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"Taglio delle teste" nella distillazione
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persico
Iscritto il: 28/04/2010, 23:34 Messaggi: 3
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Salve sono nuovo, ho letto con molto interesse le vostre discussioni sui distillati infatti mi piacerebbe a breve provare a distillare qualcosa. Per quanto riguarda il "taglio delle teste" qualcuno potrebbe darmi alcune delucidazione? Ho letto su questo forum che si butta tutto ciò che esce al di sotto dei 78,5°C, da altre parti ho letto di un quantitativo percentuale in base ai litri di prodotto da distillare , circa il 1,5% per ogni litro. Qual'è la soluzione più giusta? O per meglio dire esistono procedure diverse se si distilla vino (liquidi) piuttosto che vinacce (solidi)? E nel caso di una "ripassata" del distillato (raffinare il distillato una seconda volta) si procede ugualmente con il taglio delle teste? e se si in che quantità? Grazie per l'aiuto a presto
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02/05/2010, 10:54 |
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riccardus
Iscritto il: 01/03/2009, 16:04 Messaggi: 31 Località: cisterna di latina
Formazione: alberghiera
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ciao non so se ti sono d'aiuto perchè non ho mai fatto un distillato però conosco tutta la procedura cmq si disogna fare il taglio della testa cioè tutto quello al disotto dei 78.4° C, e poi tagliare la coda una volta superati i 95°. la distillazione può essere fatta con tutto sia con il vino che con le vinacce e altri prodotti però poi cambia il risultato se distilli in vino ricavi il brandy o cognac ( e qui ci vogliono 8l di vino per farne 1l di distillato), se invece distilli le vinacce ottieni la grappa. entrambe possono essere ridistillate per aumentarne il grado alcolico. e ricorda che entrambi devono invecchiare
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04/05/2010, 11:46 |
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persico
Iscritto il: 28/04/2010, 23:34 Messaggi: 3
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Grazie riccardus per i consigli, ma nel caso ridistilli il prodotto per aumentare il grado alcolico, devo cmq tagliare la testa?
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04/05/2010, 21:40 |
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riccardus
Iscritto il: 01/03/2009, 16:04 Messaggi: 31 Località: cisterna di latina
Formazione: alberghiera
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si se fai la ridistillazione ripeti tutti e tre i processi l'eliminazione della testa e della coda prendendo solo il cuore dai 78.4° ai 95°c
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05/05/2010, 16:50 |
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persico
Iscritto il: 28/04/2010, 23:34 Messaggi: 3
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Grazie riccardus sei stato molto gentile cercherò di mettere al più presto in pratica i tuoi consigli!
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07/05/2010, 21:59 |
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enzomili
Iscritto il: 02/12/2008, 20:01 Messaggi: 64 Località: San Giuseppe Jato ( Pa)
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Ciao, volevo chiedere ma dalla distillazione del vino,che io faccio con un alambicco dove metto circa 10 litri di vino,quello che ricavo mi sembra più grappa che cognac o brandy. Sareste così gentile da spiegarmi meglio. Inoltre distillare le vinacce di uva bianca o nera è lo stesso procedimento?? Grazie per le eventuale risposte
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16/06/2010, 10:16 |
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riccardus
Iscritto il: 01/03/2009, 16:04 Messaggi: 31 Località: cisterna di latina
Formazione: alberghiera
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ciao enzomili, allora per fare la grappa vanno distillate le vinacce torchiate bianche o rosse, invece per fare il cognac o brandy va distillato il vino (prodotto finito), avvenuta la distillazione i distillati vanno invecchiati il brandy per almeno 1 anno e il cognac per almeno 3 anni entrambi in botti di rovere dove acquisiscono aroma sapore e colore ( il colore viene dato anche con l'aggiunta di colorante in questo caso il caramello). la differenza tra cognac e brandy è che non si possono usare uve qualunque, si usano uve selezionate da determinati vitigni in modo da rendere di qualità il prodotto.
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18/06/2010, 13:20 |
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enzomili
Iscritto il: 02/12/2008, 20:01 Messaggi: 64 Località: San Giuseppe Jato ( Pa)
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Ciao riccardus, approfitto che tu sei un esperto in distillati per chiederti come mai lo scorso settembre quando ho fatto la vendemmia dopo aver pigioderaspato e torchiato con le vinacce ricavate non mi è venuta la grappa ma un liquido poco alcolico e per niente buono, inoltre il distillato di vino che faccio lo metto in una botte di 10 litri di rovere quindi se aspetto un annetto berrò un brandy anche se le mie uve non sono selezionate?? ho il vigneto vicino Palermo ha circa 600 mt di altezza.Ciao e grazie
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18/06/2010, 19:22 |
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riccardus
Iscritto il: 01/03/2009, 16:04 Messaggi: 31 Località: cisterna di latina
Formazione: alberghiera
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ciao enzomili, purtroppo non sono un esperto cmq era la prima volta che distillavi le vinacce per fare la grappa? se è cosi forse hai sbagliato qualche passaggio, hai eliminato la testa? hai preso solo il cuore? (78,4°-95°) e per quanto riguarda il "brandy" bhe si sa le cose casareccie sono sempre le migliori quindi si anche se le uve non sono quelle selezionate andranno sicuramente bene, anche invecchiate in una botte di rovere di 10l, l'importante è che la botte sia piena e che l'invecchiamento avvenga con la botte in orizzontale (magari ogni tanto ruotala tipo ogni 5-10 giorni) in modo da bagnare ogni parte della botte evitando che il legno si ritira e oltrepassi l'aria...........
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22/06/2010, 17:13 |
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Ragnetto
Iscritto il: 28/07/2010, 10:42 Messaggi: 24
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Sono Roberto e nuovo del forum e sto distillando da qualche anno. Secondo il mio modesto parere (IMQ) la distillazione del "torchio" di enzomili probabilmente non aveva ancora trasformato gli zuccheri in alcool. Quando hai messo il liquido dentro il distillatore ha fatto evaporare prevalentemente acqua perchè gli alcoli non c'erano. Per quanto riguarda il taglio delle teste e delle code io mi oriento così: Premetto che il mio distillatore non puo' distillare vinaccia, o meglio preferisco non distillarla poichè non riesco a tenere le bucce lontane dalla parete della caldaia. Ho installato due termometri uno nella "Pancia" del distillatore a contatto con il liquido e il secondo sull'elmo, appena prima della serpentina di condensazione. In questo modo riesco a controllare che la temperatura all'interno del liquido nella caldaia non superi mai i 95-97°C e l'uscita dei vapori stia al di sopra dei 78°C. La capacità effettiva del distillatore è circa 70 litri sarebbe sufficente un mezzo bicchiere da tavola di testa da scartare, ma ne scarto un bicchiere abbondante per stare dalla parte del sicuro, che comunque non butto ma lo conservo per pulire i vetri. Con un densimetro, rilevo costantemente il grado alcolico che comincia con gli 85° alcolici (quasi tutto metanolo che viene scartato) poi scende inizialmente velocemente al di sotto degli 80° alcolici, poi rallenta la sua discesa. Dopo circa 8-9 ore di fiamma bassa e costante il grado alcolico è sceso a 40-45° alcolici e interrompo la distillazione lasciando la "Coda" all'interno della caldaia. In questa fase la temperatura dei vapori è circa 85-87°C e la temperatura della caldaia attorno ai 97-98°C. Il prodotto finito è un distillato di vino, da molti definito "Acquavite" che poi, come dice giustamente Riccardus se messo in botti di rovere ed invecchiato prende il nome di Brandy o Cognac. Io personalmente taglio il distillato con dell'acqua distillata che compro in negozio di enologia (mi assicuro sempre che sia distillata e non demineralizzata e per uso enologico) fino a raggiungere una gradazione alcolica di 42°C.
Per qualsiasi cosa sono a piena disposizione. Roberto.
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28/07/2010, 12:48 |
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