)

Fai 2 conti, considerato l'investimento di un locale di riproduzione e della manodopera per la raccolta.

Di vantaggioso hai che praticamente le salvi tutte, mentre le nascite in esterna hanno gia' all'inizio una mortalita' piu' alta, una perfetta concentrazione dei recinti (conti quante ne metti a metro quadrato e decidi qante metterne), sembrerebbe meno problemi di cannibalismo neonatale, meno spreco di alimento e soprattutto elimini tutte le variabili in fase riproduttiva e neonatale, quindi in sostanza aumenti l'efficienza riproduttiva.

ti faccio un esempio pratico. Ieri e l'altro ieri ha fatto un macello di pioggia violenta, avendo un buon bollettino meteo, abbiamo sospeso i rilasci in esterno e portato delle foglie di colza nei contenitori di polistirolo.
Penso che, vista la violenza con cui e' scesa, qualcosina abbiamo salvato.

Se guardi le foto il trespolo con i vasetti e le plastiche nere su cui si arrampicano e' a incastro. penso gia' settimana prossima le fermiamo. togliamo cibo e acqua e il trespolo, apriamo le finestre e le porte e le asciughiamo li dove stanno, senza trasferimenti, gabbie ulteriori o che..

Questo metodo, se lavori con tutti i crismi, ha come produzione media verificata 2,5-3 ton/1000 mq di recinto, per contro il lavoro richiesto e' superiore (o forse piu' costante, perche' per 3 mesi sei li tutti i giorni e poi hai il menage dell'ingrasso), in Italia non so se qualcuno lo usa, per visitare un allevamento, l'alternativa e' venire qui.

A proposito: ribadisco che non siamo espertissimi, se volete venire venite, a gratis, compatibilmente con tutto ho anche per ospitare qualche persona in una casetta indipendente, ma non offro consulenze o servizi di alcun tipo, solo condivisione delle nostre esperienze, e sopra tutto verificate tutto 3 volte prima di metterci 1 grosz

Penso anche che di positivo oltre alla poca mortalita e alla piu alta % al mq abbia il fatto che vengano immesse nei recinti freschi ed in primavera ed alimentarle con sfarinati per chiudere il ciclo nello stesso anno... Per avere un allevamento di recinti da 1 ettaro con densita di 200-250 chiocciole al mq,secondo voi quanti riproduttori occorrono? E che dimensioni di celle da riproduzione,incubatrici,letarg, stanze mi servirebbero per l'allevamento? Ma il tericcio torba lo riutilizate? Comunque ho ben capito che questo forum lo fate per passione e non per un torna conto... Anche perche chi lo fa per interesse certi consigli non te li da fino a quando non hai acquistato da loro ma ti da solo una vista panoramica... Comunque ci vuole proprio un lavoro certosino per quello che fate e forse per quello che magari in italia non ha preso piede, perche piu manodopera, costi di corrente e sfarinati...