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SoL
Iscritto il: 29/10/2020, 17:59 Messaggi: 18 Località: Savona
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Ho distillato per la prima volta da vinaccia, sono nuovo del forum e visto che ho ricevuto subito consigli utili, vorrei condividere l'esperienza. Chiaramente, è da considerarsi solo un contributo alla discussione e se mai se qualcuno volesse postare dei consigli o delle correzioni di errori che eventualmente ho fatto, ben venga ! (mi sarebbe solo utile).
Grist: 3,5 kg di vinaccia cabernet, condizione della materia prima ottima, profumo fragrante di fruttato, colore brillante, non è stata esposta ad ossidazione (me arrivata da un amico sottovuoto), ho aggiunto 5 litri di un blend nebbiolo/dolcetto (acquistato sfuso) + 3 litri in bottiglia bonarda e buttafuoco (erano 4 bottiglie datate, che ho assaggiato per accertarmi che non fossero acetiche..). In totale dunque 8 litri di vino.
Iniziato con fiamma alta (giornata ventosa, distillato all’aperto) A 60° di t ho avviato un rivolo sul deflemmatore Fino a oltre 80° t, la distillazione non è di fatto partita (ha iniziato intorno a 82-84°) Fino a 85° ho distillato “testa”: fregandola tra le mani all’olfatto l’odore era piuttosto acre, di alcool ma sgradevole, un vago ricordo dell’alcol metilico degli aeromodelli.., inoltre si avvertiva sentore acetico, nel complesso un sentore “anomalo”, ma certamente non quello di grappa..(per capirci). Proseguendo, la t è andata in salita lenta, ho aspettato che l’olfatto migliorasse fino a divenire fruttato e gradevole, la t a quel punto era già oltre gli 85° e viaggiava verso i 90°, mi sono lasciato un bel margine di ridondanza destinando alla testa anche questo prodotto che appariva decisamente “gradevole”. Ho raccolto complessivamente circa 120 ml di “testa” (di cui metà sgradevole e metà gradevole).
Da 86° in avanti ho raccolto la parte che ho ritenuto “edibile”, per profumi e trasparenza, agendo sul deflammatore in modo da distillare lentamente a gocce o rivolo lento, in continua alternanza tra loro. Fino a 86° la salita è stata costante, poi è divenuta più lenta, intorno ai 90° la t si è fermata per un tempo lungo, senza salire ulteriormente. Il prodotto raccolto tra gli 85° e i 90° è stato complessivamente circa 1 litro, con 83° alcolici nominali (la temperatura del distillato era 24 gradi, i gradi alcolici effettivi 80° circa).
La sosta a 90-91° è stata complessivamente lunga, il distillato ha mantenuto un gradevole fruttato anche oltre i 91°, con l’ingresso anche di un sentore di pera, la presenza del vento mi ha portato a chiudere il deflemmatore completamente in quanto ad un certo punto non distillava quasi più nulla (neppure gocce).
La distillazione, a deflemmatore chiuso (ma con vento..), è ripartita, la t ha ripreso a salire lentamente, ho raccolto la flemma però separandola dal distillato precedente, facendo travasi continui, e controllandolo continuamente nel profumo e nell’aspetto, che si è mantenuto trasparente e brillante fino a 94° (ne ho raccolti circa altri 200 ml), mantenendo fragranza e fruttato.
A 94° ho smesso di travasare e ho deciso di raccogliere solo per la “coda”, complessivamente ne ho distillati altri 400 ml, di cui 200 di margine abbondante, in quanto prodotto buono per trasparenza e profumo, mentre gli ultimi 200 ml sono decaduti rapidamente verso l’oleoso e soprattutto il lattiginoso. In sintesi conclusiva: per i tagli ho usato la t del termometro + l’olfatto (fregandomi con frequenza il distillato tra le mani); ho deciso di tenere, sulla scorta delle sensazioni avute in corso d’opera, degli ampi margini di ridondanza, non andando a sfruttare fino ai “limiti”. I 1.200 ml finali, ottenuti sommando ai 1.000 i 200 ml ulteriori distillati dopo i 90 ° di t, sono risultati avere 77° alcolici, a 20°, ossia 75,7 gradi alcolici effettivi.
Ho raccolto una frazione di 20 ml per fare un test in laboratorio.
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06/11/2020, 18:45 |
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JeanGabin
Sez. Miscellanea
Iscritto il: 27/07/2011, 13:09 Messaggi: 29293 Località: Imperia
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Bella esperienza, ma non hai distillato grappa, ma bensi un misto grappa e brandy.... Ciao PS: quanto ha reso all'incirca, 1,6 litri?
_________________ Nella vita non esistono sfide, ma solo una sfida, quella con te stesso... "Gli esseri umani nascono con capacità diverse. Se sono liberi, non sono uguali. E se sono uguali, non sono liberi." Aleksandr Solženicyn
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07/11/2020, 0:20 |
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SoL
Iscritto il: 29/10/2020, 17:59 Messaggi: 18 Località: Savona
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Direi di sì, circa 1,6 al netto della testa, di circa 120 ml. Per fare grappa in modo diciamo ortodosso, solo vinaccia o vinaccia diluita con anche un po’ di acqua ?
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08/11/2020, 10:21 |
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JeanGabin
Sez. Miscellanea
Iscritto il: 27/07/2011, 13:09 Messaggi: 29293 Località: Imperia
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Solo vinaccia e acqua, Grappa, distillato di vino Brandy.
Ciao
_________________ Nella vita non esistono sfide, ma solo una sfida, quella con te stesso... "Gli esseri umani nascono con capacità diverse. Se sono liberi, non sono uguali. E se sono uguali, non sono liberi." Aleksandr Solženicyn
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08/11/2020, 18:16 |
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Merlo974
Iscritto il: 24/08/2020, 15:59 Messaggi: 13 Località: Napoli
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JeanGabin ha scritto: Solo vinaccia e acqua, Grappa, distillato di vino Brandy.
Ciao Ciao, potresti dirmi in che proporzione, tipo per ogni kg di vinaccia quanta acqua?
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04/02/2021, 17:35 |
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Vivalabirra
Iscritto il: 02/02/2021, 20:15 Messaggi: 8
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Ciao, volevo solo chiederti se l' odore che descrivi della testa si potrebbe definire come un odore pungente, come puo' essere pungente la trielina per fare un esempio,questo per fare un confronto con la mia esperienza di distillazione, volevo capire se quell odore e' dovuto al metilico o ai solfiti presenti nel vino che ho distillato.
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04/02/2021, 19:07 |
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JeanGabin
Sez. Miscellanea
Iscritto il: 27/07/2011, 13:09 Messaggi: 29293 Località: Imperia
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Merlo974 ha scritto: JeanGabin ha scritto: Solo vinaccia e acqua, Grappa, distillato di vino Brandy.
Ciao Ciao, potresti dirmi in che proporzione, tipo per ogni kg di vinaccia quanta acqua? Dopo che hai messo la vinaccia nell'alambicco la copri con l'acqua, io non supero mai i tre quarti della caldaia, poi sale... Ciao
_________________ Nella vita non esistono sfide, ma solo una sfida, quella con te stesso... "Gli esseri umani nascono con capacità diverse. Se sono liberi, non sono uguali. E se sono uguali, non sono liberi." Aleksandr Solženicyn
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05/02/2021, 22:11 |
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SoL
Iscritto il: 29/10/2020, 17:59 Messaggi: 18 Località: Savona
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Mi scuso con Vivalabirra del ritardo nella risposta, leggo solo ora: mi sono accorto che per il taglio della testa l'olfatto aiuta parecchio, insieme alla temperatura, anche se quest'ultima è viziata dalla densità del tuo wash, se metti poca acqua, soprattutto quando usi solo vinaccia, il distillato comincia ad uscire ben oltre gli 80 gradi. Circa quest'ultimo aspetto preciso che io uso il deflemmatore e che il distillatore è piuttosto efficiente nella concentrazione dell'alcol nella flemma ottenuta. Per quanto attiene la testa, il sentore è assolutamente sgradevole, pungente, anche diacetilico. Io mi tengo un margine di ridondanza, ossia quando comincio a sentire tra le mani un profumo di vinaccia e di uva e fiori gradevole, taglio un po' oltre. Ciao
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11/02/2021, 12:12 |
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Vivalabirra
Iscritto il: 02/02/2021, 20:15 Messaggi: 8
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Grazie Sol per la tua risposta, avendo io distillato vino non so se si puo' fare un confronto, mi rendo conto che non e' neanche facile descrivere a parole alcuni odori, per quello che posso aggiungrre, l' odore a cui mi riferisco io non posso neanche descriverlo come sgradevole, alla prima nasata non e' neanche cosi' evidente, ma insistendo con l'olfatto si prova cquasi irritazione all' interno delle narici, l'effetto e' piu' evidente, mettendo il distillato in un balloon, assaggiando invece con la bocca il sapore e' gradevole. Mi premeva trovare la causa di questo "odore" per essere sicuro che non si trattasse di metanolo, ma visto e considerato che esso permane per quasi tutta la distillazione, piu' all'inizio e sempre meno verso la fine, penso sia difficile si tratti di esso.
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11/02/2021, 20:42 |
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Deaf
Iscritto il: 17/08/2022, 14:22 Messaggi: 10
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SoL ha scritto: Ho distillato per la prima volta da vinaccia, sono nuovo del forum e visto che ho ricevuto subito consigli utili, vorrei condividere l'esperienza. Chiaramente, è da considerarsi solo un contributo alla discussione e se mai se qualcuno volesse postare dei consigli o delle correzioni di errori che eventualmente ho fatto, ben venga ! (mi sarebbe solo utile).
Grist: 3,5 kg di vinaccia cabernet, condizione della materia prima ottima, profumo fragrante di fruttato, colore brillante, non è stata esposta ad ossidazione (me arrivata da un amico sottovuoto), ho aggiunto 5 litri di un blend nebbiolo/dolcetto (acquistato sfuso) + 3 litri in bottiglia bonarda e buttafuoco (erano 4 bottiglie datate, che ho assaggiato per accertarmi che non fossero acetiche..). In totale dunque 8 litri di vino.
Iniziato con fiamma alta (giornata ventosa, distillato all’aperto) A 60° di t ho avviato un rivolo sul deflemmatore Fino a oltre 80° t, la distillazione non è di fatto partita (ha iniziato intorno a 82-84°) Fino a 85° ho distillato “testa”: fregandola tra le mani all’olfatto l’odore era piuttosto acre, di alcool ma sgradevole, un vago ricordo dell’alcol metilico degli aeromodelli.., inoltre si avvertiva sentore acetico, nel complesso un sentore “anomalo”, ma certamente non quello di grappa..(per capirci). Proseguendo, la t è andata in salita lenta, ho aspettato che l’olfatto migliorasse fino a divenire fruttato e gradevole, la t a quel punto era già oltre gli 85° e viaggiava verso i 90°, mi sono lasciato un bel margine di ridondanza destinando alla testa anche questo prodotto che appariva decisamente “gradevole”. Ho raccolto complessivamente circa 120 ml di “testa” (di cui metà sgradevole e metà gradevole).
Da 86° in avanti ho raccolto la parte che ho ritenuto “edibile”, per profumi e trasparenza, agendo sul deflammatore in modo da distillare lentamente a gocce o rivolo lento, in continua alternanza tra loro. Fino a 86° la salita è stata costante, poi è divenuta più lenta, intorno ai 90° la t si è fermata per un tempo lungo, senza salire ulteriormente. Il prodotto raccolto tra gli 85° e i 90° è stato complessivamente circa 1 litro, con 83° alcolici nominali (la temperatura del distillato era 24 gradi, i gradi alcolici effettivi 80° circa).
La sosta a 90-91° è stata complessivamente lunga, il distillato ha mantenuto un gradevole fruttato anche oltre i 91°, con l’ingresso anche di un sentore di pera, la presenza del vento mi ha portato a chiudere il deflemmatore completamente in quanto ad un certo punto non distillava quasi più nulla (neppure gocce).
La distillazione, a deflemmatore chiuso (ma con vento..), è ripartita, la t ha ripreso a salire lentamente, ho raccolto la flemma però separandola dal distillato precedente, facendo travasi continui, e controllandolo continuamente nel profumo e nell’aspetto, che si è mantenuto trasparente e brillante fino a 94° (ne ho raccolti circa altri 200 ml), mantenendo fragranza e fruttato.
A 94° ho smesso di travasare e ho deciso di raccogliere solo per la “coda”, complessivamente ne ho distillati altri 400 ml, di cui 200 di margine abbondante, in quanto prodotto buono per trasparenza e profumo, mentre gli ultimi 200 ml sono decaduti rapidamente verso l’oleoso e soprattutto il lattiginoso. In sintesi conclusiva: per i tagli ho usato la t del termometro + l’olfatto (fregandomi con frequenza il distillato tra le mani); ho deciso di tenere, sulla scorta delle sensazioni avute in corso d’opera, degli ampi margini di ridondanza, non andando a sfruttare fino ai “limiti”. I 1.200 ml finali, ottenuti sommando ai 1.000 i 200 ml ulteriori distillati dopo i 90 ° di t, sono risultati avere 77° alcolici, a 20°, ossia 75,7 gradi alcolici effettivi.
Ho raccolto una frazione di 20 ml per fare un test in laboratorio. Ciao Sol, mi puoi dire quante ore hai impiegato dall'inizio alla fine? Grazie
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05/09/2022, 20:34 |
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