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lumacosio
Iscritto il: 05/02/2014, 22:35 Messaggi: 2804 Località: Żyznów (Polonia) Oleggio Castello (Novara)
Formazione: geometra sulla carta, agricolo nei fatti
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A questo punto per l'alimentazione di queste forse si potrebbe seminare e senza aspettare che cresce la vegetazione immetterle subito e dargli scarti e mangime nel frattempo. magari crescendo deporranno anche le uova anche se forse ormai troppo tardi.... dipende da quanto ti costa la verdura, sempre li il problema. puoi seminare a ottobre dei cavoli o del colza e a febbraio marzo avere un pascolo buono. o ripiegare sul mangime, ovvio. Udaca ha scritto: facendo 2 calcoli se per 1kg di lumache servono 0,8 kg di farine e se 1kg di lumache lo vendi a 5€ e 0,8kg di farina lo compri a 0.50€ diciamo che la spesa del mangime incide il 10% in italia dove il clima e' mediamente piu' mite io starei piu' basso in mangime e investirei di piu' in qualita' usando verde. una percentuale di mangime alta serve a forzare il tempo di crescita dove il clima e' difficile.
_________________ Non aver paura dei furbi , ma attento agli ignoranti.
Tutti crescono giocando coi trattori. I piu' fortunati non smettono mai
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14/11/2014, 10:46 |
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lumacosio
Iscritto il: 05/02/2014, 22:35 Messaggi: 2804 Località: Żyznów (Polonia) Oleggio Castello (Novara)
Formazione: geometra sulla carta, agricolo nei fatti
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lucaa82 ti faccio una risposta di un altro tipo:
qua gli allevatori concordano che dovendo usare questi quanitativi di mangime comprato a questi prezzi, dovendo ammortizzare una struttura piu' complessa, e dovendola gestire e manutenere, indicativamente con un prezzo all'ingrosso per la maxima di circa 3 euro al kilo porto franco e al netto dei ragazzi per la raccolta il margine di guadagno in percentuale e' del 40% circa.
le produzioni sono mediamente molto superiori, il prezzo e' sensibilmente inferiore, per vari motivi che si possono anche discutere. alla fine portando tutto in Italia, che e' quello che interessa a voi, i margini sono piu' o meno quelli li, confrontando con un metodo italiano, altrettanto valido peraltro, cambiano i vantaggi e gli svantaggi.
a mia opinione, decisiva e' la situazione dell'azienda singola su che metodo usare.
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Tutti crescono giocando coi trattori. I piu' fortunati non smettono mai
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14/11/2014, 10:54 |
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Udaca
Iscritto il: 05/11/2014, 13:12 Messaggi: 562 Località: Orte - Lazio
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Cita: dipende da quanto ti costa la verdura, sempre li il problema. puoi seminare a ottobre dei cavoli o del colza e a febbraio marzo avere un pascolo buono. o ripiegare sul mangime, ovvio. invece ritardare il più possibile l'immissione e anticipare il più possibile la semina? se è vero che gli mancano 2 mesi si possono portare a bordatura con solo vegetazione immettendole anche più tardi. Certo questo potrebbe far si che i costi per la conservazione/letargo in cella aumentano e probabilmente aumenta anche la mortalità....però pure che li metti a maggio 2 mesi di tempo per farli crescere solo con la vegetazione seminata li hai... Cita: in italia dove il clima e' mediamente piu' mite io starei piu' basso in mangime e investirei di piu' in qualita' usando verde. una percentuale di mangime alta serve a forzare il tempo di crescita dove il clima e' difficile. Si se possibile si. Infatti quello che farò è provare varie soluzione e studiare quella che si è rivelata migliore....anche per questo i primi anni come dici tu non si può avere subito il massimo della produzione. Ovviamente il mio intento è quello di dare il minor mangime possibile e cmunque sempre farine fatte da elementi semplice di vegetazione naturale. Domanda: Le uova deposte appena prima dell'inverno si schiudono o passano l'inverno sottoterra per schiudersi con la primavera? (un po come le tartarughe)
_________________ Chi semina, raccoglie!
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14/11/2014, 10:55 |
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lucaa82
Iscritto il: 08/02/2014, 15:30 Messaggi: 165 Località: brescia
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Per lumacosio Giusto, adesso abbiamo molti punti da ragionare avendo avuto anche costi teorici ... Ora spetta a noi tirare le conclusioni in base alle nostre capacita e alla azienda che creeremo (atrezzature, vendita, qualità, zona geografica ecc) Mi e stata molto d'aiuto questo dibattito
_________________ Non v'è diritto senza aver compiuto il proprio dovere
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14/11/2014, 11:13 |
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bilbetto
Iscritto il: 11/11/2014, 11:40 Messaggi: 114
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Ciao ragazzi,
ho letto attentamente questi ultimi post sull'alimentazione e tra l'altro mi sono organizzato per andare da lumacosio a fare una bella chiacchierata approfondita. Ritengo sia indispensabile basarsi sull'esperienza di chi sà il fatto suo, per poi adattarla alle proprie latitudini e microclimi. Io vado molto sul pratico e spero mi scuserete.
L'obiettivo di tutti è quello di produrre una buona carne, sana, e in tempi rapidi, fin qui non ci piove.
Per farlo non è possibile basarsi solo sui vegetali ed eventualmente carbonato di calcio, perchè la crescita dei soggetti si allungherebbe a 16/18 mesi in media (praticamente è il metodo Cherasco che è sicuramente quello più naturale). Se si vogliono accorciare i tempi è necessario integrare la crescita con mangimi miscelati (sfogliati di cereali e vegetali, vitamine, minerali, carbonato di calcio) in quantità tali da non pregiudicare la buona qualità della carne. I Madonita si sono posti proprio questo problema, perchè sfruttare l'intero appezzamento per riproduzione, da una parte e ingrasso, dall'altra, e ottenere una produzione dopo due anni o giù di lì è sicuramente meno remunerativo. Quindi hanno sperimentato la realizzazione di mangimi specifici che intergrino la parte vegetale con un 30% (secondo me è di più, ma non diciamolo a nessuno) da somministrare ai nostri piccoli amici a partire diciamo dalla schiusa delle uova di prima covata.
Se torniamo a pensare quale sia il nostro obiettivo, l'unico modo per poterlo raggiungere quindi sembra essere:
Alimentazione dei riproduttori immessi nei recinti, mediante vegetali presenti nel recinto e seminati precedentemente per questo scopo. Alla schiusa della prima covata, immissione mangime gradualmente, una giusta dose da consumare in una notte, aumentando progressivamente le quantità per star dietro all'aumento di dimensioni e di conseguenza della fame. Possibilmente, dopo "l'esplosione" di crescita iniziale, integrare con vegetali per evitare che la carne possa scadere in qualità (carote, girasoli, verdure e frutta in genere) mantenendo in questa fase la quota mangime non oltre il 30%. Questo fino alla raccolta.
Il mangime deve essere 100% naturale con eventuale aggiunta di minerali, vitamine e carbonato di calcio ... nient'altro. Sulle composizioni io mi fiderei inizialmente di chi lo ha sperimentato prima, fino a quando non si raggiunga la giusta conoscenza per sperimentare da soli le giuste percentuali.
A questo punto la raccolta dovrebbe essere buona e se, come detto da molti, alla chiusura della stagione, ci dovesse essere un gran numero di lumache non mature, vuol dire che dovremo dosare meglio il mangime nella stagione successiva, mentre per quella corrente dovremo provvedere al recupero di quanto possibile, alla buona conservazione per evitare una elevata percentuale di mortalità (normalmente potrebbe essere del 30% ma se vengono controllate e scartati i soggetti morti ogni 15 gg potrebbe essere anche molto meno) per l'immissione nei recinti nuovi. In sostanza bisognerebbe chiudere la stagione in ogni caso, per preparare terreni e semina per il ciclo successivo.
Lumacosio ha a disposizione una buona disponibilità di terra e attrezzature agricole e quindi può tranquillamente coltivare ciò che gli serve, ma per chi come me, ha a disposizione poco terreno (15000mq) se vuole utilizzare la stragrande maggioranza della sua superficie all'allevamento, deve per forza ricorrere ai mangimi che, seppur costosi, mi consentono si mettere a dimora più lumache e non investire in attrezzi e sementi più del necessario.
Attendo, come spero vostre considerazioni in merito.
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14/11/2014, 11:19 |
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lucaa82
Iscritto il: 08/02/2014, 15:30 Messaggi: 165 Località: brescia
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Il tuo ragionamento e giustissimo... Ogniuno deve fare i conti per casa propria Stara poi a te cercare di vendere il piu possibile a ristoranti, fruttivendoli ecc ( lascia perdere la bava di lumaca ed il caviale o fatto un corso ed e tutto ancora in alto mare e controproducente tipo il caviale sa di terra ed corta conservazione, il principio della bava e minimo in un litro emesso non ci sono tutele sulla bava che indichi il principio attivo e poi arriva tutto dal sud america a prezzi bassi per via della manodopera) A tuo vantaggio hai clima piu mite ma piu problemi di estivazione in confronto a dove abito, avendo tempi piu ristretti io adottero il metodo climi freddi e quindi immettero le lumachine in primavera in una vegetazione non BAVATA e quindi piu appetibile Se fossi in te valuterei la riproduzione al chiuso tanto a roma non avrai tanto da riscaldare le immetti in aprile fuori pericolo estivazione e vegetazione fresca e con piu tempo per portarle a bordatura Valuta te queste sono solo mie considerazioni
_________________ Non v'è diritto senza aver compiuto il proprio dovere
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14/11/2014, 11:42 |
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bilbetto
Iscritto il: 11/11/2014, 11:40 Messaggi: 114
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Sto valutando mille aspetti prima di decidere. Per quanto riguarda bava e caviale non sono d'accordo. E' proprio quando il mercato è "meno pronto" che puoi avere meno concorrenza e più spazi. Riguardo alla bava la nostra idea non è "venderla" anche se si potrebbe fare, perchè la qualità di quella cilena (che tra l'altro è liofilizzata) è scarsissima. Ha una presenza di principi attivi più bassa di un 40% rispetto a quella naturale dei nostri allevamenti. In sostanza te ne serve il doppio o il triplo per ottenere lo stesso risultato. Noi la bava la daremo in laboratori specializzati per produrci la NOSTRA linea di prodotti da vendere on line ... o almeno questa è la nostra idea ... con un nostro marchio. Per quanto riguarda il caviale proveremo a fare una produzione al chiuso di prova e poi vedremo come risponde il mercato, che per il mometno sarà quello straniero. Vedremo. Sul metodo di produzione io opterei per il ciclo intero all'aperto, e' sicuramente meno costoso e per il clima che abbiamo noi possiamo cominciare ad aprile e finire a novembre
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14/11/2014, 11:52 |
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lucaa82
Iscritto il: 08/02/2014, 15:30 Messaggi: 165 Località: brescia
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Ti auguro che ti vadi bene... Quello che mi e stato detto in un corso e che ci vuole 1 litro di bava di lumaca per estrarre 50ml di principio e deve essere liofilizzata In italia con quello che costa la macchina il tempo ecc non recuperi i costi della macchina e l'uso di essa in parole povere la macchina non produce quello che consuma queste parole non sono mie ma di gente che a spiegato a questo corso Tutto quello che e in giro non e vero che sia vera bava di lumaca perche non ci sono normative che tutelino il principio attivo e un po come i prodotti venduti all' estero con made in italy Comunque ogniuno e libera di pensarla come vuole io sicuramente ascolto quelli esperti NON DI PARTE CHE DICONO CHE IL GIOCO NON VALE LA CANDELA Ma scusa cosa vuol dire che con il vostro clima non potete iniziare ad aprile e finire a novembre ma c'e la fanno in polonia?
_________________ Non v'è diritto senza aver compiuto il proprio dovere
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14/11/2014, 12:16 |
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bilbetto
Iscritto il: 11/11/2014, 11:40 Messaggi: 114
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Eheheh Luca, io ho scritto NOI non NON.
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14/11/2014, 12:23 |
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lucaa82
Iscritto il: 08/02/2014, 15:30 Messaggi: 165 Località: brescia
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Quindi all'ora voi vi intendete di farmaceutica o siete del settore? Sono orecchie spiegami che c'e sempre da imparare
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14/11/2014, 12:29 |
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