Ciao Lisa grazie mille dell'interessamento,proverò quanto mi hai consigliato,nel frattempo cercando in rete ho trovato un piccolo corso in svizzera,se a qualcuno può interessare ecco il link:
A livello hobbistico distillare è pericoloso, soprattutto per la forte produzione di metanolo che si produce all'inizio e alla fine del processo di distillazione. Da quello che sapevo era in corso una proposta per liberalizzare la produzione di grappa casalinga, anche se non credo si sia giunti ad una conclusione favorevole. Questo è dovuto sia per il problema dell'alcool metilico, che per l'assenza di garanzie igienico-sanitarie, che possono mancare. Sarebbe opportuno rivedere il disegno di legge per saperne qualcosa di più.
Ciao Bumbazza, distillare è legale, il matraccio deve avere una capacità non superiore ai 3 litri, si possono fare tre distillazioni/anno, l'alambicco va denunciato. La testa (fase iniziale distillazione) va tagliata perchè pericolosa (metanolo & altro), le code non sono pericolose, vanno eliminate perchè sono puzzolenti e inquinano il distillato. Una piccola percentuale iniziale delle code va utilizzata, è quella che darà il profumo e il gusto al distillato dandogli una personalità. Se non ci fosse parte delle code saremmo in presenza di un simil alcool buongusto, ciao!
Qualche anno fa c'è stata una proposta di legge (forse anche approvata) dell'on. Zaia (lega nord) non limitando più a tre litri la distillazione casalinga ma cinquanta litri. Non vorrei ricordare male, ma questa possibilità è data a chi ha una azienda agricola, questo, affinchè i gli amanti della biuona grappa "distillatori clandestini" saltino fuori in modo tale da non essere più fuorileggi!
ciao a tutti, da circa un anno mi sono messo a distillare con il mio piccolo alambicco da 10 litri ed ora prima che arrivi la stagione delle vendemmie sto facendo delle ricerche per trovarne uno un pò più capiente, nella mia ricerca ho trovato un alambicco a fungo...ne avete mai visti o usati? qualcuno sa dirmi come funziona? grazie a tutti
ciao waltercastre, il distillatore a fungo è un'invenzione inglese detta anche "pot still" in cui il condensatore si trova sulla testa della caldaia. Il condensatore va riempito d'acqua: da un foro entra fredda e da un secondo esce calda. E' bene far entrare la fredda nel foro alto e far uscire la calda dal foro basso. In questo modo si riesce a mantenere la temperatura della parte della testa a contatto con il vapore, ad una temperatura tra i 25 e i 30° ottimale per la distillazione. Ovviamente, l'acqua fredda viene introdotta quando la temperatura del condensatore supera i 30°. Per quanto riguarda ai vantaggi, personalmente non ho notato esaltanti differenze rispetto, ad esempio, da quello normale a serpentina, ma è solo una mia opinione. In ogni caso caldeggio con enfasi, una soluzione a bagnomaria anche nel caso di un alambicco a fungo. E se nel sistema non è prevista la doppia camicia del bagnomaria, inserisci la caldaia in un secchio più capace sollevandolo di qualche cm con un treppiedi in modo che le lamiere non vengano a contatto e quindi riempire di acqua. ATTENZIONE! E' importante che l'acqua che circola attorno alla camicia risulti sufficiente per completare la distillazione senza doverne aggiungere di fredda, altrimenti se evaporata, deve essere quasi bollente.