Fonte di calore per alambicco

Ho letto quasi tutto quello che c'è su questo forum in merito ad alambicchi e distillazione ma sono rimasto con un dubbio.
Ho un alambicco a serpentina in rame da 3 litri e mi chiedevo quale fonte di calore fosse la migliore.
Ho una piccola piastra elettrica che non consente regolazioni (on/off) oppure potrei recuperare un fornellino a gas tipo quelli da campeggio. Cosa è meglio? Come si regola la temperatura di distillazione?
E' possibile usare una piastra elettrica ad induzione?
Un'ultima domanda: è possibile immergere la caldaia in una pentola piena d'acqua e adottare una tecnica simile al bagno maria ma senza l'effetto della pressione? penserei che così facendo il calore si diffonda in modo più uniforme anche se dovrei aggiungere acqua bollente man mano che evapora.
Devo ancora fare la prima distillazione, cosa mi consigliate?
Grazie!

giosp ha scritto:Ho letto quasi tutto quello che c'è su questo forum in merito ad alambicchi e distillazione ma sono rimasto con un dubbio.
Ho un alambicco a serpentina in rame da 3 litri e mi chiedevo quale fonte di calore fosse la migliore.
Ho una piccola piastra elettrica che non consente regolazioni (on/off) oppure potrei recuperare un fornellino a gas tipo quelli da campeggio. Cosa è meglio? Come si regola la temperatura di distillazione?
E' possibile usare una piastra elettrica ad induzione?
Un'ultima domanda: è possibile immergere la caldaia in una pentola piena d'acqua e adottare una tecnica simile al bagno maria ma senza l'effetto della pressione? penserei che così facendo il calore si diffonda in modo più uniforme anche se dovrei aggiungere acqua bollente man mano che evapora.
Devo ancora fare la prima distillazione, cosa mi consigliate?
Grazie!

Ciao,
innanzitutto cosa intendi con "serpentina"? Il tuo alambicco e' dotato di serpentino elettrico interno per il riscaldamento o per la circolazione di un fluido caldo?
La piastra elettrica on/off mi sembra abbastanza scomoda per regolare la distillazione, dovresti accenderla e spegnerla di frequente se ti rendi conto che stai conducendo la distillazione troppo velocemente. Quello a gas e' sicuramente piu' regolabile. In ogni caso devi regolare manualmente verificando la portata di distillato prodotto, la temperatura nell'alambicco e la durata totale della distillazione.
La piastra elettrica ad induzione non la si puo' usare con un alambicco di rame, serve un materiale ferroso.
Il bagnomaria e' sicuramente un modo molto efficace di trasmettere calore senza il rischio di bruciare o cuocere il contenuto dell'alambicco, ma non capisco cosa intendi con "effetto della pressione".
Grazie
Bennett

Bennett ha scritto:innanzitutto cosa intendi con "serpentina"?

Un alambicco "classico", NON a fungo

Bennett ha scritto:Il bagnomaria e' sicuramente un modo molto efficace di trasmettere calore senza il rischio di bruciare o cuocere il contenuto dell'alambicco, ma non capisco cosa intendi con "effetto della pressione".

Negli alambicchi a bagnomaria, l'acqua è chiusa in una "pentola" esterna (tipo la pentola a pressione) e quindi non soggetta (o meno soggetta) ad evaporazione mentre nel mio sistema la pentola sarebbe aperta con conseguente evaporazione di acqua (da reintegrare quindi). Volevo sapere se questo metodo porta dei vantaggi rispetto alla fiamma diretta e se è praticabile.

In ogni caso mi pare di capire che il fornello a gas sia il più gestibile.

Sicuro che il gas è più gestibile, ma con un alambicco da tre litri non gestisci di sicuro la distillazione della grappa,
come fai a tagliare testa e coda? Puoi farci qualche olio essenziale al limite...
Per i distillati devi avere un alambicco di almeno 30 litri con termometro per il taglio di testa e coda.

Ciao

Il termometro c'è!
Vorrei gestire piccole quantità e non necessariamente vinacce. Ad esempio fare del brandy partendo dal vino.
Se poi proprio non ci si riesce, ripiegherò sugli olii essenziali, qualche pianta da cui estrarli potrei anche averla da qualche parte nel terreno...

Jean ha ragione, con un alambicco di 3 litri la quantita' di teste che si scarta e' difficile da regolare. sono pochi ml e si rischia facilmente di sbagliare per difetto (ma anche per eccesso). Questo e' valido per la grappa tanto come per la distillazione di vino.