Salve, da un bel pò mi interesso e tento di avviare un allevamento, ma non riesco a trovare un terreno idoneo, anche in termini di costo. Sicuramente qlc si ricorda di me, vedi Lumacosio e Lumacosia(cosi nessuno dei due si ingelosisce(post precedente ) . Adesso la mia domanda è un'altra: mi sto interessando anche di biologico, ho fatto un corso di agricoltura sinergica, ma essendo che, per preparare il terreno, si devono usare prodotti chimici per le erbacce e limacce, le lumache si possono considerare biologiche?? Non mi dite che dopo un pò tutto sparisce, non credo sia così, qualcosa rimane sempre e comunque. Essendo contrario a qualunque prodotto chimico, è sempre e comunque indispensabile il loro utilizzo? O vale la pena rischiare una percentuale X di produzione ma avere un biologico al 100%? Grazie
so dell`esistenza di prodotti o trattamenti bio, ma non sono ferrata in materia...Rik aveva scritto qualcosa al riguardo Sono cmq dell`idea che il consumatore abbia troppa confusione in testa e non sappia apprezzare la sottile differenza tra prodotto biologico naturale e prodotto biologico certificato.
Mi permetto solo di fare questa considerazione: gia` ottenere un risultato economicamente accettabile e` difficile, improponibile e` tollerare gasteropodi esterni od erbacce.
Questa critica nasce da un`esperienza personale, odio sopprimere inutilmente gli animali o strappare le piante e quando lo scorso anno vedevo lumacosio combattere contro le limacce non ero affatto contenta....risultato, questa primavera abbiamo sfamato una marea gasteropodi, ma solo una piccola parte era costituita da H. Aspersa. La loro maggior resistenza alle avversita` ambientali e superiore fertilita`, rende limacce ed altre chiocciole temibili avversari. Qualsiasi trattamento tu scegli di adottare deve essere ripetibile negli anni, poiche` se e` vero che un terreno lavorato diventa sempre piu` ''pulito'' (sempre meno erbacce e animali che creano competizione), dalla parte opposta stiamo parlando di allevamenti aperti dove sementi estranee possono essere portate dal vento o dall`acqua di irrigazione, limacce possono superare la tua barriera perimetrale....
resta poi anche un problema di commercializzazione del prodotto con riconoscimento del marchio...
sono poco ferrato in materia specifica, ma mi sembra di ricordare che si parlasse di biologico certificabile con concentrazione di animali al metro quadro molto basse che comunque, se rispettate, avebbero reso antieconomica l'impresa, al di la' delle considerazioni personali sulla chimica e il suo impiego.
Riguardo alle tue considerazioni personali sono in linea di principio d'accordo, ma ricordiamoci che per prima cosa i presidi fitosanitari sono, per l'agricoltore in generale, un costo. se ci fossero alternative tecniche altrettanto efficaci ed attuabili, ovvero un vero mercato organico e remunerativo del prodotto eco, l'uso della chimica si estinguerebbe per legge di mercato, prima ancora che per via legislativa (eventuale).
Non sono d'accordo, ma qui si aprirebbero altri scenari e altre discussioni. I presidi fitosanitari è vero che sono un costo, ma sono stati resi necessari, diciamo quasi imposti, da certe multinazionali, che ci hanno "guidato" in allevamenti e agricoltutura, esasperatamente intensive. Un terreno coltivato intensivamente, ad esempio a Cavoli, è ovvio che sarà più facilmente attaccato dalle cavolaie e da altri parassiti e malattie. Ma se cerchiamo di mantenere una biodiversità di piante, lavoriamo poco il terreno e lo manteniamo coperto con pacciamatura (tipo sottobosco) in poco tempo, magari non avremo bisogno di avvelenare tutto(agricoltura sinergica). Ripeto qui entriamo in altre discussioni, non semplici in questo contesto e comunque non so se e come, eventualmente applicabili all'elicicoltura, anche per la mia inesperienza
sarebbe invece interessante approfondire, anche in relazione all'elicicoltura.
Mario59CT ha scritto:I presidi fitosanitari è vero che sono un costo, ma sono stati resi necessari, diciamo quasi imposti, da certe multinazionali, che ci hanno "guidato" in allevamenti e agricoltutura, esasperatamente intensive.
se guardi bene le nostre opinioni non sono distanti, anzi potrebbero leggersi come concatenate, o addirittura una conseguenza dell'altra e viceversa.
Si sarebbe interessante approfondire, ma qui non sarebbe semplice, poi bisognerebbe avere tempo spazio e qualche euro da investire per fare quanche prova o esperiemento. La mia idea è provare qualcosa del genere comunque. Se sai o hai qualche notizia del genere, fammi un cenno. Non abbandoniamo questo post, cerchiamo di tenerlo vivo.
Il «Nemaslug» è ammesso in agricoltura biologica e viene commercializzato in Italia da Intrachem Bio Italia Via XXV Aprile, 44 - 24050 Grassobbio-Bergamo
girovagando in rete qualche tempo fa, ho trovato questo, poi non ho approfondito più di tanto, adesso che sono riuscito a trovare il terreno ricomincerò a documentarmi, anche a me interessa riuscire ad usare il meno possibile di chimica....
Per quello che ne so le lumache anche se si includono nella reg. europea 834\2007 non ci sono dettagliate regole per il loro allevamento, quindi si aspettano chiarificazioni ancora per poter essere nel futuro certificate. Le lumache a ciclo biologico non a niente a che fare con la certificazione del prodotto finale come biologico, e molti fanno confondere il cliente apposta per dersificare il loro prodotto dalla concorrenza ma alla fine non hanno nessuna certificazione valida.