Io all'estero ci sono gia', percio' ti dico papale papale come la vedo:
qua la manodopera legalmente assunta mi costa finito di contributi e spese accessorie 5 euro all'ora, la raccolta delle uova la si fa nelle arche da riproduzione (una persona da sola qui si gestiva l'anno scorso 17.000 riproduttori che ti facevano fino a oltre 70 covate al giorno) e non andando a zappare i recinti a 15 euro all'ora di manodopera italiana.
Mi dici avendo le lumache nei recinti cosa ti costa di sola raccolta? E come sei concorrenziale, pur riconoscendoti il plusvalore del made in Italy?
E non tiratemi fuori che in Italia la roba e' piu' buona per diritto di nascita...
Da qui poi possiamo parlare del locale a norma per la pulizia e il confezionamento.
Se vuoi ascoltare un pistola tieni conto di togliere la meta' di quel che vedi, e i tre quarti di cio' che senti.
Anche coi costi di produzione di cui sopra (Polonia) la grande maggioranza di chi fa lumache non fa caviale, e chi lo fa porta le uova a un laboratorio autorizzato, che per inciso e' soggetto a normative piu' rigorose che in Italia, in quanto a oggi la Polonia non riconosce le attivita' di trasformazione come connesse all'agricoltura ma attivita' commerciali a se stanti.
Che in soldoni si traduce che se io volessi oggi fare caviale, piuttosto che carne di lumaca, dovrei mettere su un impianto col bolllo CE a se stante con un impegno di capitale di quasi 100.000 euro per un buco di locale.
In ultima ti dico che di questi trasformatori ne sono finiti un paio al tribunale fallimentare, a dimostrazione che non e' tutto oro cio' che luccica.
Francesco86 ha scritto:
le lumache producono una gran quantità di uova ed il prezzo al dettaglio per i clienti è talmente alto da creare dei margini di guadagno molto importanti?
tu puoi anche guadagnare puliti 200 euro al chilo, ma se ne collochi 3 etti al mese, sei sempre e comunque in perdita.