Carissimi,
mi allaccio a questo post per riassumere quella che è la mia esperienza (al momento solo sulla carta) per l'apertura di un liquorificio artigiane.
Premessa.
1) Area: Milano quindi costi e normative potrebbero cambiare
2) status del progetto: embrionale
3) no azienda agricola (anche qui credo che le cose possano essere molto diverse )
4) mi sto orientando, per il BP, su una produzione annua di 5000 bottiglie da 500ml (gradazione - indicativa a 30°). Insomma non una roba veramente piccola.
5) forse ho più domande che info da condividere
Contatto con il Comune a mezzo email (ufficio SUAP Sportello unico per le attività produttive- e relativa risposta (in 2gg lavorativi):
Per la produzione di bevande, con gradazione alcolica tra 30 e 86 gradi, ottenuta dalla distillazione di fermentati di sostanze zuccherine o saccarificate, in modo che il prodotto mantenga i principi aromatici, dovrà innanzi tutto
a) verificare che i locali scelti per svolgere l’attività siano urbanisticamente compatibili (in caso di lavori edili dovrà ricontattare lo scrivente ufficio), e, rispettate le norme igienico sanitarie imposte dal vigente regolamento d’igiene,
b) dovrà, per avviare l’attività, presentare S.C.I.A. Mod. A, corredata dalla scheda 4, planimetria dei locali e relazione tecnica, specificando il codice ATECO a cui si riferisce (es.: 11.04.00 Produzione di altre bevande non distillate, oppure: 11.05.00 Produzione di birra).
c) Dovrà inoltre richiedere licenza per la vendita di alcolici all’Ufficio Tecnico di Finanza – Agenzia delle Dogane.
Contatto ed incontro con azienda produttrice di impianto.
Opto per un preventivo con sistema di lavaggio da 500litri con gru manuale, tavolo di sgondro, Pompa autoadescante a girante inox AISI 304 portata 500 litri/h a 1,5 bar di prevalenza di alcool a 1400 giri, 2 Infusori cilindrico a chiusura ermetica con volume complessivo di 100 litri cadauno, N°1 Serbatoio miscelatore per la preparazione del liquore da 100 litri con Agitatore verticale veloce ad elica tripale mosso da motoriduttore da 0,37 KW, Filtro carrellato a 10 piastre della capacità di circa 300 litri/h, Riempitrice a depressione a 2 becchi per il riempimento di bottiglie con capacità produttiva di circa 200 bottiglie/h, Tappatrice avvitatrice semiautomatica da banco con Produzione oraria indicativa: 300 p, Phon manuale a resistente elettrica per la termo-retrazione delle capsule, Tavolo in acciaio inox dimensioni mm 1900x900, spedizione installazione ed avviamento. Il tutto a 26000 euro.
A dirla tutta l'impianto è anche sovradimensionato per quelle che sono le mie aspettative attuali.
Contatto ( a mezzo email) con Agenzia delle Dogane e relativa risposta (in 3gg lavorativi e poi un incontro di persona)
si tratterebbe di un deposito fiscale per la produzione di alcool, ci vuole un registro, sarà necessario telematizzare e attivare una licenza fiscale di esercizio.
Le inoltro documentazione, poi se intenzionati potrete recarvi presso i nostri Uffici in orario di ricevimento per definire la cosa.
Fin qui , sulla carta tutto facile. Mi reco all'incontro, avuto dopo 5gg da mia richiesta
- norma di riferimento art.25 del Testo unico delle accise
- 2 marche da bollo da 16 euro
- versamento di 258,23 euro per il deposito fiscale ( è più basso per vino e birra)
(ancora tutto facile sulla carta)
- relazione tecnica con planimetria, spazi, apparecchiatura, schema impianti, schede tecniche di tutte le apparecchiatura, flusso delle materie prime
- relazione tecnica di utilizzo dell'energia con indicazione dei parametri di consumo relative alle attivista fiscalmente rilevanti
(cominciano i dubbi D: ma chi deve scriverla? R: un tecnico!)
- Varie dichiarazioni antimafia, carico pendenti ct..
(vabbè nessun problema)
Ora arriva il bello
- acquisto di software dedicato per comunicazioni mensili (circa 1000 euro) - e vabbè!
- registri vari di carico e scarico (e vabbè)
- Accisa sugli alcolici.
D: nel 2017 era, se non sbaglio € 1035,52 per ettolitro anidro, quindi se ipotizzo 5000 bottiglie=2500litri a 30 gradi e parto da alcool buongusto a 96 gradi dovrebbe essere (1035,52/100)*0,96*0,30*2500 giusto= 7452 euro?
R: questo e di competenza della ragioneria. che oggi non ci sono.
Vabbè
- cauzione deposito fiscale
D: come lo calcolo? - R: sulla capacità dei silos di stoccaggio? D: non ho silos di stoccaggio acquisto in taniche da 20litri. R: sul volume teorico di stoccaggio che verrà rilevato dell'ingegnere delle dogane in fase di sopralluogo per rilascio. D: Mi scusi, io sto facendo una stima dei costi e mi dice che voi dovete vedere l'impianto pronto? R: emm, beh...si!
D: Ma un idea? R beh la normativa è chiara la cauzione è pari all'importo aumentato del dieci per cento dell’accisa dovuto sul quantitativo massimo di prodotto stoccabile.
D: cioè circa 8000 euro? R: beh dipende dalla capacità stoccabile.
D ma io avrò una capacità stoccabile, teorica, maggiore di quella che punto a vendere.
R: beh, può valutare una fideiussione e comunque dipende dalla relazione tecnica dell'ingegnere delle dogane.
D: ....(io muto)...
Ho provato a muovere una serie di altre domande ma nisba su questo punto , per me è ancora buco nero, sto provando a sentire una società che fa consulenza in materie di accise e vediamo se mi chiarisce la cosa. Vi aggiorno se riesco
Per il resto le solite cose: preventivo notaio, commercialista, ipotesi acquisto materie prime e bla bla bla insomma per partire il primo anno (considerando l'impianto sopra riportato) forse servono 80.000 euro.
La burocrazia credo sia veramente da paura a meno che non ti affidi, credo, ad una società che se ne occupi ma chiaramente non è gratis.
Magari sto sbagliando io ma sicuramente è uno di quei settori ad alta "protezione" da competitors in entrata.
Comunque se avete esperienze simili o in realtà sono io che "sto" facendo la cosa più difficile di quella che è... correggetemi.
Grazie e buona serata a tutti
ZP