Concentrarle in pochi recinti ha i suoi rischi, certo. Personalmente ho notato che le piu' piccole hanno maggiori possibilita' di sopravvivenza con un terreno argilloso e compatto come il nostro, forse perche' riescono ad interrarsi meglio sfruttando le fessure nei recinti.
Cerca di evitare che si ammassino tutte in una zona, piuttosto spostale, un'eccessiva concentrazione materialmente rende complicato l'interramento.
Quando iniziera' a far freddo (diciamo a partire dai 5'C) noterai che poche passeggiano.
Posso dirti come abbiamo proceduto lo scorso anno (e se sbaglio qualcosa interverra' di sicuro Lumacosio
):
- taglio graduale della vegetazione a partire da meta' agosto, in modo da arrivare all'inizio dei primi freddi autunnali con le verdure non piu' alte di 15-20cm. In questo modo diventa piu' facile la raccolta e lo spostamento ed e' possibile allontanare tutto il cibo avanzato (per noi sono stati i fusti dei girasoli, soprattutto)
- integrazione alimentare con carote, girasole ed insalata
- controllo costante del bollettino metereologico ed in particolar modo delle temperature notturne
- dopo le prime gelate, sfruttare i momenti della giornata in cui loro si rintanano alla base della vegetazione e nelle fenditure del terreno per portare l'altezza della vegetazione a 10cm.
- quando oramai non se ne vedono piu' in giro (inizi di novembre per noi), ulteriore taglio rasoterra della vegetazione e posizionamento del tessuto non tessuto (non usare paglia, provata ed e' complicato toglierla a primavera)
- controllo del bollettino meteo: la neve e' positiva; il sole negativo
; bisogna controllare che la temperatura sotto il tnt non salga troppo sopra lo 0 per evitare risvegli
- con il rialzo termico di fine inverno, togliere il tnt ma avendolo sempre a disposizione per eventuali ritorni di freddo intenso: la mattina presto si toglieva il tnt, la sera
molto tardi o la notte lo si rimetteva se le temperature minacciavano di tornare sotto i -5'C. Con queste temperature poche si muovono, ma molte saranno magari ''sveglie'' alla base della poca vegetazione e attenderanno le temperature piu' calde della mattina per girare un po' e la mancanza di una completa copertura vegetale le lascia esposte al freddo.
L'autunno (come la primavera) e' infingardo, si alternano solitamente giornate calde e fredde e c'e' la possibilita' di gelate. Fino a -5'C puoi star tranquillo, la mortalita' e' molto bassa, pero' a -7'C quelle che non sono sotto ad un riparo muoiono con una caratteristica colorazione verde fosforescente della bava.
Noi abbiamo controllato anche piu' volte al giorno il bollettino e mi sono alzata anche la notte per controllare il termometro fuori. Se la temperatura rischiava di scendere a -5'C, si usciva (a qualsiasi ora) a coprire i recinti con il tnt. All'imbrunire invece si passava a togliere le lumache attaccate alla rete o ai paletti per evitare che il freddo notturno le trovasse esposte.
Ovviamente con l'arrivo dei primi freddi (temperature notturne sotto i 10'C) diminuira' considerevolmente l'assunzione di alimento e quindi bisogna stare attenti a non eccedere, per evitare marcescenze.
Hai come stoccare i riproduttori?
Per iniziare lo svuotamento dei recinti, non aspettare di essere in autunno innoltrato, comincia appena vedi che il tempo sta cambiando. Noterai che ci sono lumache che inizieranno presto ad interrarsi e altre resisteranno fino all'ultimo, idem per il risveglio a primavera. Penso sia un meccanismo della natura per assicurare la sopravvivenza della specie
.
Non pretendere che rimangano tutte nel recinto a loro destinato per l'inverno, considera di dover fare un' ultima ricerca nei recinti che hai intenzione di svuotare quando non vedrai piu' in giro nessuna lumaca ... riescono sempre a nascondersi
dove non devono.
Giorni migliori per questo procedimento : i giorni di pioggia
, prepara abbigliamento impermeabile e termos ... fara' freddo e loro saranno fredde = mani congelate