Autorizzazioni e burocrazia

Salve a tutti,
mi presento sono Fausto BATTISTA e da qualche mese ho avviato per hobby un allevamento di lumache in Abruzzo, gentilmente qualcuno sa indicarmi cosa mi occorre per mettermi in regola con le "carte".

Al momento ho aperto partita iva agricola con volumi di affari sotto €7000.

Occorre iscrizione camera di commercio?
Occorre presentare SCIA al comune?
Infine per il trasporto dall'allevamento al magazzino per la spurgatura cosa occorre??

Grazie mille

http://www.forumdiagraria.org/post789627.html?hilit=scia#p789627

Grazie mille lumacoscio

È possibile avere anche fac simile delle scia

cerca in rete con google o simili, o alla peggio vai in comune direttamente.


io non ne ho mai viste, qui e' piu' semplice, tipo che scrivi su un foglio bianco che inizi ad allevare su tot metri quadrati, spedisci all'ispettorato veterinario, loro vengono a vedere i requisiti minimi per l'allevamento e se sei a posto finisce li.

Passaggi:
1) Registrazione in Camera di Commercio
2) Inizio attività in Camera di Commercio
3) Presentazione DUAAP al Comune di riferimento (contestuale al punto 2)
4) Iscrizione previdenziale INPS (entro 30gg dall'avvio dell'attività)

Ovviamente ogni pratica ha dei corrispettivi diritti di segreteria da versare

In Sicilia, insieme all' Istituto zooprofilattico, abbiamo istituito una prassi molto semplice:

- Apertura partita iva
- Presentazione Scia al comune di residenza ed all'ufficio veterinario del posto
- Redazione manuale HACCP

Tutto qui. In tre "semplici" passi, puoi avviare l'impianto.

ma l'haccp e' obbligatorio se vendi prodotto agricolo?
a me risulta che serva solo per vendita diretta di prodotto che abbia subito una lavorazione, come se vendessi carote solo lavate.
cosi' come che uno se lo possa fare direttamente (se e' capace e se effettivamente serve)

Noi, almeno in Sicilia, l'abbiamo reso obbligatorio perchè è l'unico sistema di tracciabilità del prodotto, che attualmente, non viene fatto da nessuno!

L HACCP è un manuale di "Autocontrollo" che serve PRINCIPALMENTE all'allevatore! perchè se fatto come si deve, ti da la possibilità di risalire al lotto di produzione che puo aver avuto problemi e quindi di andare ad intervenire su quel lotto e non su tutta la produzione, inoltre puoi in qualsiasi momento dimostrare che controlli, che trattamenti, che pesticidi, che quantità, che esami hai fatto al tuo prodotto..

Lo so che per il 99% sembra una pazzia, ma ci stiamo battendo anche a livello nazionale per far diventare legge questo processo che PRIMA garantisce noi allevatori, e poi anche il cliente finale che ha la certezza della qualità!

Purtroppo qui si sta sempre andando a puntare alla quantità che alla qualità con sistemi a batteria a mò dio polli e molti non capiscono che nel 2015 vale la qualità non la quantità..

guarda che come importatori e distributori di eccellenze alimentari italiane noi di pacchetti haccp ne avevamo 3 contamporanei ed indipendenti.
pero' come elicioltori, e anche cerealicoltori, ed orticoltori, nonostente la vendita diretta, non abbiamo l'obbligo.
e lo stesso e' in tutta europa, con qualche variegatura a livello nazionale.

volevo solo sottolineare che non sia obbligo di legge, poi gia' 15 anni fa con i vitelli avevamo un libro simil-haccp volontario per le nostre verifiche interne

LaLumacaMadonita ha scritto:inoltre puoi in qualsiasi momento dimostrare che controlli, che trattamenti, che pesticidi, che quantità, che esami hai fatto al tuo prodotto..

questo in Polonia e' obbligo a prescindere.. curioso che non lo sia da voi.. non c'era un quaderno di campagna da tenere o simile?

LaLumacaMadonita ha scritto:Purtroppo qui si sta sempre andando a puntare alla quantità che alla qualità con sistemi a batteria a mò dio polli e molti non capiscono che nel 2015 vale la qualità non la quantità..

io stando fuori ho la sensazione che invece si stia puntando a fare anche una discreta/buona qualita' dove costa meno farla e per questo si tende a lasciare tutto come sta, tanto le lumache, a differenza di vitelli o maiali, non hanno per ovvia impossibilita' una tracciabilita' univoca (orecchini, microchip, ecc)