Ciao a tutti, completo il resoconto di questa felice avventura e ringrazio tutti voi per i vostri contributi che aiutano a riflettere e fare una migliore esperienza. Grazie anche all'ultimo commento di Umbosky che giustamente mi ha fatto pensare a come le vinacce immerse completamente in acqua si scaldino in modo uniforme e aiutino nei tagli di teste nocive (soprattutto) e code maleodoranti. Hai ragione e se non avessimo avuto vinacce fresche direttamente prese nel tino in acciaio e non torchiate avremmo dovuto fare così.
In realtà abbiamo cautelativamente provato a caricare la caldaia da 50lt con diverse quantità d'acqua ma la differenza tra le cotte in termini di resa non variava perchè sia con 5-7-10 o 20 litri il quantitativo di circa 30kg di vinacce produceva soltanto i primi 25/30ml di sostante acetoniche e per sicurezza abbiamo deciso di raddoppiarne la quantità per il taglio sapendo comunque che alla fine avremmo fatto analizzare in laboratorio quanto ottenuto per accertarci dei valori che a naso e gradometro ci sembravano giusti.
Il taglio delle code lo abbiamo scelto basandoci sia sull'osservazione del distillato in caduta nel suo contenitore (un vasetto bormioli da 1lt), che a partire dalla metà del secondo vasetto incominciava a produrre correnti leggermente oleose e visibili all'interno del distillato precedente, sia sulla temperatura di cottura che non volevamo superasse i 98°c., che della gradazione alcolica del distillato che non doveva essere inferiore ai 50°vol a scanso di equivoci.
In effetti questo tipo di distillazione è stato a tutti gli effetti a corrente di vapore per confermare quanto detto da Umbosky, cosa che ci interessava provare viste le premesse della materia prima e sapendo che questo tipo di cotta penetra molto bene nelle vinacce estraendo sia l'alcool etilico che le parti aromatiche. Inoltre dopo le prime tre cotte abbiamo aggiunto un deflemmatore a colonna in cima alla caldaia e anche di questo siamo davvero soddisfatti perchè da ogni cotta di questo tipo con 30kg di vinacce abbiamo estratto quasi sempre 2lt di distillato di cui il primo gradava dai 71° ai 74° vol ed il secondo circa 54°.
Terminati i lavori e assaggiato a più riprese i distillati ci era sembrato di aver fatto un buon lavoro anche se non ci si aspettava una così bella sorpresa delle analisi (e i complimenti degli analisti) che hanno ripagato le ore di studio e lavoro profuse cercando almeno di non fare disastri
I dati sono che la gradazione del distillato è di 62°vol con una presenza di alcool metilico di 150gr/hl (il limite lo sappiamo è di 1000gr/hl, quindi quasi 7 volte tanto ma questo ce lo avevano anticipato perchè le vinacce erano prese direttamente dalla svinatura e non erano torchiate), stessa cosa dicasi per il rame presente in concentrazioni praticamente irrilevanti rispetto ai limiti consentiti.
Quindi in fine ringraziando nuovamente tutti per i vostri contributi siamo davvero felici di come si sia conclusa questa fase e lasciando aperta questa discussione per i prossimi aggiornamenti procediamo verso il taglio con acqua enologica distillata, filtratura e affinamento del distillato (che non addizioneremo di altre sostanze es.zucchero nelle misure consentite dai vari disciplinari regionali o altre varie, perchè siamo davvero soddisfatti del palato e della morbidezza così come si presenta ed attendiamo che l'affinamento dia il tocco finale senza contaminazioni diverse).
A presto!