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Re: il mercato elicicolo un vero problema

28/06/2015, 9:53

si che si vendono, ma sarebbe ora di scendere dalle nuvole e non cercare sempre di arrivare al "via" senza passare per la prigione..

con mezzo ettaro un reddito ce l'hai, anche con 2500 metri ce l'hai, ma per il costo della vita italiano, specie al nord, e' un reddito da fame nera. dipende da cosa si vuole ottenere.

inoltre nei conteggi presentati si parla di un terzo di ettaro circa.

Re: il mercato elicicolo un vero problema

28/06/2015, 12:58

io vivo in sicilia :lol:

Re: il mercato elicicolo un vero problema

29/06/2015, 11:50

Ciao a tutti,
anche io sto pensando seriamente di allevare lumache, ,
abito come ghebre nel sud Sardegna, e sto cercando di valutare tutti gli aspetti,
da quello dell'impegno/tempo che ci vuole, a come vendere il prodotto una volta raccolto,
come moltissimi prodotti alimentari e non se importati a chi li compra per rivenderli sono molto convenienti,
cioè il costo della vita dove vengono prodotti e nettamente più basso del nostro e quindi hanno un costo di produzione tre volte inferiore che in Italia, detto questo dovremmo stare fermi e non fare nulla :geek: :geek: :geek:
ma noi dobbiamo puntare sulla QUALITA', sembrano belle parole ma è cosi, i prodotti italiani, sopratutto quelli alimentari gli altri se li SOGNANO, :idea: quelli sardi lo stesso.
E' vero anche che la lumaca da gastronomia non è un prodotto tipico sardo, ma possiamo fare in modo che allevato in un certo modo, e grazie alla nostra terra, al clima etc. diventi qualitativamente superiore a quellO di importazione.
Bisogna avere fiducia in noi stessi e nelle nostre capacità, e ve lo dice uno che dopo 25 anni di lavoro si ritrova a dover scegliere cosa fare da grande.......il fatto è che sono già grande... :roll: ;) .
Un'altra cosa importante secondo me, come si fa in questo forum, è che bisogna confrontarsi, condividere collaborare, non avere paura che l'altro ci rubi una idea che ci sembra importante per migliorare, che il nostro è solo nostro e di nessun'altro, e noi sardi siamo purtroppo maestri in questo, ma pensare che tutti noi condividendo e collaborando, diamo un piccolo contributo per migliorarci e per raggiungere insieme degli obbiettivi, che ogni idea condivisa è PREZIOSA per noi e per gli altri, solo cosi si può andare dai cosidetti grossisti e fare noi la trattativa non loro.....
Scusate lo sfogo ;) ;)

Re: il mercato elicicolo un vero problema

29/06/2015, 13:38

discorso a doppio taglio, per una nazione che campa di export, sopra tutto sull'agroalimentare, specie se ti dico che trovi eov 100 % italiano a 3 euro, o pasta che manco per i cani. dopo un'esperienza diretta di importazione dall'Italia di prodotti tipici posso scrivere fino a stasera..

e poi sarebbe anche ora di piantarla li col discorso che ''ce l'hanno duro solo gli italiani''.. La qualita' e la non qualita' ci sono ovunque, la differenza la fanno la passione e l'onesta' di chi produce, qualunque lingua parli.. o vogliamo andare a vedere quanti e quali sono stati gli scandali e le truffe sull'agroalimentare tricolore o sull'agropirateria autolesionistica nostrana o sulle discariche (di cui tutti sanno e sapevano e hanno taciuto compresi i cittadini che adesso si strappano le vesti e gridano come cani idrofobi) nelle zone di eccellenza?

Se parliamo di chiocciole voi avete il clima favorevole e la tradizione culinaria che permette la politica km 0 e la vendita diretta, noi la manodopera e il costo della terra favorevole. Stop.
il resto e' marketing, peraltro sovente improntato all'insinuare ad arte dubbi al consumatore...

Ah, la cucina italiana gli altri non riescono neppure a sognarsela, non ci arrivano..

Re: il mercato elicicolo un vero problema

29/06/2015, 16:35

Sono contento che la discussione sta prendendo quota e si stanno analizzando tutti gli aspetti con realismo senza tralasciare nulla al caso ;inoltre sono doppiamente contento che anche vicino a me ce chi sta pensando di prendere questa strada che , come me si ritrova dopo i 40 anni a doversi riinventare qualcosa per campare.
Da come ho potuto capire sino a questo punto e che la via piu facile per vendere il prodotto è appunto il conferiemento, ma per vivere diglitosamente bisogna avere almeno mezzo ettaro di allevamento e non essere regolarmemte iscritti ai coltivatori diretti ecc ecc,
L'aspetto qualità lo avevo valutato ed è un po ciò che Cherasco va a rivendicare , ma le normative in materia allo stato attuale portano ad avere prodotti importati senza nessun controllo allo stesso livello di prodotti italiani allevati con tutti i criteri e lutente medio che va ad aquisstare il prodotto non nota la differenza , Aimè.

Re: il mercato elicicolo un vero problema

29/06/2015, 17:03

ma il 1.2kg a metro di verde è riferito per la muller o maxima?? :roll: :roll:

Re: il mercato elicicolo un vero problema

29/06/2015, 17:31

ghebre ha scritto:per vivere diglitosamente bisogna avere almeno mezzo ettaro di allevamento e non essere regolarmemte iscritti ai coltivatori diretti

io non so com'è il costo della vita in Sardegna... ma più che vivere dignitosamente con mezzo ettaro forse forse riesci ad arrivare all'anno prossimo... ma forse eh

Re: il mercato elicicolo un vero problema

29/06/2015, 17:49

appunto..

non capisco dove siano sti misteri: 5000 metri effettivi di allevamento x 1,2 (supponiamo) fa 6000 kg.

a 4 euro (50 cent se ne vanno di trasporti al conferitore) fa 24000 euro, o no? facciamo un 40% realisticamente di marginalita' contando un 4-5000 di spese previdenziali e associative?

fa 9600 euro.

9600 euro facciamoli diventare 10, ma anche 12000 perche' a aiutare sono venuti il cugino e il cognato e non hanno voluto niente? fanno tra gli 8500 e i 1000 al mese.

ognuno di voi fa la spesa e sa cosa costa vivere, ha la macchina e sa cosa costa mantenerla.

allora io vedo che mio fratello con 1100 euro in busta a Novara campa bene fin che vive coi miei genitori e le spese fisse si dividono tra uno stipendio e 2 pensioni, voleva andare da solo e ci ha ben ripensato.

quindi la morale e' che se uno deve metterci il capitale per iniziare, lavorarci a tempo pieno e con i ritmi che un'attivita' agricola/zootecnica impone, rischiare il capitale per prendere quel che prende in fabbrica non ha senso.
sempre che il capitale da rischiare ci sia.

se poi uno non ha altra soluzione dal punto di vista dell'impiego, lo vuol fare come scelta di vita, ha i suoi personalissimi motivi e le sue convinzioni, ben venga. i conti, a mia opinione modestissima e discutibilissima son sopra esposti..

Ovviamente nell'ipotesi di conferimento all'ingrosso, se poi uno riesce a percentuali via via maggiori conferire al dettaglio, pur dovendo assumersi oneri di stoccaggio, packaging, burocrazie varie, ecc. i conti sono piu' favorevoli, ed e' l'unico modo per stare in piedi con appezzamenti tra 0,50 e 8-10.000 metri in Italia.

A meno altrettanto ovviamente di aziende ad indirizzo misto, in cui l'elicicoltura non e' la sola attivita' che concorre alla formazione del reddito..

Re: il mercato elicicolo un vero problema

29/06/2015, 18:04

inoltre:

il kilo e 2 e' da considerarsi teorico, puo' essere un anno di piu' un anno di meno..
Personalmente penso che sia sempre da farsi una media in 3 o meglio ancora 5 anni per una vera valutazione.

da mettere sulla bilancia che i primi 2 anni saranno a reddito modestissimo o in perdita per gli inevitabili errori di inesperienza, e che per queste evenienze ci vuole una scorta di capitale o un reddito alternativo..

Re: il mercato elicicolo un vero problema

29/06/2015, 18:07

buttali via 24000 euro lordi in NERO... io non so da voi , ma da me ci vivrei bene... diverso è il discorso come giustamente fa lumacosio ove uno regolare si vede decurtato il 40 o forse anche 50% di tasse varie.
Kjeldhor ha scritto:
ghebre ha scritto:per vivere diglitosamente bisogna avere almeno mezzo ettaro di allevamento e non essere regolarmemte iscritti ai coltivatori diretti

io non so com'è il costo della vita in Sardegna... ma più che vivere dignitosamente con mezzo ettaro forse forse riesci ad arrivare all'anno prossimo... ma forse eh
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