Salve a tutti, sono ormai alla 2 esperienza con l'idromele, di cui vado golosissimo, e volevo iniziare ad affinare il prodotto. Pongo quindi alcune domande: 1- mi rimane sempre un residuo poco piacevole di lievito, che non riesco a mandar via con la filtrazione (tripla con panni bianchi a maglia fine), non volevo aggiunegere sostanze chimiche e chiedo quindi agli esperti come fare 2- mi è venuto molto secco e di alta gradazione alcolica (circa 18 gradi). Dovrebbe dipendere dal tipo di lievito utilizzato (quello del supermercato), c'è nessuno che può consigliarmi qualcosa di adatto per un prodotto più dolce e meno forte. se non si può scrive marche specifiche potreste contattarmi via pm? Grazie per la disponibilità a chi risponde.
Formazione: Laurea in Scienze e tecnologie agrarie
Re: Idromele
17/02/2012, 1:07
devi cambiare lievito, quelli selezionati per il vino non hanno costi eccesivi e sono diffusi, almeno il periodo della vendemmia. penso devi solo capire la quantità giusta. poi ho visto in rete varie varianti che prevedono l'aggiunta di frutta proprio per ammorbidire, come i sorbi ma ho trovato anche i limoni. se vieni a Napoli porta una bottiglia che lo assaggiamo metti la tua ricetta possibilmente altri utenti provano a farlo
Quota, usa il lievito per il vino, suelli sono ceppi selezionati per la fermentazione alcolica, a differenza di quello del supermercato che si usa per il pane
La ricetta di base è semplice: 2 kg di miele 5 litri di acqua (buona è fonadamentale + del miele) 1 limone lievito (da definire)
Sciogliere il miele in acqua bollente e farlo bollire un 5 minuti (sterilizza il tutto), coprire e aspettare fino a 40°, aggiungere il succo di limone e il lievito (previamente attivato). Io poi lascio il tutto in delle damigiane con gorgogliatore faidate (ovviamente sanificate) per circa 3-5 mesi ad una temperatura domestica (dai 17 ai 22), Filtro (e qui sta il problema) e imbottiglio (sanificare prima) per altri 3-4 mesi. Mi raccomando bottiglie da birra che sono più resistenti visto che avviene sempre una fermentazione secondaria che rende il tutto frizzantino. Si può anche aggiungere un poco (molto poco) di zucchero o miele per rendere molto frizzante, tipo birra. Fra poco acquisterò la mia prima botte (purtroppo non posso contare su quelle lasciate da nonni/babbi) e lo farò fermentare lì per lo stesso periodo di tempo, poi vi dico com'è.
Se passo a Napoli te la porto di sicuro, ma mi sa che bisogna aspettare un po, la 3 mandata ancora non l'ho preparata, e la seconda non è durata più di 1 settimana (15 litri gentilmente fregati da "amici" e parenti). Inoltre di lievi non ci capisco niente, qualcuno sarebbe così gentile da consigliarmene uno con scarsa resistenza all'etanolo e magari anche economico? E per filtrare?
Proprio per questo, se la fermentazione dura poco posso abbassare il grado alcolico e aumentare la percentuale di zuccheri, in modo da renderlo più dolce e meno alcolico, un tipo di prodotto diverso da quello fin'ora ottenuto.
Saddas ha scritto:Proprio per questo, se la fermentazione dura poco posso abbassare il grado alcolico e aumentare la percentuale di zuccheri, in modo da renderlo più dolce e meno alcolico, un tipo di prodotto diverso da quello fin'ora ottenuto.
Ah ok, se vuoi abbasare il grado alcolico vaben, pensavo volessi aumentarlo. Credo però nn sia semplice reperire ceppi del genere tra quelli usati in enologia, lì si cerca di avere un grado alcolico più elevato possibile.
prova ad utilizzare lieviti per la birra, questo un po' dovrebbe aiutare, un paio di euro a bustina. poi quando fai il travaso non filtrare, ma con una cantabruna stando attento a non pescare i leiviti lo travasi in un antro recipiente, poi se vuoi lo imbottigli, dolcezza o secchezza da quello che so dipende dall'eta.