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CHERASCO VS MADONITA : Facciamo un confronto costruttivo
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lumacosio
Iscritto il: 05/02/2014, 22:35 Messaggi: 2804 Località: Żyznów (Polonia) Oleggio Castello (Novara)
Formazione: geometra sulla carta, agricolo nei fatti
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quoto dannyb.
i recinti elettrici vanno fin che vanno. nel nostro impianto avevamo anche il problema delle limacce rosse che tentavano di entrare. con la loro bava molto piu' densa delle Helix facevano un ponte elettrico con la lamiera e la corrente andava a pallino..
il nostro recinto e' quello in foto: classica soluzione polacca, economica e pratica. devi essere molto efficiente con i topi e co. in quanto la barriera contro di loro e' paragonabile alla rete hdpe. la parete e' il telo da fragole, quel che costava meno..
il sentierino e' di 40 cm, ogni tanto taglio le foglie quando tentano di chiudere il passaggio.
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_________________ Non aver paura dei furbi , ma attento agli ignoranti.
Tutti crescono giocando coi trattori. I piu' fortunati non smettono mai
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10/07/2015, 12:59 |
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Mario59CT
Iscritto il: 25/11/2013, 13:07 Messaggi: 168 Località: Sicilia
Formazione: Perito Elettronico, Aspirante Elicicoltore
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lumacosio ha scritto: quoto dannyb.
i recinti elettrici vanno fin che vanno. nel nostro impianto avevamo anche il problema delle limacce rosse che tentavano di entrare. con la loro bava molto piu' densa delle Helix facevano un ponte elettrico con la lamiera e la corrente andava a pallino..
il nostro recinto e' quello in foto: classica soluzione polacca, economica e pratica. devi essere molto efficiente con i topi e co. in quanto la barriera contro di loro e' paragonabile alla rete hdpe. la parete e' il telo da fragole, quel che costava meno..
il sentierino e' di 40 cm, ogni tanto taglio le foglie quando tentano di chiudere il passaggio. Quindi se ho capito bene, la parte bassa della tua recinzione è in HDPE, che resiste ai topi, mentre la parte alta è più leggera?
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10/07/2015, 13:44 |
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lumacosio
Iscritto il: 05/02/2014, 22:35 Messaggi: 2804 Località: Żyznów (Polonia) Oleggio Castello (Novara)
Formazione: geometra sulla carta, agricolo nei fatti
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no sono 2 assi avvitate che formano una "L" con la tela nera fragole pinzata dentro e il grasso/sale spalmato nell'interno della "L".
con una buona derattizzazione topi per ora non si sono visti, solo 2 talpe, una gia' partita per altra destinazione, l'altra la raggiungera' a breve, tanto facendo solo ingrasso non e' che mi infastidiscano piu' di tanto..
cmq cerca sul forum che wildernessman aveva postato diverso materiale al riguardo.
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10/07/2015, 13:58 |
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grent83
Iscritto il: 15/08/2011, 9:10 Messaggi: 313 Località: catania
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ho fatto anche io cosi ma di quanto è il tuo allevamento lumacosio
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10/07/2015, 20:14 |
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lumacosio
Iscritto il: 05/02/2014, 22:35 Messaggi: 2804 Località: Żyznów (Polonia) Oleggio Castello (Novara)
Formazione: geometra sulla carta, agricolo nei fatti
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7000 metri in un'azienda di 5 ettari, che c'e' da ridere?
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11/07/2015, 10:51 |
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grent83
Iscritto il: 15/08/2011, 9:10 Messaggi: 313 Località: catania
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no dico che in questo modo si risparmia e si puo investire di piu avevo in mente di fare un recinto unico a i big dicono che nn va chissà perche
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11/07/2015, 12:01 |
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giorgiomanieri
Iscritto il: 19/04/2015, 20:18 Messaggi: 394 Località: Cagliari
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Mi inserisco nella discussione perchè ho una curiosità da togliermi. Nel caso del recinto unico nessuno ha optato per l'irrigazione con irrigatori a pieno campo? In modo da passare meno tubi per l'allevamento e agevolare anche i lavori di manutenzione durante lo sfalcio dell'erba. Chiedo da inesperto
_________________ Giorgio Manieri Amministratore | Karalis lumache soc. agricola
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14/07/2015, 20:17 |
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mrtribal
Iscritto il: 01/06/2015, 14:02 Messaggi: 37 Località: Roma
Formazione: Ingegnere Informatico
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Salve a tutti, stavo dando una lettura all'ultimo numero (luglio) del Giornale di Elicicoltura diretto da Giovanni Avagnina e mi sono imbattuto in un articolo intitolato "Elicicoltura Made in Italy". Alla fine dell'articolo si dice:
"La qualità del prodotto cresciuto lentamente con in prevalenza alimenti vegetali è inoltre molto alta, in grado di spuntare prezzi internazionali più forti e più sicuri dei prodotti 'gonfiati a mangime' e con bassa resa alla macellazione, perchè pieni d'acqua."
Cosa ne pensate? E' vero che la resa è più alta con il metodo cherasco? In Italia chi acquista (all'ingrosso o al dettaglio) dà peso a questo parametro per contrattare sul prezzo?
Da inesperto ritengo cruciale questo argomento: infatti, se la storia della resa e dei prezzi non fosse vera, non riuscirei a spiegarmi perchè tanti allevatori italiani utilizzano ancora il metodo cherasco senza integrazione di mangimi...
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14/07/2015, 22:29 |
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lumacosio
Iscritto il: 05/02/2014, 22:35 Messaggi: 2804 Località: Żyznów (Polonia) Oleggio Castello (Novara)
Formazione: geometra sulla carta, agricolo nei fatti
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Faccio qualche considerazione mia, peraltro sovente gia' fatte:
il discorso potrebbe essere valido tra un tutto verde e un tutto mangime, chi integra con quote basse ha risultati tendenti all'una o all'altra aspettativa di prodotto in base a quanto e' l'integrazione. cioe' se fa a verde integrato a secco o fa a secco integrando col verde.
il prodotto a 50% e oltre di mangime e', per prova diretta mia e di nostri clienti in alcuni confronti, diverso, ma comunque apprezzabile. resta da capire quanti riconoscono e apprezzano (e quindi pagano) il maggior costo a far solo a verde (costo essenzialmente di manodopera).
In Italia e altrove non e' diverso a mio avviso c'e' il settore horeca che guarda molto piu' frequentemente al prezzo e il commercio privato che guarda molto piu' alla provenienza e al marketing (presentazione, packaging, marchio made in Italy,ecc.)
Sulla resa per metro quadro per l'allevatore e' piu' bassa,coi Cheraschiani, per un semplice discorso matematico: oltre le 300 (ma sono gia' tante) lumachine all'ingrasso non puoi inserire, se no ti devastano la vegetazione in un attimo (oltre ad altre problematiche sanitarie e quant'altro), e dovendo quindi aspettare un anno intero con un inverno da trascorrersi in campo assisti a una percentuale di perdite per predazioni, selezione naturale operata dall'inverno, ecc.
per contro dall'altra parte (mangime) puoi avere clienti che sentono la differenza (noi ne abbiamo) e il costo del mangime, che sovente ha quotazioni molto alte.
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15/07/2015, 7:57 |
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Kjeldhor
Iscritto il: 25/02/2014, 11:47 Messaggi: 136 Località: Safi - Marocco
Formazione: Agrotecnico
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sulla resa non saprei (poi parliamo di resa di prodotto o resa di moneta?)
sul prezzo più alto sicuramente si, tieni presente che viviamo in un paese di allocchi che prendono prodotti BIO perchè sono "naturali" credendo che siano coltivati come li faceva mio bisnonno nel 1920. Si sente la differenza (come un po' tutte le cose che richiedono tempo, se le vuoi più veloci da qualche parte la coperta rimane un po' corta), ma credo che molti non siano in grado di percerpirla ma pagherebbero comunque di più per poter dire "ma quelle che mangio io sono naturali"
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15/07/2015, 9:30 |
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