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Elicocoltura BIO: normative e regolamenti .... 
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Ciao a tutti,

Cercando di contribuire a questo forum in merito al tema in oggetto che è stato citato in molteplici post degli iscritti, vi allego due documenti scaricati dal sito del Sistema d'Informazione Nazionale sull'Agricoltura Biologica ( http://www.sinab.it" target="_blank" target="_blank 0) .

Spero facciano un po' di chiarezza e possano "dirimere" alcune interpretazioni soggettive :D

Alla prossima


Allegati:
Norma nazionale di Elicicoltura biologica_0.pdf [254.5 KiB]
Scaricato 256 volte
Nota n. 39857 del 29 maggio 2015_0.pdf [138.83 KiB]
Scaricato 195 volte

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20/01/2016, 21:35
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Gli allegati confermano la mia tesi: il biologico non ammette diserbanti, insetticidi e similia.


e tutto il resto sulle operazioni di marketing va di conseguenza

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...ma poi al punto C9: "è obbligatorio un vuoto sanitario di almeno 4 mesi ogni due cicli"...qualcuno sa o ha capito a che si riferisce la norma?


21/01/2016, 19:25
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TreRocce ha scritto:
...ma poi al punto C9: "è obbligatorio un vuoto sanitario di almeno 4 mesi ogni due cicli"...qualcuno sa o ha capito a che si riferisce la norma?


Ciao, secondo me ipotizzano una "rotazione" sui recinti in modo che alterni la produzione lasciando libero per una campagna quel pezzo di terra.
Certo che così facendo obbligano ad avere appezzamenti di terreno molto grandi o in alternativa a ridurre la superficie coltivata normalmenteo, in alternativa ancora ad avere un terreno di "scorta" nel quale appoggiare la coltivazione per 2 anni in attesa di riprenderla nel precendente ...
Boh, la mia ha voluto essere solo una opinione .....

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21/01/2016, 20:06
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penso riferisca all'ipotesi di fare un allevamento a ciclo continuo (raccolta/fresatura/semina/riproduzione) dove il clima lo permette, quindi nell'ipotesi di due cicli di 8 mesi dopo devi staccare 4 per un vuoto sanitario.


Certo che una roba del genere, ammesso che sia logico farla, sarebbe un allevamento biologico intensivo continuo.

Con scappellamento a destra e il fischio, per dirla alla Tognazzi..

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21/01/2016, 21:25
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appunto! non lo volevo dire, ma se è proprio così, mi sembra una vera cappellata rendere obbligatorio uno stop sanitario di 4 mesi sui campi. per chi fa il ciclo biologico naturale all'aperto, compreso svernamento, non esiste una stasi di 4 mesi sugli appezzamenti. ti obbligherebbe a duplicare l'estensione dell'allevamento per fare una rotazione dei recinti lasciandone alcuni inutilizzati per un ciclo. è assurdo!!
quindi la norma si basa su un ciclo d'allevamento di 8 mesi, che è necessariamente realizzato con mangimi secchi oltre che con l'alimentazione fresca...e chi lo dice che sia "più biologico" della sola alimentazione verde?! di primo acchito non si penserebbe piuttosto il contrario?!
scusate, non vojo fare il dietrologista, e se dico una kakkiata sono ovviamente pronto a sentire la vostra, ma non sarà il solito "regalo" alle ditte (lobby) produttrici???!!! Quanti elicicoltori hanno così tanta terra e makkine per coltivarsi da soli le materie prime per prodursi un mangime bio? pokissimi, quasi nessuno. il che significa doverlo comprare fuori.
e poi perchè mi devi costringere a fare il ciclo di 8 mesi per avere il BIO?
Mah!!


22/01/2016, 14:34
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Sono norme fatte con "l'aiuto" dei cosiddetti "grandi"..... non so se avete letto che i locali, anche solo per la spurgatura devono avere: bagno - antibagno - e porte con maniglie antipanico...... perchè se le lumache si spaventano devono avere la possibilità di scappare. Come dicevo in un altro post.. capisco l'igene, che ovviamente deve essere massima, ma qui, a mio modesto parere si esagera, come sempre in Italia da un eccesso all'altro.


22/01/2016, 15:35
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lumacosio ha scritto:
Gli allegati confermano la mia tesi: il biologico non ammette diserbanti, insetticidi e similia.


e tutto il resto sulle operazioni di marketing va di conseguenza


secondo me si parla che negli spazi fuori dai recinti dove sono ammessi trattamenti repulsivi e del fatto che altri trattamenti devono essere fatti almeno 30 gg prima di introdurre gli animali nel parco (vds punto C4 a pag. 4) almeno questo è quello che ho capito io ....[ /color]



Mario59CT ha scritto:
..... non so se avete letto che i locali, anche solo per la spurgatura devono avere: bagno - antibagno - e porte con maniglie antipanico...... perchè se le lumache si spaventano devono avere la possibilità di scappare. Come dicevo in un altro post.. capisco l'igene, che ovviamente deve essere massima, ma qui, a mio modesto parere si esagera, come sempre in Italia da un eccesso all'altro.


[color=#FF00FF] scusa ma quello del bagno, antibagno e porte con maniglie dove lo hai letto??

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22/01/2016, 17:15
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La Lumaca Madonita ha scritto:

Ciao Mario, si è vero. Se ho capito bene sei di Catania, quindi dovrai fare riferimento al disciplinare che abbiamo scritto insieme all'ente vigilante sugli allevamenti di lumaca in Sicilia.
Deve essere un locale a norma come una normale attività commerciale (bagno, antibagno, pareti e pavimenti lavabili, porte antipanico e finestre con zanzariere).
Purtroppo è una prassi che serve per dare una regolamentazione ai molti allevamenti abusivi che sono nati nella regione. Peccato che non sia ancora stata recepita a livello nazionale..


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L'avevo sentito dire, e loro lo hanno confermato


22/01/2016, 17:40
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Punto C3 la lotta e' esclusivamente meccanica e biologica: ergo niente insetticidi o diuserbanti, a prescindere da dove li usi.

Altrimenti non avrebbe senso neppure la richiesta di siepi per contrastare la deriva dai vicini, per esempio, che e' citata al punto C5

Inoltreal punto A1 si rimanda alle norme generali della produzione biologica per la globalita' della produzione, in cui non ci sono diserbanti e insetticidi come il largamente usato clorpirifos, di cui per inciso si ventila la dismissione. Quindi figurati te..

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22/01/2016, 18:05
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