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Allevamento pilota 
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Iscritto il: 15/09/2014, 12:50
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Buongiorno a tutti e sinceri complimenti per il forum ricco di spunti e contenuti tecnici veramente validi.
Sono titolare di un'azienda agrituristica di circa 12 ha che (per quanto riguarda l'attività agricola pura) si è dedicata fino ad oggi alla produzione di ortaggi e seminativi ed all'allevamento di animali (nello specifico cavalli ma questa è un'altra storia... :D ) al fine di diversificare gli investimenti e sostituire le colture meno redditizie con altre che garantiscano margini migliori recentemente mi sono interessato all' elicicoltura.
Venendo al dunque la mia intenzione sarebbe quella di realizzare un allevamento pilota di circa 1000 metri quadri per "tastare" il mercato e successivamente se le cose dovessero andare per il meglio procedere ad un incremento dello stesso fino a portarlo ad una dimensione massima di 5000 mq.
La parcella che avevo intenzione di allocare a questa produzione si trova su terreno pianeggiante privo di alberi, la composizione del terreno è prevalentemente argillosa ( tuttavia nelle precedenti coltivazioni non ho mai riscontrato ristagni). I fondi sono forniti di acqua proveniente dal consorzio di bonifica ( acqua di fiume quindi) da fine marzo a novembre. l'appezzamento dista 100m in linea d'aria dal mare con andamento climatico piuttosto mite (raramente si verificano gelate o comunque temperature al di sotto dello zero).

Mi rivolgo a voli elicicoltori esperti per conoscere la vostra opinione circa la fattibilità dell'investimento così dimensionato.
In particolare la mia scelta di partire con soli 5 recinti deriva dal fatto di verificare la possibilità di quanta richiesta di prodotto ci sia per la vendita diretta e quanta parte di produzione sia necessario destinare invece all'ingrosso (avendo comunque la possibilità di stipulare contratti aperti che lasciano quindi buoni spazi di manovra ma che creano nello stesso tempo una sorta di salvagente per chi inizia questa attività).

Ritenete che l'esperimento sia fattibile o al contrario troppo limitato per avere un quadro delle difficoltà operative di questo allevamento e delle reali prospettive del mercato ?

Da quello che ho capito buona parte del costo iniziale dell'investimento è assorbita dall'acquisto dei riproduttori...che caratteristiche dovrebbero avere questi soggetti rispetto ad una buona lumaca che normalmente viene indirizzata al mercato ? ( in parole povere è solo una questione di dimensioni e o c'è dell'altro ? :lol: )

A livello riproduttivo di resistenza di resa e di prezzo all'ingrosso che differenze ci sono tra la Helix Aspersa Muller e la Maxima ? quale delle due si adatta di più ad un allevamento costiero ?

Una volta venduta la produzione di un anno che tipo di lavorazioni fate per preparare i recinti per l'annata successiva ? vi limitate a passare la motozappa o fate lavorazioni più profonde per tenere il terreno aerato tipo vangatura o ripuntatura ?

Mi scuso per la lunghezza del post e ringrazio già da ora chi avrà la pazienza (e la voglia) di rispondermi.

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15/09/2014, 14:39
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ciao e benvenuto.. Di dove sei?

premesso che scriviamo e lavoriamo dal cuore dei Carpazi,quindi il mare manco col connocchiale, ma proviamo lo stesso a dare qualche opinione. :)

Secondo noi il problema maggiore ce lo puoi avere con la salinita' dell'acqua, che pero' dovresti avere risolto non usando acqua di pozzo, che potrebbe avere reflussi di salinita', col vento, che asciuga l'allevamento, aumentando i fabbisogni di irrigazione, magari coi gabbiani, che decidono di venire al ristorante "da Nicodemo", che si mangia bene...

noi abbiamo iniziato con 4 recinti su un migliaio di metri quadrati, onestamente per avere il polso sono un po' pochini, meglio partire con 6-8, pero' se gia' hai un reddito e questo e' un miglioramento ci puo' anche stare. Il mercato c'e', al momento tiene, e il problema e' avere la merce bella, buona e in tempi ragionevoli. Se decidi di usare il salvagente del servizio di ritiro basta che giri in rete di allevamenti e non solo che offrono i vari pacchetti ce ne sono diversi, ti consiglierei uno vicino, per limare i costi della logistica.

tra Muller e MAxima secondo me la differenza e' di collococazione al cliente. Entrambe le specie le ho viste allevate dappertutto con risultati paragonabili. Anche perche', parlando di climi freddi, qualcuno mi ha sconsigliato la prima, qualcun altro la seconda, quindi...

noi sta primavera abbiamo solo fresato col mitico Goldoni 9 cv...

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15/09/2014, 19:51
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Ti ringrazio Lumacosio (anche tua moglie ovviamente...non incorrerò nell'errore madornale commesso da altri utenti :lol: ) e vi faccio i miei complimenti ci vuole coraggio e a fare quello che fate dove lo fate ( una curiosità tutta mia...si mangiano le lumache in Polonia ? ) .

Tralasciando le divagazioni ed alla luce di quanto emerge...io ci provo.....

Per quanto riguarda il discorso vento ho disponibilità pressoché illimitata di acqua con ottima portata da marzo a novembre (6 atmosfere nei periodi di punta cioè quando tutti irrigano) quindi da quello che mi sembra di capire il problema è solo quello di calibrare le irrigazioni.

La qualità dell'acqua dovrebbe essere buona e non eccessivamente salina a giudicare dai residui e da come si è comportata sulle altre colture (il sale non dà fastidio solo alle lumache) ma visto che mi hai messo la pulce la farò analizzare per avere un quadro di massima.

Di gabbiani ne vedo ben pochi...sono tutti concentrati nelle zone portuali che distano qualche chilometro da dove ho l'azienda... parlando di uccelli però forse ho un nemico peggiore perchè ben più intelligente dei gabbiani cioè i corvi (per essere precisi Cornacchie Grigie). Ho una piccola popolazione concentrata in zona che arriva appena si muove foglia sui terreni ( ad ogni lavorazione per intenderci) vedrò quello che si può fare con dissuasori di vario genere.

Altro animale temibile ( ho letto che anche voi avete avuto di questi problemi ) sono i cinghiali. Da me ce ne sono in quantità (ovviamente tutti di ripopolamento..... 8-) ) e fanno bei danni soprattutto tra luglio e settembre perchè quando passano in grossi branchi arano il terreno meglio di un trivomere...
In ogni caso sono attrezzato con filo elettrico da cinghiale e spero che gradiscano più grano e mais che bieta e lumache :D.

Per quanto riguarda il discorso Maxima-Muller quindi voi le considerate equivalenti dal punto di vista della resa e velocità riproduttiva ? le avete testate tutte e due sul campo ?

Vi rifaccio la domanda sui riproduttori perchè su questo argomento sono proprio digiuno...ci sono aspetti salienti da considerare quando le selezionionate o tienete solo le lumache più grandi ?

Scusate se vi rompo ma vorrei muovermi nel modo più preciso possibile.....

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16/09/2014, 11:51
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Ah dimenticavo...vivo sulla costa chietina abruzzese (per la precisionela la città si chiama Lanciano ma l'azienda si trova in un paesino costiero qui vicino).

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16/09/2014, 12:00
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Non ci sono mai stato, ma ai tempi che furono (prima di essere condannato ai domiciliari comprando le vacche) avevamo in mente un giro sulla ferrovia sangritana, mi sembra sia giu' di li'...

Il mercato interno è poco attivo, manca la tradizione essenzialmente, ma si sta pian piano aprendo con il rientro degli emigrati che le hanno provate all'estero.

Il vento potresti, se possibile, mitigarlo con dei frangivento (alberature a crescita veloce, tipo la pawlonia tomentosa che va su veloce come e piu' del mais e con una buona radicatura). Onestamente penso che il discorso del volume di adacquamento sia direttamente collegato all'effetto che hai sul terreno (umido e non fango). Li devi solo regolarti, ma se hai precedenti in orticoltura mi sa che insegni te a me..

Guarda i corvidi, a memoria dei tempi italici, stavano via mettendone uno ogni tanto steso da un cacciatore su un palo, per gli altri uccelli spera che si accorgano delle chiocciole il piu' tardi possibile, che quando hanno imparato sono sempre li e si passano parola con una rapidita' da perpetua..
I cinghiali qui si sono fermati dal vicino, per la verita', solo qualche scavatina nel farro.. speriamo che duri..

no, abbiamo solo una qualita'. pero' siamo in costante collaborazione con un allevatore che le ha entrambe, gestite con lo stesso metodo nel medesimo terreno, opportunamente diviso, e i risultati di tempistica e incremento sono paragonabili. ti ripeto, devi valutare te dove e come collocare il prodotto.

sui riproduttori c'era una discussione dedicata: in sintesi ogni animale è un riproduttore, quelli venduti come tali dovrebbero essere i piu' belli morfologicamente, avere avuto un ottimo accrescimento, essere stati raccolti teoricamente prima di aver avuto un accoppiamento.

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16/09/2014, 13:00
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Roger...tutto chiaro, procederò al passaggio alla fase operativa nel prossimo periodo; se dovessi avere ulteriori assilli,dubbi ed incertezze mi permetterò di rompere ancora le scatole in questa sede...per il momento grazie tante Lumacosio/a.

P.S. colpito ed affondato...la sede centrale della ferrovia Adriatico Sangritana è proprio qui.....

à bientot avec les escargots (on espere)

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17/09/2014, 11:47
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