Ciao a tutti, ho acquistato un nuovo alambicco per distillare vinacce non torchiate e feccia da svinamento. Il materiale di partenza è davvero ottimo e vorrei fare meno errori possibile trovandomi alle prime cotte. Pensavo di condividere qui con voi il procedimento che vorrei usare per sentire la vostra opinione e i vostri consigli sempre utili!
Come premessa mi sembra indispensabile parlare dell'alambicco che ho acquistato da un produttore molisano ed è un alambicco tradizionale da 50 litri, provvisto di griglia distanziale (purea) per evitare il contatto delle vinacce con il fondo e serpentina di raffreddamento ad acqua esterna.
Ora.. tenuto conto che tutti gli alambicchi sono diversi e tutte le cotte fatte con lo stesso alambicco quasi sempre anche

io vorrei distillare in questa maniera che sottopongo al vostro attento esame:
1) Carico alambicco: tenendo conto che le vinacce sono completamente fermentate, non torchiate e unite alla feccia, sarei propenso a caricare non molta acqua, diciamo qualche centimetro sopra la purea, per una prima prova di cottura seguendo le istruzioni del produttore in termini di livelli del carico (intendo fino a che altezza riempire la camera di cottura).
2) Il procedimento che adotterei è quello di distillare tutto senza separare teste e code per poi fare una seconda distillazione di grappa tagliandola a 30° per la cottura a fuoco controllato per raffinare meglio il prodotto e ottenere una maggiore gradazione utile al taglio finale. (terrei anche qualche panno bagnato sul duomo per provare a deflemmare un po' la distillazione anche se non so se sia efficace questo accorgimento in sostituzione di un vero deflemmatore).
3) Taglio teste e code della ridistillazione: qui si apre un mondo ma facendola breve e non volendomi fidare troppo di un metodo solo userei naso, termometro (posto sulla cima del duomo) e densimetro per la gradazione del distillato in uscita, il tutto come segue:
naso per la testa (aromi di acetone e detersivo) con occhio al termometro (taglio a partire da 80° fino a 90° per poi fare attenzione ai saporacci della coda di nuovo con il naso unitamente all'altro occhio sul densimetro sul quale devo scegliere a quanti gradi fermare la raccolta - ma in realtà il tutto è un interpolazione di naso, temperatura e gradi insieme). Per questa seconda distillazione vorrei tenere il fuoco del bruciatore molto basso a partire dall'inizio, è una buona idea fare così anche prima che inizino a scendere le prime gocce? (farei così credendo di ottenere una migliore produzione con meno spreco di materia prima di partenza ma non sono sicuro di questo perchè se è certo lo spreco a fiamma alta non so cosa succeda a fiamma sempre bassa).
Detto questo sono già ubriaco per quanto abbia scritto e vi ringrazio in anticipo per la vostra attenzione! Un caro saluto a tutti