Ciao a tutti, sono nuovo del forum...
in realtà è la prima volta che mi iscrivo ad un forum...
Ok, oggi ho provato a distillare del vino...
risultato? Puzza molto e ha un saporaccio
alcuni dati:
il vino utilizzato è leggermente acetato;
o inserito della frutta seguento un consiglio;
sono stato attento a tagliare la testa buttando circa un quarto del distillato. ciò perchè il distillato è cominciato ad uscire verso gli 81/82° e non ai 78.4 come ho letto (ma forse questo è solo per la vinaccia?)
ho finito di distillare quando la gradazione era a 35° circa, quindi non so se avrei potuto procedere ulteriormente
una volta raggiunti i 90 gradi di temperatura, ho regolato la fiamma per rimanere costantemente sui 90° e ho continuato per tutta la durata della distillazione.
il distillato è conservato in congelatore.
quanti errori ho commesso???
La puzza è normale?
Il gusto non buono è normale?
Grazie 1000.

Se il vino e aceto nel distillato troverai sempre quella puzza poi che senso ha conservalo in surgelatore che pensi che bevendolo freddo non senti pio l odore de aceto , se il vino è stato trattato con solfiti e d altre sostanze è sconsigliabile la distillazione

Ciao Andromeda, il vino non è stato trattato motivo per cui si è inacidito un po'.
comunque sto alle prime armi per cui chiedevo eventuali dritte per regolarmi dal momento che i libri contengono le nozioni teoriche ma la pratica come ben sappiamo è tutt'altra cosa.
quindi rileggendo il messaggio iniziale hai da darmi qualche consiglio?
grazie in anticipo

Buonasera,
ho comprato da poco un alambicco a bagnomaria da 10 litri e ad autunno vorrei fare il mio primo distillato di vinaccia ossia la grappa.
Vi volevo chiedere, visto che su internet non è chiaro, la vinaccia una volta torchiata la faccio fermentare spontaneamente in un fermentatore e quando finisce di gorgogliare distillo?
La vinaccia deve essere secca o umida con un po' di vino per far sì che parte la fermentazione?
Non ho capito o meglio non è chiara questa fase che precede la distillaIone.
Qualcuno mi può aiutare?
Grazie

In teoria si spremere l'uva , si fa fermentare nei tini, si torchia e quello che rimane nel torchio (vinacce) si distilla . Il mio alambicco non è a bagno Maria. Io metto le vinacce dentro con un po di acqua e un po di scarto liquido della lavorazione dell'uva .

Ok infatti anch io sapevo così però qui in Calabria quando lasciano fermentare le vinacce aggiungono il bisolfito e so che le vinacce con solfito non possono essere distillate come faccio?cme fanno le distillerie che gli arrivano le vinacce esauste e sicuramente con bisolfito o altra sostanza per il vino?
Grazie

ciao bandito e marcos840 e chiunque voglia aiutare con la propria conoscenza ed esperienza pregressa
oggi ho provato a distillare delle vinacce (rosse) dopo che sono state lasciate a fermentare col mosto nel tino per 4 giorni.
Durante la fase di torchiatura (non le ho spremute troppo) sentivo con l'olfatto già la presenza di alcool.
Quindi ho inserito nell'alambicco della vinaccia con aggiunta di acqua.
considerato che la caldaia è da 70 lt ho ottenuto come risultato poco meno di un litro di distillato
problema nr. 1: colore roseo
problema nr. 2: quantità secondo me ridotta
problema nr. 3: gradazione non superiore ai 20/23°
consigli utili da darmi?
inutile sottolineare che sono alla prima esperienza con le vinacce.
per quanto riguarda l'acquavite da vino ho provato ottenendo risultati soddisfacenti...
saluti raga

Ciao vorrei tanto aiutarti ma non sono in grado devo fare ancora la prima distillazione....!!!

Io sono ignorante in materia, ma prima di mettere la vinaccia a distillare non bisogna lasciarla in un sacco a fermentare?

In teoria e' inutile farle rifermentare . ...se il grado zuccherino del mosto a fine fermentazione è zero vuol dire che tutti gli zuccheri si sono trasformati in alcool. Io per una questione di comodità,visto che ho un alambicco da 15 litri , le vinacce le conservo in secchi con coperchio ermetico . Comunque quando torchio inizio subito a distillare .
La caldaia non devi riempirla fino all'orlo .