Re: Problemi di distillazione con Alambicco in acciaio inox
24/01/2017, 14:52
Buongiorno a tutti. Vi racconto la mia esperienza dopo l'ultima cotta di vinacce. Nella caldaia inox ho sistemato tre dischi di lamiera di rame di 50 cm di diametro completamente forellati. Il primo disco poggiato sul vaglio di separazione tra vino e vinacce, il secondo a metà riempimento poggiato sulle vinacce, il terzo a cappello sopra le vinacce. Inoltre ho fatto una matassa di filo di rame che ho inserito nel collettore da dove escono i vapori della caldaia destinati al deflemmatore Risultato: I primi 5 litri di distillato ottimi per trasparenza (più cristallina dell'acqua), ottimi per profumo e ottimi per gusto. i secondi 5 litri ottimi per trasparenza ma con un leggero profumo di zolfo. Ultimi due litri torbidi e con profumo di zolfo più marcato. Cosa pensate sia accaduto? Io ho pensato che nonostante la grande superficie di scambio del rame non sia stata comunque sufficiente a fornire tutto lo scambio occorrente per garantire una qualità eccellente del distillato fino alla fine del processo. Stavo pensando quindi di prendere altri due fogli di rame per rivestire parzialmente anche le pareti della caldaia aumentando così la superficie di scambio, cosa ne pensate? Se dovessi ripassare una seconda volta tutta la grappa prodotta nel distillatore a quale grado alcolico devo abbassare il tutto sotto i 40° ? Quanto dura normalmente una ridistillazione di grappa? Attendo i Vostri suggerimenti. Grazie . Saluti. Maurizio53
Re: Problemi di distillazione con Alambicco in acciaio inox
25/01/2017, 0:12
Maurizio secondo me lo zolfo è dovuto ad una cattiva fermentazione delle vinacce. Sei completamente sicuro che le vinacce da te utilizzate siano state conservate nel migliore dei modi?
A conti fatti quanti litri di alcol sono usciti dalle tue vinacce? Ti chiedo per vedere quanto hai estratto dal materia di partenza. Esempio: avevi 100kg di vinacce e hai distillato 8 litri di roba al 50% quindi 4 litri di alcol anidro.
Capito che calcolo vorrei sapere? Perché lo zolfo può forse derivare da una distillazione troppo profonda, quindi più ti avvicini alle code e più questo problema si accentua.
Re: Problemi di distillazione con Alambicco in acciaio inox
25/01/2017, 12:26
Grazie Supergiovane, le vinacce sono ottime, profumate e ben conservate. Ho avuto conferma distillandone una parte con un alambicco interamente in rame dove la qualità della grappa era perfetta, per odore, per sapore e per trasparenza. Nel mio alambicco inox carico normalmente 25 litri di vino (ottimo, non acido e senza difetti) 50 Kg. di vinacce. Ottengo circa 10 litri di cuore ( raccogliendo da una temperatura di 78,4° C ed un grado alcolico di quasi 70° fino ad una temperatura di 90° C ed un grado alcolico di 42°) la testa la butto via, la coda non la raccolgo. Non pensi quindi che dipenda dall'alambicco in acciaio inox?
Re: Problemi di distillazione con Alambicco in acciaio inox
25/01/2017, 16:00
Se provando a fare due distillazioni separate il risultato è così differente mi viene da pensare che l'inox abbia questo limite. Però anche li è da vedere.
Usando l'acciaio il metallo in contatto con la fiamma si surriscalda enormemente rispetto al rame che conduce molto bene il calore. Le vinacce le hai sospese dal fondo tramite una sorta di griglia forata? Una idea per evitare questo problema può essere.
Prova a non andare così a fondo nel raccogliere il cuore. Piuttosto prova a fermati prima. Cioè, magari arriva a 83/84° e comunque raccogli quello che viene dopo, ma in un recipiente diverso. A quel punto senti se distillando fino a 83/84 il risultato è migliore. Se così fosse, la volta dopo spingiti più in la, ed arriva fino a 85° centigradi. (poi quando senti che ritorna il sentore di zolfo sai che quella temperatura è sbagliata, ipotizziamo che con questa cotta tu sia arrivato a 87°. Bene, 87 non è corretto, fermati a 86 ed il gioco è fatto).
Tutto quello che raccogli separatamente fino ai 90 gradi, lo metti nella caldaia per un altra distillazione di un altra partita di vinacce. Così non butti nulla e se c'è del buono da tenere lo riutilizzerai.
Più di questo non saprei che dire purtroppo. L'ideale sarebbe farsi un bell'alambicco di rame ma il costo comincia ad essere impegnativo cavolo!
P.S. Maurizio mi pare di capire che tu sia parecchio interessato a questo argomento. Prova a vedere questa cosa che ti metto sotto così invece di un alambicco ti puoi fare una colonna di distillazione che magari è più abbordabile di prezzo. Scrivi su Google:
Re: Problemi di distillazione con Alambicco in acciaio inox
25/01/2017, 16:32
Grazie mille Supergiovane, i tuoi consigli sono saggi e più che logici. Con un po' più di attenzione raccoglierò il distillato in bottiglie da un litro ciascuna, in modo tale da potermi accorgere in quale frazione il prodotto comincia a mostrare difetti, a quel punto mi prendo tutto il volume di ottima qualità e ridistillo il resto. Ottimo!!!!!!!!!!!!! Nel mio alambicco le vinacce non poggiano sul fondo della caldaia perché c'è un vaglio (disco forellato che divide circa 25cm d'altezza dal fondo dove metto i liquidi acqua o vino) e sopra ci vanno le vinacce. Però devo dire che a fine cotta il vino lascia una crosticina di cristalli nel fondo della caldaia, forse perché l'acciaio scalda molto? Comunque io procedo con il fornello a gas con buona fiamma fino a raggiungimento dei 50° C , poi lavoro con fiamma minima. Cosa ne pensi se mi faccio una piastra di rame da mettere sotto la caldaia per evitare il contatto diretto tra fiamma e acciaio? Per quanto riguarda invece quel sito in inglese l'ho già visto ed è molto interessante. Faccio il vino per hobby, Distillo per hobby, faccio l'olio per hobby però mi piace fare le cose per bene. Non è escluso se nel prossimo futuro non mi faccio realizzare un alambicco in rame a bagnomaria come si usa nel Trentino......Vediamo..... Grazie per i preziosi consigli. Saluti. Maurizio53
Re: Problemi di distillazione con Alambicco in acciaio inox
25/01/2017, 22:42
se il vino è il tuo sai senz'altro se hai usato dei solfiti, detto questo prova a fare una cotta con vinaccie e aqcua (grappa) e una cotta di solo vino (ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZ
I maggiori produttori e consumatori di acquavite di vino sono: Italia, Francia, Spagna, Portogallo e Grecia. L'acquavite migliore si ottiene per distillazione discontinua, cioè con alambicco secondo il metodo charentais facendo molta attenzione ad eliminare al momento giusto le "teste" e le "code" del distillato, lasciando intatto il "cuore". Normalmente, non si distillano vini di pregio ma vini correnti, giovani, di bassa gradazione, ma ricchi di acidità fissa, possibilmente bianchi e che non abbiano fermentato al contatto di bucce e vinaccioli. I vini preferiti sono: il Moscato, il Malvasia, il Saint-Emilion, il Colombard, il Folle Blanche, il Jurançon, il Piepoul, il Pinot, il Savatiano, eccetera. Questi vini hanno le componenti essenziali di tutti gli altri vini, ma una componente maggiore per certi composti, fra cui alcuni eteri ed esteri che, assieme, danno all'acquavite di vino la ben nota fragranza (bouquet) ed un sapore armonioso ed asciutto. Le migliori e più note acquaviti di vino del mondo sono l'Armagnac, il Brandy italiano ed il Cognac.
Re: Problemi di distillazione con Alambicco in acciaio inox
26/01/2017, 11:34
Buongiorno Baroreddu, ti ringrazio per questa preziosa lezione sulla distillazione e sulle materie prime che onestamente non conoscevo con tale precisione. Per quanto riguarda il mio vino sia bianco che rosso sono due prodotti onesti, intendendo per onesto il fatto che hanno una gradazione media in quanto nella mia vigna le zuccherine difficilmente vanno oltre 20/21, hanno un bell'aspetto per trasparenza, profumo e sapore e non sono adatti per l'invecchiamento. Non sono mai inaciditi, perché eseguo 4 travasi all'anno e uso il fermavino. La produzione rispetto al mio fabbisogno è molto elevata, pertanto dopo aver regalato ad amici e parenti tutto il possibile, preferisco trasformare il vino residuo in grappa e iniziare a consumare quello nuovo perché non ho spazio sufficiente per conservare o invecchiare il vino. Quindi la scelta di distillare il vino vecchio nasce dalla necessità di creare spazio in cantina. Per quanto riguarda i solfiti, uso una dose minima di metabisolfito all'atto della pigia deraspatura prima dell'inoculo dei lieviti, e probabilmente un altro minimo quantitativo contenuto nel prodotto ferma vino. Per quanto riguarda l'utilizzo di acqua o vino (già sperimentato) ho notato che la quantità e la qualità del distillato con il vino è superiore. Però mi sto rendendo conto che l'arte della distillazione è materia complessa, bisogna fare molta esperienza e soprattutto ascoltare con attenzione i consigli di coloro i quali hanno già affrontato e risolto nel tempo i problemi di base. Grazie ancora Baroreddu. Saluti. MAURIZIO53
Re: Problemi di distillazione con Alambicco in acciaio inox
27/01/2017, 22:05
Maurizio i cristalli si formano a me anche quando distillo solo vinacce in acqua in alambicco di rame, se lascio raffreddare troppo l alambicco quando spengo il gas al termine della cotta. Credo siano sali che precipitano raffreddandosi, dopo che la distillazione ha portato via l alcool etilico e altre sostanze. Per quello ora svuoto e lavo sempre subito tutto quando e ancora bollente. Il problema dell aroma di zolfo e l acciaio inox. Per me ti conviene mettere in vendita quell alambicco aggiungere qualche centinaio di eur e prendere un bell alambicco in rame. Per come sei organizzato tra vini e cantina ammortizzerai senz'altro la spesa nel tempo. Ciao
Re: Problemi di distillazione con Alambicco in acciaio inox
15/01/2018, 13:18
Buon giorno a tutti, sto per acquistare un alambicco proprio da alambicchi inox e ho trovato questa discussione. Chiedo quindi a voi esperti visto che sono in fase di acquisto: meglio a questo punto un alambicco inox con aggiunta dei dischi in rame sopra citati oppure direttamente un alambicco in rame? Grazie mille a tutti, ciao!