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Re: 5° FASE - Ingrasso

15/10/2015, 15:33

elLumagot ha scritto:
Udaca ha scritto:
elLumagot ha scritto:
Ok ma tutto questo mi pare puramente teorico, in pratica io ho bagnato tutte le sere, le lumache sono state sempre attive a parte nei periodi di letargo e estivazione che non ho potuto evitare e la situazione è quella che ho descritto. Da parte mia ammetto di aver perso un paio di mesi di ingrasso a aprile-maggio in cui con le lumache sveglie e attive non c'era da mangiare avendo lasciato tutto nei vecchi recinti con la vegetazione dell'anno prima che stava andando a seme e che quindi non dava foglie da mangiare, ma cambia poco, forse avrei avuto molti più soggetti pronti a settembre, ma stiamo parlando di lumache nate l'anno prima a luglio e quindi sono comunque 15 mesi con un sistema all'aperto con uso limitato di mangimi. questi possono ridursi se si riuscisse a avere la schiusa a aprile con ingrasso da aprile a ottobre (7 mesi) + 2/3 mesi di letargo più altri 2 mesi di finitura siamo comunque sui 12 mesi. Poi dipende sempre dalle dimensioni a cui si raccoglie.. questo secondo la mia esperienza, chi ha piu esperienza potrà dire qual' è stato il suo record di velocità.. 3 mesi con le farine mi sembra fantascienza. Magari!! poi se qualcuno conferma di esserci riuscito in cosi poco tempo tanto di cappello..


Tutto quello finora esposto e' dipendente da mille fattori piu' o meno controllabili.

L'unico dato certo e' che dopo un anno e mezzo hai poco raccolto, mi par di capire.

Re: 5° FASE - Ingrasso

15/10/2015, 15:43

lumacosio ha scritto:
elLumagot ha scritto:spiegati meglio.. economicamente si tratta di un ciclo che a regime ti può portare a avere raccolte semestrali, dato che gli accoppiamenti si verificano durante tutto il periodo da primavera a autunno, avrai lumache grandi, medie e piccole, o meglio giovani, mezzane e vecchie, no?


partiamo da un dato: il costo kg e' dato secondo me, poi possiamo discuterne, al 60% da manodopera.

se prendiamo per 10 euro a ora il costo manodopera italiano, finito di assicurazioni previdenziali e affini, capisci che risulta decisivo abbatterlo, o comunque destinare la preziosa risorsa uomo a lavori remunerativi o che ti permettano di abbattere altre voci di costo (la famosa diatriba su quanto valga la riproduzione al chiuso o meno, o bypassare la riproduzine comprando uova da incubare, per fare due esempi).
Inoltre potremmo anche analizzare quanto viene convertito, e quindi sprecato o meno, il mangime, per chi lo usa, che a spanne e' la seconda voce di costo.

Orbene, se io inizio a febbraio e a ottobre chiudo baracca e burattini, con animali piccoli al massimo nell'ordine del 25% del totale (sotto tot cm non raccolgo nemmeno, ma avendo la ripro al chiuso, il lasso di deposizione e' comunque circoscritto e la pezzatura a fine ciclo omogenea) io entro e in 15 giorni lavorativi chiudo tutto.

nel tuo caso avrai raccolte progressive, che in termini di manodopera dovendo spulciare i recinti mi paiono impegnative, ergo onerose, avrai una percentuale, secondo me rilevante, di animali che ti hanno mangiato e non superano l'inverno, quindi sono un costo.

Nel caso di raccolta totale avrai comunque un impegno lavorativo notevole, e una mortalita' in magazzino.
inoltre ipotizzando un ciclo continuo con letargo fuori (prendo in esame ambedue le possibilita') non vedo come poter efficacemente rinnovare la vegetazione, peraltro rimuovendo morte, feci, detriti metabolici e quant'altro che con una sana fresatura/discissura porta ad avere. che in linguaggio semplice vuol dire avere un ambiente sano.


In sintesi dovremmo valutare quanti chili tiri fuori, in un ciclo, quanto ti dura il suddetto ciclo, e quanto ci sei stato li a lavorare. e parallelamente cosa realizzano gli altri,

se io faccio ipotesi 2 kg a metro da febbraio a ottobre, e tu in due raccolte arrivi a 2 kg complessivi, potremmo dire che siamo comparabili, ma se tu ne perdi per strada un ulteriore, ipotesi, kg a metro tra letargo e manipolazioni, comunque il reddito netto sara' inferiore, proprio perche' hai una perdita di animali che comunque poco o tanto ti sono costati, senza contare le ore di lavoro in piu' che ci hai messo (ammettendo in ipotesi iniziale che il tuo sistema dia piu' lavoro)...


Mi sembra un po complicata cerco di semplificare. Presupposto che non cerco di spacciare il mio sistema come migliore ne tanto meno come un sistema, solo ho valutato di volta in volta le operazioni da compiere, ti assicuro cercando di limitare il lavoro il più possibile proprio perchè credo che il segreto di questa attività stia nel non lavorare inutilmente.

escludiamo dalle lavorazioni per ciclo la costruzione dell'impianto.

il ciclo in corso è partito con la schiusa a luglio 2014 in recinti seminati a marzo -
operazioni svolte:
- lavorazione e semina del terreno (5 recinti) e immissione dei riproduttori, un paio di giorni di lavoro.
- qualche sfalcio : ci metto 4-5 ore ogni volta, avrò fatto 5 sfalci, metti 25 ore
- irrigazione serale : mezzora al giorno ma lo considero più una scampagnata che lavoro vero e proprio
- un po di gestione, riparazioni - raccolta delle scappate
- qualche sacco di cereali sfogliati dati a mano
- raccolta dei riproduttori: considera che avrò raccolto 50 kg su 100 inseriti, facciamo 8-10 ore di lavoro andandoci pesante.

in tutto conterei un 70-80 ore considerando qualcosa anche per i controlli e l'irrigazione.

con l'arrivo dell'inverno ho lasciato tutto com'è, non ho raccolto niente (ho raccolto qualche chilo di piccole da far svernare in serra ma è stata piu che altro una prova) e da metà novembre ai primi di marzo non ho piu messo piede nell'allevamento.

lavorazioni al secondo anno

- ho seminato altri due recinti di bieta (tralasciamo anche in questo caso la costruzione) con 8 ore di lavoro.
- ho raccolto le piu piccole dei vecchi recinti e le ho trasferite direttamente nei nuovi: 1 ora complessiva per ogni recinto fanno 5 ore
- ho sfalciato 3 - 4 volte mettici altre 25 ore considerando due recinti in piu
- ho portato un po di cereali e un po di sacchi di verdure: un altra decina di ore

sono ancora circa 50 ore piu qualche ora di manutenzione-controlli-irrigazioni facciamo ancora 80

a questo punto ho una parte di lumache quasi finite e una parte piccole, nate quest'anno, quindi un ciclo in partenza e un ciclo verso la fine.
la vegetazione dell'anno scorso ha avuto una ripartenza molto forte a fine estate, tanto che ora non ho nessun problema di alimentazione pur non avendo seminato.

ore di lavoro per raggiungere la raccolta:
supponiamo che quest'anno raccolgo tutto e faccio finire in un paio di mesi l'anno prossimo, in recinti seminati di nuovo in cui poi rimarranno:
- le nate di quest'anno
- le nate dell'anno prossimo che nasceranno dalle lumache che ora sono in fase di finitura e che lascerò a riprodursi prima di raccoglierle e venderle

lavorazioni:
- raccolta totale prima dell'inverno: due ore per recinto (comprese le piu piccole) 14 ore
- nuova preparazione del terreno e semina (molto difficile da fare a febbraio) 8 ore (un ora abbondante per recinto col trattore credo che basti)
- reinserimento lumache separate per taglia e quindi eta' : 4-5 ore
- raccolta del prodotto finito: 1 ora per recinto - altre 8 ore
fanno 35 ore piu 10 ore bonus facciamo 45 ore


quindi un totale di 200 ore per arrivare al raccolto, duranti le quali però ho svolto anche lavori per altri due cicli successivi.

supponiamo di raccogliere 1 kg al mq (anche se ne dubito) farebbero circa 1000 kg, che se vendo a 5 € al kg vi saluto tutti e vado in vacanza :mrgreen:
sarebbero comunque 20 € all'ora, se al ricavato togliamo un po di spese. ma il punto è che al contempo ho svolto anche lavori che vanno a servire altri due cicli.
scherzi a parte la vedo comunque molto dura raggiungere un kg al mq, anche se rccogliendo lumache di 15-18 mesi credo che il peso specifico sia maggiore..

errori fatti quest anno:
- dovevo seminare prima i nuovi recinti e spostare piu lumachine dai vecchi recinti a quelli nuovi entro aprile-maggio, mentre l'ho fatto a giugno col risultato che dopo un mese complice la secca eccezionale la bieta seccata, anche se poi è ripartita a settembre.
- dovevo intensificare gli sfalci nei vecchi recinti in modo da fornire piu materiale triturato maggiormente edibile e limitare l'allungamento delle piante a seme
- dovevo iniziare a giugno, durante la secca, a fornire scarti di verdura che mi vengono forniti gratis come ho fatto a settembre, avrei raccolto di più quest'anno.

Raccolta di quest'anno temo 0.

Re: 5° FASE - Ingrasso

15/10/2015, 15:45

Udaca ha scritto:ALT! Forse non hai compreso bene o non ho spiegato bene io. Questi mesi sono intesi al netto del periodo di estivazione e letargo o comunque periodi di digiuno. Per cui anche la tua esperienza rientra benissimo in questo calcolo.

Questi dati li ho presi leggendo vari forum/articoli/esperienze che ho potuto leggere o sentire in giro oltre che all'esperienza personale.

3 mesi di sole farine per bordarle? Lumacosio tu che dici? è possibile?


ah ok se escludi i periodi di ferma ci stà. io non credo di dire una cavolata se dico che quest'estate con la secca che c'è stata ho perso 40 giorni buoni e che qunado il tempo era buono a aprile-maggio mancava il cibo, questo per errore mio.

Re: 5° FASE - Ingrasso

15/10/2015, 15:54

Evito di quotare se no devo attaccare due schermi con lo scotch.. :mrgreen:

prendendo per ipotesi che il recinto sia da circa 4x45, mi fa strano che in un'ora trasferisci tutto, anche perche' vedo da noi quando trasferiamo dal tunnel che e' circa 25x4,5 ci vanno 3 giorni a fare un alvoro fatto bene..

idem la raccolta. noi per fare un recinto 4x45 che ci ha dato circa 2 kg a metro di muller, in 4 ci impieghiamo 3-4 ore in base alla vegetazione.

mi mancano delle conferme con i nostri risultati in campo sulle ore di lavoro effettivo.

comunque, anch'io premettendo che e' la nostra esperienz di copia/incolla coi vari metodi in circolazione, abbiamo il risultato di : un ciclo all'anno con pulizia e riavvio a fine o inizio campagna,
raccolto abbastanza garantito a cadenza annuale
manodopera distribuita in 2 picchi (ripro/raccolta)

nel nostro caso specificare un monte ore non e' semplicissimo avendo altre coltivazioni che poi di striscio rientrano nell'alimentazione (cereali/girasole/ortaggi), ma per dare un'idea per un ettaro max una persona fissa in fase ripro/preparazione recinti a giornata piena, poca roba per mangime/irrigazione in estate, raccolta come gli altri metodi annuali

Re: 5° FASE - Ingrasso

15/10/2015, 16:05

un ora è il tempo a grandi linee che ho dedicato alla raccolta delle piu piccole spostate dai vecchi recinti ai nuovi, non lo svuotamento completo dei recinti.
per lo svuotamento completo ho indicato ipoteticamente due ore per recinto, ma non saprei quanto ci metto, anche se in 15 minuti fai il giro della rete e secondo me massimo due ore raccogli tutto quello che trovi dentro, senza selezionare, entrando dentro e ribaltando tutto. ci aggiungo un oretta per la sistemazione e selezione per misure in gabbia.
certo anche qui è tutta teoria, i conti sarebbero da fare a grana incassata... :lol:

Re: 5° FASE - Ingrasso

15/10/2015, 16:16

che poi e' il vero quid, alla fine un po' di piu' o un po' di meno la problematica e' vendere senza finire in bocca agli squali..

Re: 5° FASE - Ingrasso

16/10/2015, 8:39

squali del tipo?

Re: 5° FASE - Ingrasso

16/10/2015, 10:37

Interessante la discussione ... io basandomi sulla mia esperienza di un paio d'anni finiti (questo è il terzo ciclo annuale), ho notato che aumentando le dosi di mangime e calibrando ben bene soprattutto il carbonato di calcio per il guscio, si può arrivare tranquillamente alla bordatura commerciale entro la fine del ciclo (deposizione/nascita/ingrasso/raccolta). Per quantità di mangime intendo circa 1 ton mese per 5.000 mq con base vegetale. Parlo di un ciclo aprile/novembre. All'inizio anche io avevo in campo tre generazioni di lumache e la cernita risultava difficoltosa. Quest'anno ho cominciato a mettere i piccoli in campo (con la riproduzione mista) guadagnando anche tempo, perchè faccio direttamente l'immissione dei nati invece delle fattrici. Ne hanno beneficiato i tempi di raccolta e una bordatura più marcata. Io vedo piuttosto altri problemi:
- La variabilità delle situazioni negative che escono dal mio controllo e che possono mettere in seria difficoltà il raccolto (meteo soprattutto, ma anche nemici naturali)
- Difficile reperimento di buoni clienti, che acquistino a cifre ragionevoli con conseguente abbassamento del fatturato (vendita media 5/6 euro/kg.). Ok, ho il contratto di riacquisto che arriva a sfiorare i 4 euro/chilo, ma se uso solo quello, vendo 5/6 ton a 20/24.000 euro di fatturato dopo un anno di duro lavoro ... conviene?
- Costi di trasporto alti rispetto a peso e valore della merce trasportata
In sostanza quasi un terno al lotto. Da qui la decisione di diversificare, visto che mi pare che in Italia bava e caviale sia ancora poco conosciuto e che a mio giudizio può avere ampi spazi di crescita. Tra l'altro l'impegno di manodopera al chiuso la giudico di gran lkunga inferiore rispetto a quella dedicata al campo.

Re: 5° FASE - Ingrasso

16/10/2015, 13:06

salve a tutti,vi seguo anch'io :)
per il discorso della raccolta...
Io ho meeso i riproduttori a 2 maggio, ed ho fatto la prima raccolta a fine d'agosto..(quasi 30 kg, in 2 recinti)


Ciao dannyb...
in quale mese gli metti i piccoli nel parco??
Quale sono le temperature (di notte)che gli metti i piccoli??
Sono interesato anch'io :)

Re: 5° FASE - Ingrasso

16/10/2015, 15:49

dori ha scritto:salve a tutti,vi seguo anch'io :)
per il discorso della raccolta...
Io ho meeso i riproduttori a 2 maggio, ed ho fatto la prima raccolta a fine d'agosto..(quasi 30 kg, in 2 recinti)


Ciao dannyb...
in quale mese gli metti i piccoli nel parco??
Quale sono le temperature (di notte)che gli metti i piccoli??
Sono interesato anch'io :)


voglio sperare che ha raccolto i riproduttori immessi e non i nati di quest'anno....altrimenti mollo tutto.. in questo caso non la chiamerei una vera e propria raccolta, ma piu un "recupero"
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