22/11/2013, 0:35
stefano67 ha scritto:le vinacce NON andrebbero conservate; una volta che si sono svolti la maggior parte degli zuccheri la loro condizione con il passare del tempo può solo peggiorare.
Se non si può distillarle subito degradano meno rapidamente con la temperatura più bassa possibile (il freddo inibisce la fermentazione), in assenza di aria (potrebbero acetificare), in ambiente acido (le muffe che le attaccano a quanto ne so io preferiscono ambienti a ph neutro) e magari con un'aggiunta di lieviti.
I sentori di zolfo non vengono dall'alambicco; l'alambicco di acciaio però non lega con questi e vanno a finire sul bicchiere. Con quello di rame non so che sali diventino, di fatto il rame viene eroso. In genere una grappa che arriva da un impianto inox la si riconosce subito.
Io ho sempre saputo che lo zolfo arriva dai trattamenti e dalla vinificazione; l'ho preso come un dato di fatto. Non credo però arrivi solo dalla putrefazione; anche se fresche le vinacce distillate in inox si sentono.
Nel caso di franco78 di sicuro con il passare del tempo la loro condizione non è migliorata, e il tenore di metilico della materia prima si è sensibilmente alzato.
Non ho idea di come si comporterebbe un alambicco di alluminio, ma a naso l'idea non mi piace per niente.
22/11/2013, 0:42
Maddmax1 ha scritto: Comunque chiuderle nei sacchetti e' la cosa peggiore perche' vanno in putrefazione.
Maddmax
22/11/2013, 0:46
franco78 ha scritto:Il distillato è stato fatto analizzare ed era un ottimo prodotto.
22/11/2013, 0:48
22/11/2013, 0:56
franco78 ha scritto:Quando si fa analizzare un campione quali sono i componenti, oltre al metanolo, che determinano una grappa sicura da bere\buona?
22/11/2013, 1:59
30/11/2013, 20:29
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