Buongiorno ragazzi,
dopo la mia presentazione già fatta, sono qui a chiedervi alcuni consigli. Mi chiamo Rino e sono un farmacista della provincia di Campobasso. Per quanto riguarda la distillazione sono discretamente afferrato nel campo, ne ho fatte tante all'università ma chiaramente non da vino e vinacce.
Vivo in una zona dove sta avendo un grande successo un vitigno autoctono e cioè il Tintilia dal quale si ottiene l'omonimo vino.
Un mio amico, proprietario di un'azienda di produzione del vino in questione ben avviata ed uno dei migliori del Molise, mi ha fatto dono di vinacce di Tintilia.
Dopo una prima prova di fermentazione e distillazione il risultato è stato deludente! L'unico distillato che ho fatto in questi giorni è stato di pere williams e mele golden con un risultato mediocre. 35/36 gradi però profumazione non troppo forte. Comunque grappa gradevole che non brucia nell'esofago. Diciamo che è stato il colpo di culo del principiante.
Ho provato a fermentare una prima raccolta di vinacce fatta dal mio amico (non vi dirò come ho fatto per non fare figuracce). Controllo mostimetro quasi a zero e gradazione alcolica a zero dopo distillazione. Non vi dico cosa sia uscito. ho avuto una prima a 85° circa. La seconda a 90° è uscita con odore di bruciato nonostante avessi usato delle accortezze per non far toccare "l'impasto" col fondo del distillatore. Tutto da buttare.
Stamane alle 7:00 (12/10/2017) sono tornato dal mio amico per prendere altre vinacce spremute ieri quindi fresche fresche. Non vi dico il profumo: mele da inebriare.
Ora ho circa 30kg a casa (potevo prendere di più ma non sono un industriale)
Quello che chiedo adesso è unpo' di aiuto e qualche dritta.
1) fermentazione delle vinacce (acqua, lieviti e zucchero)
2) posso usare il lievito di birra?
3) Dopo i controlli col mostimetro, sperando di avere un grado zuccherino buono, quando andrò a zero a fermentazione terminata, posso separare il solido dal liquido e distillare solo il liquido o devo conservare anche le vinacce?
Allego foto del mio attrezzo artigianale fatto in acciaio inossidabile della capacità di circa 18 litri con controllo temperatura e pressione con valvola di pressione per scongiurare eventuali pericoli.
Qualsiasi aiuto sarà graditissimo!!!
Grazie a chiunque vorrà darmi una mano.
Rino
P.S. Ho in atto altre 2 fermentazioni sperimentali: mele cotogne e prugnolo (prunus silvaticus). Vediamo cosa ne esce!
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