Elicocoltura BIO: normative e regolamenti ....

francotoscano ha scritto:Il sistema incompleto o parziale si ha quando si immettono le chioccioline nei recinti e si vendono le stesse quando sono cresciute, mentre a ciclo biologico completo si intende quando si immettono chiocciole destinate a accoppiarsi e moltiplicarsi , vengono vendute quelle che nascono dai riproduttori e si sviluppano nel periodo di ingrasso

e quindi capisci che vocabolario di italiano alla mano l'aggettivo biologico e' usato a bella posta.. mi ripeto, biologico non e' sinonimo in se e per se di esente dall'uso di chimica, ma viene affiancato per darne l'illusione.

io allevo a ciclo parziale, tu completo. ma sono cicli biologici di una animale in entrambi i casi. e se togli la parola biologico il discorso fila lo stesso..

è chiaro che la parola biologico viene messa li ad hoc.

Io pure per descrivere l'allevamento spesso dico/scrivo a ciclo biologico completo. Un pò perchè l'ho letto da altre parti e per abitudine e un pò, si, per sottolineare (erroneamente ma in buona fede) che si tratta un l'allevamento all'aperto, il più naturale possibile che più si avvicina ad un ciclo in natura a dispetto degli allevamenti intensivi al chiuso e/o con alimentazione con solo farine.

Ovviamente può ingannare ma comunque è italiano.

Allevamento a ciclo biologico completo non è un allevamento biologico.

Io a parte la calciocianamide non ho mai dato nulla nè per insetti nè per infestanti. Potrei farmi certificare biologico e mi sono informato anche. Solo che mi costa 1000 euro/anno e il gioco non vale la candela.

la provenienza e' ininfluente al fine del discorso... altrimenti io potrei tirar fuori che l'unico allevamento certificato che conosco e' polacco (che non preclude ve ne possano essere altri)..

il fatto che si giochi con le parole lo dimostra anche l'aggettivo intensivo. il metodo italiano e' parimenti intensivo, pur essendo all'aperto, e presenta guarda il caso, come tutti gli allevamenti intensivi, un rischio biologico.

ovvero un rischio per la salute di un essere vivente.

"Ovviamente può ingannare ma comunque è italiano. "

non intendevo la provenienza ma la lingua. Può ingannare ma solo per chi non legge bene.

Infatti ho specificato "intensivi al chiuso". Il rischio biologico è inferiore rispetto a quelli al chiuso.

Ad oggi l'allevamento che più si avvicina ad una condizione naturale del ciclo vitale della lumaca è quello all'aperto con alimentazione a verde e con densità non troppo elevate.

Udaca ha scritto:"Ovviamente può ingannare ma comunque è italiano. "

non intendevo la provenienza ma la lingua. Può ingannare ma solo per chi non legge bene.

scusa, avevo inteso la solita litania del made in Italy, non la lingua. resta che leggere bene o no, l'accezione comune associa il biologico al sano e naturale, e i consumatori che si informano sono in percentuale risibile.

Udaca ha scritto:Infatti ho specificato "intensivi al chiuso". Il rischio biologico è inferiore rispetto a quelli al chiuso.

Ad oggi l'allevamento che più si avvicina ad una condizione naturale del ciclo vitale della lumaca è quello all'aperto con alimentazione a verde e con densità non troppo elevate.

Secondo me non piu' di tanto.. se ti parte una batteriosi nei recinti puoi solo distruggerli, in un capannone potresti intervenire in taluni casi.. anche ammettendo parità di concentrazione. sto ragionando in astratto adesso perche' un allevamento al chiuso non lo ho mai visitato, se non i miei 2 mesi di riproduzione.

io sono dell'idea che la lumaca sia naturalmente onnivora, non erbivora. le ho viste in mezzo al verde fresco mangiarsi le deiezioni di una gallina che mi e' scappata nei recinti e spolparsi un topolino.. poi possiamo parlare del gusto delle carni e tutto cio', entrando nel campo della zootecnia da reddito, ma di natura ci sono aspetti che a volte meritano qualche riflessione.