La normativa riporta testualmente:
"La quantità di alcole etilico da sottoporre ad accisa può essere determinata in base alla produttività degli alambicchi, per ogni giornata di lavorazione, per le fabbriche che:
a) siano provviste di un solo apparecchio a fuoco diretto, costituito da un alambicco semplice, murato o altrimenti fissato stabilmente nel fornello e di capacità non superiore a 2 ettolitri;
b) non producano più di 3 ettolitri di alcole anidro in un anno.
3. Per le fabbriche di cui al comma 2, l'alcole etilico da sottoporre ad accisa può essere determinato in base alla produttività per ogni cotta, applicando all'apparecchio di distillazione
uno speciale strumento contatore del numero delle cotte fatte."
http://www.comune.jesi.an.it/MV/leggi/dlvo504-95.htmSecondo me la questione del fuoco diretto è legato, se non altro, alla produttività dell'alambicco, nel senso che loro considerano l'intero volume: se poi tu volessi lasciare le vinacce emerse, utilizzando parte del volume per contenere acqua, sarebbero affari tuoi.
Almeno questo è il mio pensiero: appena posso passo all'utf e chiedo
Spero sia così perchè, appunto, ho in mente (e qui c'è un altro dubbio: nel caso posso comprarlo usato e regolarizzarlo?) un distillatore semplice a vinacce parzialmente emerse (con il sistema dei cestelli).
L'altro dubbio è se sia necessario possedere una partita iva o comunque un'attività registrata: le persone che dicevi però non godono del regime forfettario, giusto?