Come baulatura in senso tecnico ti ho compreso alla perfezione (sezione trapezoidale per capirci )...mi chiedevo con che macchina hai fatto l'aiuola visto che le baulatrici normalmente operano su fronti molto più stretti di 3,50m che è la larghezza del recinto standard.....
ecco fai finta, che se lo fai davvero e ti beccano son cavoli acidi. il fisco e' una cosa, la sanita' di un alimento che produci e fai mangiare a un terzo un'altra.
qui devi avere un numero di allevamento, rilasciato dopo verifica in azienda di un minimo di organizzazione aziendale, che onestamente e' poi quel che serve per lavorare o poco piu', in Italia non penso sia cosi' diverso. Anche perche' ai tempi dei tempi con una vitellina la cosa e' stata solo dichiarare:"io esisto" e mi han dato il numero aziendale..
Nicodemo 78 io cominceró in primavera con i primi 2recinti...penso che non avró problemi a smaltire il raccolto. Se tutto va bene l'anno prossimo aumenterò i recinti. Sono già lavoratore dipendente...sai se posso ugualmente rientrare nel primo dei 3 casi da te sopra citati? Come alternativa posso fare figurare mio papá ?(che é anche il proprietario del campo) anche se è già in pensione? Se non ho capito male sia nel primo che nel secondo caso non ho spese dovute iva ecc.. giusto? . [
Credo proprio di si senza particolari problemi. Questi nuovi redditi (al netto delle spese per mangimi e semi che dovrebbero essere deducibili) andranno comunque cumulati con quelli che percepisci come lavoratore dipendente quindi verifica di non passare scaglione IRPEF. Dovrebbe cambiare la modalità di dichiarazione dei redditi (UNICO PF al posto del 730). Per quanto riguarda le ricevute che rilascerai mi pare siano soggette ad imposta di bollo (1,81 € l'una da apporre solo sull'originale). Tutto ciò dal punto di vista fiscale. Rimangono comunque fermi tutti gli altri obblighi relativi al rispetto della normativa sanitaria (codice allevamento ASL, HACCP se si trasformano gli alimenti, normativa sulla tracciabiltà (numero di lotto).