Sto valutando come poter impiegare un terreno di famiglia e, dando un'occhiata qua e la' e valutando l'elicicoltura, mi sono imbattuto in questo forum dove ho trovato consigli molto utili e una partecipazione molto "sentita".
Vi riporto qui sotto alcuni dati riguardo l'appezzamento e vi chiedo: volendo realizzare un unico recinto e considerando la superficie di circa 4.200mq * 0.75 ( 75% giusto?) = 3.100mq utili: il gioco vale la candela?
La conduzione sarebbe esclusivamente familiare garantendo una presenza abbastanza costante (non abitiamo lì), ma voglio regolarmi con la fattibilità in caso di minimo impegno.
A tal proposito: qual è il minimo impegno? Ho letto qui di vari trasbordi pre-invernali in strutture chiuse (mi pare di aver capito che sia una delle attività più impegnative in quest'ambito) per abbassare al massimo la mortalità... è evitabile? (clima permettendo?)
Non prendetemi per scanzafatiche subito ma siccome devo convincere il resto dei familiari (che vorrebbero vendere tutto subito) vorrei almeno temporaneamente convicerli che quel terreno per ora può essere redditizio senza diventare un peso e poi eventualmente vendere quando il mercato immobiliare sarà risalito (e non è per adesso).
Non sarebbe il reddito principale, dovrebbe servire a impiegare per qualche anno il terreno adiacente alla casa.
Quello che intendevo chiedere principalmente era: con quei metri a disposizione, e supponendo di arrivare a un livello decente di conduzione dell'attività, si può supporre una resa lorda annua di... ? 20.000 euro? 25? 30?
Se conti tra il kg e il kg e mezzo a metro di recinto la moltiplicazione che devi fare è per il prezzo di vendita, che dipende dal canale che trovi (ingrosso, dettaglio, ristorazione) nella tua regione di riferimento.
Cmq, anche se gestibilissimo da una persona, un allevamento non è proprio una cosa che puoi lasciare li a se stesso, al pari di coltivazioni di ortaggi o simili. cio' che genera potenziale reddito anche su piccole superfici va seguito passo passo.
Saremmo potenzialmente 4 persone ad intervenire più o meno attivamente, riusciremo a coprire quindi anche eventuali emergenze.
Per quanto riguarda qualche informazione "tecnica" invece: ho letto nel forum che in presenza di multi-recinzioni alcune di esse vengono impiegate come ingrasso mentre in un recinto singolo questa differenziazione non è possibile; come sarà possibile garantire uno sviluppo ottimale per le lumache neonate? Togliendo un po' prima i precedenti riproduttori da destinare alla vendita?
Sì, infatti chiedevo se addirittura toglierli prima del periodo standard. Riguardo a Cherasco avevo letto che era biennale come produzione (?) Ma cmq non mi sembra riscuotere molti pareri favorevoli...
Tutti i sistemi di lavoro hanno lasciato persone deluse, insoddisfatte e che hanno rinunciato.
in rete non li incontri per ovvie ragioni: quanti vengono a scriverti ho lavorato e investito ''x'' tempo e ''y'' soldi e ho perso tutto? cioè, è comprensibile che a uno girino le eliche e voglia lasciarsi una delusione alle spalle.
Cherasco oggettivamente è il metodo che ha perso piu' terreno per un po' di fossilizzazione sulle proprie posizioni tipo lo spostare i piccoli e limitare la integrazione della dieta coi mangimi (su cui peraltro c'è del vero). e che, per sua natura di proporre un prodotto teoricamente piu' naturale, ha il ciclo piu' lungo e con la produzione piu' bassa.
Questa metodologia implicherebbe l'attribuzione di un valore maggiore al prodotto ottenuto, visto che la lavorazione è più lenta e accurata; sarà poi possibile vendere a prezzi maggiori giustificando la differenza con la maggior qualità? A questo non saprei rispondere, ma di sicuro, almeno per ora, non farebbe al caso nostro una conduzione del genere. Io invece vorrei chiedere qual è il metodo di raccolta più funzionale. Ho visto delle immagini di alcune tavole rialzate ad angolo da terra (non so come meglio descriverle, ora non ricordo dove fosse la foto) sotto le quali le lumache dovrebbero andare a mettersi per essere in ombra: questo è uno dei metodi migliori?
dmzone ha scritto:Questa metodologia implicherebbe l'attribuzione di un valore maggiore al prodotto ottenuto, visto che la lavorazione è più lenta e accurata; sarà poi possibile vendere a prezzi maggiori giustificando la differenza con la maggior qualità?
al momento solo se vendi direttamente e fai un buon marketing.
piuttosto la domanda è: quanti sanno riconoscere la differenza, apprezzarla, e remunerarla? secondo me pochi, quindi tantovale ottimizzare il lavoro e chiudere il pu' possibile nell'anno usando una quota di mangime piu' o meno alta rispetto al solo verde..
dmzone ha scritto:Io invece vorrei chiedere qual è il metodo di raccolta più funzionale.
o sotto le pallete di legno, o nelle tasche delle reti a balze, in base a come preferisci, ma tanto alla fine devi comunque entrare e piegare la schiena per esaurire la raccolta.
dmzone ha scritto:Ho visto delle immagini di alcune tavole rialzate ad angolo da terra (non so come meglio descriverle, ora non ricordo dove fosse la foto) sotto le quali le lumache dovrebbero andare a mettersi per essere in ombra: questo è uno dei metodi migliori?
penso ti riferisca alla recinzione alla polacca, sotto cui si mette grasso e sale per evitare le fughe.