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Re: Inizio nuovo allevamento

26/09/2014, 13:53

Ai tempi vendetti la produzione di segale a un commerciante senza avere nulla (P.IVA e iscr.CCIAA) e costui emise autofattura (circa 600 mila lire).
io ero un quisque de populo apparso dal nulla.

sono passati quasi 20 anni, quindi la normativa non è piu' cosi' giusto? Tanto per farmi un po' d'ordine in testa anche io..

Re: Inizio nuovo allevamento

26/09/2014, 15:54

lumacosio ha scritto:Ai tempi vendetti la produzione di segale a un commerciante senza avere nulla (P.IVA e iscr.CCIAA) e costui emise autofattura (circa 600 mila lire).
io ero un quisque de populo apparso dal nulla.

sono passati quasi 20 anni, quindi la normativa non è piu' cosi' giusto? Tanto per farmi un po' d'ordine in testa anche io..


Quella secondo me era qualificabile come una vendita occasionale effettuata da un privato ad un' azienda e come tale esentata dal pagamento dell' IVA .
In questo caso però avresti dovuto emettere tu la ricevuta non rientrando l'operazione nel campo dell' autofatturazione.
L'istituzione di questo regime speciale per gli imprenditori agricoli è del 2006 (L.286/2006 art. 4).

Jason115 ha scritto:comunque oggi ho ripreso le misure per i recinti e riesco a metterne un altro da 2,00 x 37,00 mt .
Che ne dite con 4 recinti ( due 3,50 x 33,00 mt - uno 3,00 x 37,00 mt - uno 2,00x 37,00 ) puo uscire fuori una buona produzione ???


Secondo me un recinto di due metri è un pò troppo stretto, devi considerare che i campi periodicamente vanno lavorati, a volte anche profondamente ( il tipo di lavorazione è variabile a seconda del tipo di terreno ma secondo me non ci si può limitare a passare solo il motocoltivatore o la motozappa tutti gli anni). Molto poi dipende dai mezzi che hai.
La cosa migliore comunque sarebbe dividere l'appezzamento nel modo più regolare possibile.

Su questo punto però lascio la parola ai più esperti di me in ambito elicicolo (io sono ancora in fase di lavori preliminari ).

Re: Inizio nuovo allevamento

26/09/2014, 16:39

Lo avevo pensato anche io solo che il terreno che ho a disposizione è diviso in due , una parte che è larga 10mt in cuoi riesco a farci stare due recinti da 3,50 mt e l'altra che solamente 7 mt e l'unica soluzione è quella !!! Posso arrivare a un massimo di 2,50mt per quello è l'altro da 3 mt !

Re: Inizio nuovo allevamento

26/09/2014, 16:40

Per lavorazione profonda te cosa intendi ?

Re: Inizio nuovo allevamento

26/09/2014, 21:02

Intendo che ogni paio d'anni (alla bisogna e a seconda del terreno) o dai una ripuntata o una vangata...insomma lavorazioni da 40-50 cm ...non credo si possa sempre e solo fresare con il motocoltivatore altrimenti fai solo crosta con conseguente scarso attecchimento delle colture che andrai a seminare.....

Re: Inizio nuovo allevamento

26/09/2014, 21:55

A ok ma per quello nn c'è probblema perché i miei suoceri hanno un trattorino fantastico che fresa di brutta maniera :D infatti tra un mesetto freseremo il terreno con quello per poi a marzo iniziare tutto il ciclo di concimaZione disinfesta mento e poi di semina ! Il mio dubbio era se un recinto di 2 mt / 2,50 andasse comunque bene per l'allevamento

Re: Inizio nuovo allevamento

26/09/2014, 21:58

quindi spiegami anche questa: se io, fiscalmente polacco, compro da un privato italiano un qualunque articolo, posso farlo con un contratto tra e parti che specifichi natura, quantita' e valore dei beni.
questo contratto va in contabilita' ordinaria. Tutto ovviamente in POlonia.
il privato italiano a questo punto con cosa si trova in mano? Paradossalmente non mi risulta ci sia una soglia di valore dei beni oggetto di vendita che ti facciano passare di categoria di ufficio (da privato a azienda), sempre in ordine alla mia posizione di acquirente, quindi il problema è tutto del venditore..

sono in possesso di un contratto simile stipulato ta un mio amico polacco che importa dalla Romania oggetti lignei e ceramici fatti da gente che quasi quasi firma con la X, quindi immagina a parlar loro di P.IVA, ma la stessa soluzione mi e' stata proposta per i formaggi italiani, quando li commercializzavo.


Tornando a parlare di lumache: questo progetto ha il difetto di dover fare praticamente il doppio della recinzione perimetrale.
personalmente piu' che incasinarmi di passaggi e passaggini di servizio, che alla fine sono tare, farei un bel recinto largo 6 metri e chiuso milano.
se il terreno è sciolto fresare e dare una ripuntata a 40 con un motocoltivatore ben zavorrato non fa male anche se il turno potrebbe salire a 5 ann, su terreno pesante si, un paio d'anni o max 3 per romprere la suola male non fa, anzi..

Re: Inizio nuovo allevamento

27/09/2014, 12:52

Sulla fiscalità polacca non posso aiutarti molto ma per l’ Italia il discorso è questo: un privato può compiere occasionalmente attività commerciale (con o senza contratto scritto perché per i beni mobili non è prevista l’obbligatorietà di questa forma quindi la scelta di dargli questa veste o meno è rimessa all’apprezzamento delle parti) .

Queste operazioni sono fuori dal campo di applicazione dell’ IVA (DPR 633/72). Unico obbligo che è posto a carico del privato venditore è quello di rilasciare una ricevuta che indichi, quantità e tipologia dei beni venduti. Nella ricevuta (rilasciata in duplice copia) ovviamente si fa presente che si tratta di operazione occasionale (articolo 67 TUIR) ed esente da IVA (artt. 1,2,4,5 DPR 633/72.)

Per te Imprenditore acquirente l’acquisto costituisce una passività da portare in contabilità.

Al contrario per il privato venditore la vendita costituisce un’attività che dovrà essere dichiarata e tassata come tale (altri redditi dell’ UNICO).
Se il privato venditore rimane sotto la soglia dei 5000 € l’anno è esente anche dal pagamento delle altre imposte (IRPEF) se invece supera questo limite paga le aliquote previste.

Se poi l’attività non è occasionale ma presenta carattere di continuità (avendo riguardo alla quantità e importo delle transazioni effettuate dal privato ed alla sua organizzazione) il rischio che si corre in caso di accertamento fiscale è che l’Agenzia delle Entrate qualifichi l’attività non come occasionale ma come esercizio di impresa commerciale con le relative conseguenze del caso… (il troppo stroppia)

L’IVA visto che non è stata pagata tu imprenditore non la puoi compensare (IVA attiva/ IVA passiva) se però quel bene lo vai a rivendere essendo attività svolta nell’esercizio di impresa devi calcolarla e il giro ricomincia…...

Adesso complichiamoci ulteriormente la vita…..
Parlando di beni venduti all’interno della C.E. subentra il discorso sull’ IVA intracomunitaria (INTRASTAT che forse già conoscerai).

Riassunta in tre parole la faccenda funziona così (il ragionamento vale per tutta l’area di libero scambio della C.E. ):
se io imprenditore (italiano,francese,polacco) ho intenzione di effettuare operazioni di acquisto/vendita intracomunitaria ( si considerano tali le operazioni che abbiano ad oggetto un trasferimento fisico di un bene da un paese all’altro ) devo comunicare questo intento all’ufficio competente ( Agenzia delle Entrate per l’Italia) dichiarando anche il mio presunto volume di affari.

A questo punto vengo inserito in una banca dati internazionale e posso svolgere tranquillamente le mie operazioni (vendite acquisti) con altre aziende europee accreditate (archivio VIES )
http://www1.agenziaentrate.gov.it/servizi/vies/vies.htm" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank. (da qui si possono controllare le partite IVA degli stati C.E.).

Il principio è che l’IVA va assolta nello stato dove i beni sono destinati. Nella pratica succede che se io per esempio acquisto beni dalla Polonia, il venditore (tu) emette una fattura ad IVA 0%.
Io prendo questa fattura e me la porto in contabilità; successivamente procedo ad integrazione della stessa convertendo la valuta (Zloty/Euro) ed aggiungendo l’imposta secondo le regole italiane ( poniamo lumache quindi IVA al 10%). Stesso discorso a parti inverse se io vendo a te.

Non rientrano in questa categoria le operazioni in cui il cedente o il cessionario siano privati consumatori quindi nel caso tu fossi un privato l’ IVA andrebbe assolta nel paese di origine cioè la Polonia.

Quindi tornando al discorso acquisto di formaggi in Italia e conseguente vendita degli stessi in Polonia se tu compravi da privati italiani l’IVA dovevi assolverla in Italia (quindi IVA non imponibile e niente INTRASTAT, fisco polacco per quanto riguarda la vendita dei suddetti formaggi in Polonia).
Se compravi da aziende agricole l’IVA dovevi assolverla in Polonia seguendo le regole dell' IVA intracomunitaria che ti ho descritto.
In entrambi i casi mi sembra che cascavi bene.
Il discorso IVA intracomunitaria ovviamente vale anche per i rapporti Polonia/Romania.

Mi sà che siamo andati off- topic di brutto…..scusate. :roll:

Jason115 ha scritto:A ok ma per quello nn c'è probblema perché i miei suoceri hanno un trattorino fantastico che fresa di brutta maniera :D infatti tra un mesetto freseremo il terreno con quello per poi a marzo iniziare tutto il ciclo di concimaZione disinfesta mento e poi di semina ! Il mio dubbio era se un recinto di 2 mt / 2,50 andasse comunque bene per l'allevamento


Dovresti fare analizzare il terreno… personalmente con terreno abbastanza pesante la lavorazione che ho fatto è stata di aratura a 50 in preparazione delle lumache (cosa che faccio raramente perché per le orticole faccio doppio strato 35+70 aratura/ripuntatura mentre per le foraggere ripuntatura a 60 e fresatura con fresa medio-pesante).
Per le recinzioni sono d’accordo con lumacosio almeno togli le tare anche se non risolvi il problema della recinzione perimetrale se il terreno è diviso in due parti.

Re: Inizio nuovo allevamento

27/09/2014, 13:31

effettivamente abbiamo un po' divagato. :oops:

comunque nemmeno piu' di tanto, perche' dall'Italia ho avuto proposte di natura fiscale quantomeno stravaganti e meglio una parola in piu' e le terga parate che una in meno e il sedere che brucia...


e di nuovo ritornando a bomba, io consiglio vivamente di baulare i recinti, se l'allevamento e' in piano e rischia allagamenti (vedi foto nel topic climi freddi)..

Re: Inizio nuovo allevamento

27/09/2014, 14:00

Ragazzi risolto tutto ho parlato con il commercialista e praticamente Apro un partita iva e faccio una società semplice e di tasse ne pago veramente poche !!!! Tornando L discorso allevamento da noi nn si rischia l'allargamento dove ho il terreno in questone l'unico problema è che dovrò fare due recinto perimetrali perché purtroppo il mio terreno è diviso in 2 parti e sarà l'unica soluzione !!! Il terreno nn è particolarmente pesante parlando con i miei suoceri mi hanno detto che con la motozappa loro arrivano fino a 50 cm ( hanno sempre piantato pomodori e fagiolini ) un favore che vi chiedo è se mi potreste spiegare in dettaglio la preparazione del terreno fino all'inserimento delle lumache ! ( per un neofita come me )
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