Facciamo un pochino di ordine: Jason ha davanti a sé tre alternative ve le propongo e poi vi dico cosa farei io personalmente.
Premesso che ti auguro di fare alte produzioni e vendere le tue lumache a peso d’oro. Con 600 metri quadri il fatturato lordo prevedibile si aggira (secondo me ) circa alla metà di quanto calcolato da lumacosio che ha volutamente esagerato il calcolo (tuttavia è possibile che qualcuno leggendo il suo intervento superficialmente possa essere colto da facili entusiasmi e conseguentemente ammalarsi di lumachite acuta).
1)
Esercizio di questa forma di attività sotto forma di privato.Il problema in questo caso è rappresentato dal fatto che l’esercizio dell’attività agricola richiede comunque una certa organizzazione (mezzi,macchinari ecc…). In questo caso invito tutti a rileggere attentamente il mio intervento. Il focus và posto in particolare sulla parola occasionale.
Un conto e se io conduco sporadicamente un terreno (magari non di mia proprietà) prevalentemente in modo manuale,o con mezzi prestati, altro discorso è se io ho un terreno in proprietà che conduco con mezzi miei.
Un conto è se io faccio 10 transazioni annue per un importo di 4000 € (o magari se siamo in due ognuno fa 5 transazioni a testa del’importo di 2000 €) altro discorso è se io compio 40 transazioni annue con operatori commerciali per un importo di 20000 euro.
“Gli uffici meno li tocchi meglio è….meno ti toccano meglio è……”
2)
Esercizio di questa attività sotto forma di C.D. (coltivatore diretto) in regime di esonero per piccoli imprenditori agricoli. (anche qui gli interessati rileggano il post che ho scritto sull’argomento )
In questo caso il vantaggio è rappresentato dal fatto che la contabilità da tenere è pressoché nulla ( solo il registro delle autofatture in caso di vendita a privati), non si deve presentare la dichiarazione IVA annuale,non si paga nessuna imposta, nella maggioranza dei casi non ci si deve iscrivere alla camera di commercio, fino a 104 giornate lavorative annue non c’è l’obbligo di iscrizione all’INPS (
quindi non si pagano i contributi… conseguentemente non si avrà diritto alla pensione salvo la pensione sociale ok ?).
(legge 9/1963 art.3)
http://www.inps.it/portale/default.aspx?itemdir=6333" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank
3)
Esercizio dell’elicicoltura sotto forma di giovane Imprenditore Agricolo Professionale (IAP).(Decreto Legislativo n. 99 del 29/03/2004) anche in regime di esonero se configurabile.
I requisiti sono:
• Professionalità : (laurea in agraria,diploma o triennio conseguiti presso un istituto professionale per l’agricoltura o esperienza professionale triennale in azienda agricola o frequentazione di corsi qualificanti promossi da Enti riconosciuti dalla Regione di durata non inferiore a 150 ore).
• Iscrizione all’INPS (anche al fine del riconoscimento dei benefici fiscali ex. Art.4 Dlgs.99/2004 e sue modifiche ed integrazioni)
• Tempo/lavoro/reddito: almeno il 50% del reddito deve derivare da attività agricole o connesse ai sensi di quanto disposto dall’art 2135 c.c. Almeno il 50% del proprio tempo lavoro (da calcolarsi secondo le tabelle allegate in ragione del 50% di 250 giornate lavorative annue) deve essere impiegato in attività agricole o attività connesse. (questi requisiti sono ridotti al 25% per i residenti in zone svantaggiate.
Accesso CON PREVALENZA alle misure di cui al PSR (piano di sviluppo rurale che prevede innumerevoli finanziamenti a fondo perduto ).
L’attestazione di IAP comporta anche altri innumerevoli vantaggi come ad esempio l’esonero dagli oneri di urbanizzazione nonché i benefici fiscali di cui all’art.4 D.Lgs 99/2004.
http://www.inps.it/portale/default.aspx ... 21&iMenu=1" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank
I vantaggi sono innumerevoli tuttavia in questo caso il problema principale è rappresentato dal fatto che la tua azienda non ha terreni sufficienti per rispettare i requisiti di tempo/lavoro previsti per l’acquisizione della qualifica (questi requisiti vengono considerati rispettati se si svolgono almeno 125 giornate lavorative su un totale annuo di 250 sulla base di apposite tabelle predisposte dalla tua regione).
Personalmente se io volessi fare di questa attività un lavoro cercherei di acquisire maggiori terreni per cercare di raggiungere le fatidiche 125 giornate (anche in affitto con contratti decennali blindati se intendessi destinarli all’elicicoltura; oppure se non ci fosse questa possibilità li destinerei ad altre colture o allevamenti ritenute da me redditizie ma di facile “smobilitazione” ).
Alternativamente con 600 metri quadri sonderei il mercato in forma privata per il primo anno per poi iscrivermi come coltivatore diretto in regime di esonero (punto 2) se riuscissi a portare l’attività almeno a 3000 mq tenendo ben presente che comunque con 3000 metri lordi di lumache qui in Italia non ci si campa….. (e una tutela pensionistica a lungo termine comunque ci vuole).
Non sò se ti è chiaro caro Jason ma tutte e tre le alternative proposte
sono perfettamente "legali" come dici tu...l'importante è essere informati e ben coscienti di quello che si fà per non "cottarsi" come dici tu...... e con ciò mi taccio....
Cantava De Gregori ognuno è fabbro del suo destino.....
P.S. Per i contributi INPS le cifre sono quelle ed agevolazioni non esistono; per quanto riguarda i prezzi di vendita o ce li hai fissati in un contratto scritto altrimenti non sono mai sicuri.....
lumacosio ha scritto:effettivamente abbiamo un po' divagato.
comunque nemmeno piu' di tanto, perche' dall'Italia ho avuto proposte di natura fiscale quantomeno stravaganti e meglio una parola in piu' e le terga parate che una in meno e il sedere che brucia...
e di nuovo ritornando a bomba, io consiglio vivamente di baulare i recinti, se l'allevamento e' in piano e rischia allagamenti (vedi foto nel topic climi freddi)..
Posso solo immaginarli
Per baulatura tu intendi la realizzazione di canali di sgrondo a mezzo aratro lateralmente ai passaggi pedonali giusto ? (io nell’ottica di dare una certa pendenza laterale al terreno ho fatto 2 anni di aratura a colmare ma una vera e propria baulatura su tre metri e mezzo non è configurabile).